Alle quattordici in punto sento suonare il citofono, non rispondo neanche ma schiaccio direttamente il bottone per aprire il portone del palazzo.
Avevo chiamato Violet poco prima per venire a darmi qualche consiglio su cosa indossare o se in caso avessi trovato io qualcosa darmi una sua opinione, quindi sicuramente ora è lei. Infondo ci dobbiamo vedere alle sedici con Matthew per un uscita del tutto tranquilla perciò ho tutto il tempo per prepararmi, anche se non devo indossare chissà cosa, certo non devo nemmeno uscire di casa con il pigiama voglio comunque vestirmi anche abbastanza carina sempre nei limiti della comodità è ovvio quindi farmi dare una mano da lei non fa male.
<<Ciao Les.>> mi da un bacio sulla guancia appena mette piede in casa mia.
<<Ciao.>> la saluto intanto che chiudo la porta.
<<Allora hai già un idea di cosa mettere oppure no?>> si avvia nella mia stanza senza aspettarmi.
Ormai si può dire che questa è diventata casa sua anche se non abita qui, ma è come se lo fosse perché conosce tutto alla perfezione se le benderei gli occhi saprebbe riconoscere ogni più piccolo angolo e dettaglio è davvero impressionante, io ancora sbaglio gli interruttori per accendere la luce.
<<Un idea l'avrei a dir la verità e cioè niente di troppo esagerato e scomodo. Avevo pensato un jeans skinny chiaro a vita alta, una camicetta bianca da legare in vita e le mie converse.>>
<<Mh mh.>> vedo che prima storce il naso e dopo fa un espressione abbastanza schifata che cerca di non far notare fallendo miseramente e posso soltanto immaginare il perché.
Lei di sicuro non si vestirebbe mai così, non lo fa nemmeno per andare al supermercato, si veste bene in ogni occasione perciò non può capire il mio ragionamento.
<<Che c'è? Non mi sembra così male come look. Non devo mica andare ad una cena galante e poi dobbiamo vederci di pomeriggio, che dovrei mettere?>> scrollo le spalle non capendo.
Non devo fare colpo su nessuno, non che voglia farlo sia chiaro non è sicuramente questo il mio obbiettivo e poi voglio sentirmi totalmente a mio agio.
<<Lo so ma speravo che mettessi qualcos'altro, non so magari qualcosa di leggermente più audace.>> alza le spalle.
<<No non iniziare, è un uscita amichevole. Ora vado a infilarmi i vestiti, poi ti farò vedere il tutto e mi dirai che ne pensi. Sei qui apposta.>> alzo gli occhi al cielo e così prendendo la roba in questione, mi vado a preparare.
Appena li metto glieli faccio vedere e dalla sua faccia noto che non gli fanno proprio schifo come immaginavo, certo il mio look non la fa impazzire ma sinceramente pensavo peggio visto l'espressione di prima sul suo viso.
<<Beh non è male come credevo dai, non è assolutamente il mio genere ovviamente ma a te sta bene. I jeans fasciano la tua vita e il tuo fondoschiena senza risultare "troppo" e la camicetta non mostra tanto il seno da risultare volgare quindi si dai può andare.>> mi analizza per poi alla fine confermare anche se ancora poco convinta.
<<Menomale non voglio appunto esagerare e dargli un impressione sbagliata. Ora tocca al trucco, ho intenzione di farlo leggero e per i capelli avevo pensato di farli legandoli in uno chignon alto disordinato, che ne dici?>> le chiedo.
<<Si non strafare, alla fine hai un look semplice quindi va bene.>> concorda con me. Cavolo ora si mette a nevicare rido dentro di me. Ogni volta è una tragedia perché abbiamo gusti completamente diversi perciò quando capita che ci troviamo d'accordo su qualcosa è evento da segnare sul calendario.
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My Rebel Angel
ChickLitLeslie Milani una ragazza italiana decide finalmente di fare un cambiamento radicale nella sua vita, trasferirsi a Los Angeles. Ed è proprio in questa città che in una serata qualunque durante il suo turno di lavoro come cameriera in un pub incontra...