Capitolo 32

381 47 77
                                    

Pov. Leslie

Credeva davvero che avrei lasciato correre? Come poteva anche solo minimamente pensare che io non pensassi che dietro quelle sue parole non potesse esserci un secondo fine?

Mi reputava così stupida?

Povero illuso.

Questa mattina credeva che stessi dormendo realmente, ma stavo solamente facendo finta. Ho seguito con occhi socchiusi ogni sua mossa. Da quando si era vestito, fino al momento in cui ha preparato velocemente il borsone per poi chiudere lentamente dietro di sé la porta della camera da letto.

Un ora e mezza prima

Dio Trey lo sapevo che c’era qualcosa sotto, penso ancora sotto le coperte con entrambi gli occhi aperti.

Che cosa stai combinando?

Appena sento chiudere la porta d'entrata, mi fiondo immediatamente dietro le tende della finestra del soggiorno con le luci tutte spente, per non fargli capire che mi sono svegliata. E quando vedo che dopo essersi avvicinato ai suoi amici e aver a parlato di non so che cosa per qualche minuto per poi infine mettere subito dopo il borsone nel cofano e partire, allora capisco un pò di più che si, ha qualcosa in mente e ovviamente non ha voluto farmelo sapere.

<<Oh Trey, ora si che sei nei guai fino al collo.>> sibilo per poi marciare verso la camera da letto, per vestirmi di tutta fretta.

Mentre mi sto infilando l’ultima scarpa sento suonare il campanello.

Ma che?

Nel momento in cui vado ad aprire saltellando, mi ritrovo davanti Kyle e Jordan.

<<Buongiorno splendore!>> urla gioioso Kyle entrando nell’appartamento seguito da Jordan.

<<Ehi! Se state cercando Trey non c’è.>> saluto stranita.

Ma non sono andati con lui?

<<Lo so lo abbiamo beccato prima. Ma comunque siamo venuti a trovare te, sai dopo ieri volevamo sapere come stavi.>> risponde sempre Kyle ma questa volta con un sorriso forzato sulle labbra.

Ed è qui che inizio ad insospettirmi definitivamente-visto la sua espressione-, perché ora ho davvero la conferma che c'è qualcosa sotto e che loro fanno parte di questo strano piano architettato alle mie spalle.

<<Ah sì? Comunque sto bene non preoccupatevi. Allora dato che voi non siete andati con lui -in qualunque posto dove dovesse andare- sapete dirmi dove è andato alla fine? Perché a me non ha detto nulla sul fatto che uscisse. Non mi ha nemmeno salutato e io ci tenevo a dargli il buongiorno e ringraziarlo per avermi fatto dormire qui a casa sua.>> chiedo finta dispiaciuta e intanto facendo anche finta di nulla.

<<Ehm si… è andato a trovare i suoi e aveva l’aereo presto. Ecco perchè non ti ha detto nulla e poi non voleva svegliarti. Però sono certo che se gli mandi un messaggio, appena lo vedrà ti risponderà sicuramente.>> inizia ad agitarsi sempre lui.

<<Mhmh…>> socchiudo gli occhi io.

<<Sentite, perché non ci date un taglio e non iniziate a dirmi la verità?>> questa volta guardo entrambi.

Dio ragazzi davvero vogliamo tirarla ancora per le lunghe?

Le cose sono due: O stanno prendendo tempo per chissà quale assurdo motivo o entrambi hanno capito che io ho capito, però continuano a fare finta di nulla.

My Rebel AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora