Capitolo 14

464 87 70
                                    

<<Dove stai andando?>> mi chiede la mia migliore amica con sguardo confuso, quando mi vede andare verso la mia parte dei tavoli da servire.

<<A prendere le ordinazioni?!>> le rispondo a mia volta con sguardo ovvio.

<<Questo lo vedo ma perché vai dove sono i tuoi? Non avevamo detto di invertirci, fino a quando tu non ti saresti fatta passare questa cosa nei confronti di Trey?>> chiede mentre agita il dito verso di me.

Non so cosa stia facendo di preciso però lo so cosa le avevo detto ma dopo quello che è successo ieri è del tutto inutile.

<<Lasciamo perdere, dopo essere ritornata a casa ci ho pensato e ho capito che non sarebbe servito a nulla. E poi il piano mi si è rivoltato contro anzi è stato un un enorme fiasco visto com'è finita ieri, me lo hai fatto notare anche tu ricordi? Dovrò soltanto conviverci e tenere sotto controllo quello che sento verso di lui, prima o poi passerà.>> le rispondo io.

Mentre sto andando nella loro direzione, sento come se intorno al mio collo avessi delle catene che invece di allentarsi si stringono sempre di più, fino a farmi mancare il respiro. Sono troppo agitata e me ne accorgo dal fatto che le mie mani cominciano a tremare. Non so se riuscirò ad arrivare li e far passare questa cosa inosservata anche se dubito fortemente, dato che mi si legge in faccia ogni più piccola emozione. Se poi la persona è colui che basta che ti guarda negli occhi due secondi per capire tutto e subito, sono fottuta.

Non mi piace che mi capisca senza che io dica una parola anzi lo detesto, perché vorrei tenere le mie emozioni per me ma lui non me lo permette e non mi sta bene, infondo non mi conosce, non può permettersi di arrivare a tanto. Cosa succederà quando capirà tutto o quando arriverà, se arriverà il momento che inizierò a provare molto di più verso di lui? perché se vado avanti così, questa possibilità non posso escluderla. Spero che quel momento non arrivi mai perché la sola idea mi terrorizza. Uno come lui, non so se comprenderà e proverà la stessa cosa oppure penserà che sono come tutte le altre che basti che mi dia un pó di attenzioni per farlo... oddio non riesco nemmeno a dirlo. E menomale che dovevo riuscire a tenere sottocontrollo la cosa penso mentre scuoto la testa.

Ok basta così, non ci siamo ancora arrivati, perciò non c'è nessun motivo di preoccuparsi, basta che io stia attenta e tutto filerá liscio come l'olio.

Quindi dopo essermi data questa botta di ottimismo, mi liscio la maglietta e mi dirigo verso di loro.

<<Ehi ragazzi che bello vedervi.>> bene Leslie continua così, sorridi e tutto andrà bene.

<<Les ciao, ieri abbiamo chiesto di te e di come mai non eri tu a servirci ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Non che debba dirci per forza il motivo eh, solo che ci è dispiaciuto non aver potuto fare quattro chiacchiere come al solito.>> mi saluta Kyle. Oddio questo ragazzo é così dolce.

<<È stato fatto questo scambio all'ultimo minuto e quindi non ho avuto modo di passare e farvelo sapere. E Kyle, anche a me è dispiaciuto non essere riuscita a passare, per farvi un saluto.>> gli rispondo in modo sereno e con il sorriso sulle labbra, perché è questo è vero.

<<E non poteva dircelo la tua amica quando gli è stato chiesto? In fondo non c'era nulla di male a rispondere a una semplice domanda. Com'è che si dice? Ah si, domandare è lecito e rispondere è cortesia.>> in quel momento tutto il mio corpo si irrigidisce. Non ci credo ma perché?

Appena sento la sua voce, mi volto e la prima cosa che noto, non sono come al solito i suoi occhi cristallini ma ben sì il suo sorrisetto beffardo.

A interrompere il momento ci pensa Jo.

My Rebel AngelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora