Capitolo 30

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<<Vuoi una birra o…>> dannazione sono troppo agitata, non so come comportarmi ne che cosa dire per stemperare questa tensione che sento addosso. Mi sento un piccolo topolino che sta per essere presa da una grossa preda per poi essere mangiata in un solo boccone.

Quando ho varcato la soglia di casa mia insieme a Trey, inevitabilmente mi sono passati nella mente in un solo istante tutti gli attimi vissuti con lui. Tutti i momenti intimi ma anche quelli tristi, mi sono venuti anche in mente i momenti dove Trey mi voltava le spalle e se ne andava e io ogni dannata volta finivo con il cuore completamente a pezzi.

Non so perché è successo proprio adesso, forse dipende dal fatto che c'è lui con me o perchè detto sinceramente fino a questo momento non ci ho mai davvero pensato. Non volevo rivivere tutto quello e così ho accantonato in un piccolo angolo della mia mente tutto il dolore ma anche il bello che avevamo vissuto, così da non poter soffrire la sua assenza.

<<Sei agitata.>> conferma lui.

<<No! Perché dovrei?>> squittisco.

E’ vero, però non posso dargli ragione.

<<Non era una domanda.>> si avvicina guardandomi dritto negli occhi.

<<Ok si lo sono e non so perché, voglio dire non è la prima volta che restiamo soli.>> scuoto la testa decidendo come sempre di essere sincera, intanto che mi avvio verso il frigorifero per prendergli quella maledetta birra.

Devo tenermi occupata in qualche modo, perché altrimenti non so cosa sarei capace di fare. Probabilmente mi metterei a piangere o magari gli salterei direttamente addosso senza pensarci due volte e decisamente entrambe le opzioni non vanno a mio favore.

Anche se abbiamo chiarito, questo non significa che adesso debba per forza succedere qualcosa tra di noi.

NO, DECISAMENTE NO!

<<Leslie non succederà nulla di quello che tu pensi a meno che tu non lo voglia. Voglio che quando succeda di nuovo, deve essere in modo del tutto naturale e senza che tu senta nessuna pressione.>> parla mentre con l’indice sotto il mento mi alza il viso, dato che io sto aprendo la bottiglia.

Ecco appunto. 

Dimentico sempre che lui capisce ciò che voglio dirgli, senza aprire bocca.

Io sentendolo parlare così, prendo un profondo respiro e quando alzo lo sguardo, -visto che stavo tentennando- ci leggo dentro dolcezza, comprensione ma anche eccitazione, nei suoi occhi.

<<Lo so scusa, è solo che quando ci sei tu non capisco più nulla. IO non mi capisco.>> sospiro frustrata.

<<Ehi, comprendo nonostante tutto la tua diffidenza, la tua paura nel fidarti di nuovo di me. Ma quello che ti ho detto prima era la verità, ce la metterò tutta affinché tutto si evolva nel migliore dei modi tra noi due. Te lo prometto.>> mi prende il viso con entrambe le mani facendo appoggiare la sua fronte contro la mia.

Io non riesco a parlare, perché ho un nodo così grande alla gola, che mi impedisce di farlo e anche perchè manca poco che faccia scendere quelle lacrime, che sto cercando di trattenere con tutta me stessa.

<<Ok voglio fidarmi di nuovo di te. Completamente.>> sussurro.

Nonostante quello che ci siamo detti stasera, una minuscola parte di me ancora non era del tutto convinta. Però non posso non ascoltare il mio corpo, il mio cuore, che dicono che non possono proprio fare a meno di lui.

Trey è dentro quell’organo che batte nella mia cassa toracica ormai.

<<Non te ne pentirai, te lo giuro. >> ripete a un soffio dalle mie labbra.

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