Capitolo 34

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La sto guardando dormire sul mio petto e accarezzando il suo bellissimo viso da un bel pò di tempo ormai, non riesco proprio a smettere, è impossibile farlo è di una bellezza disarmante. E ha l’aria così tranquilla che svegliarla mi dispiacerebbe troppo, ma la cosa che mi dispiace più di tutte è che questa tranquillità da stasera non esisterà più, per i miei fottuti casini. Ed è stato proprio questo a farmi preoccupare di più da quando l’ho conosciuta. Sapevo già dall’inizio che lei sarebbe stata il mio più grande problema, un problema di cui non volevo per niente conoscere la soluzione per risolverlo. Perché ero già più che certo, che dal momento in cui se mi fossi affezionato a lei, se fosse diventata troppo importante per me, sarei stato costantemente con il terrore che le potesse succedere qualsiasi cosa, nel caso fosse venuta a conoscenza dei miei casini o anche solo entrare nella mia vita. Non potevo assolutamente permettere che accadesse una cosa simile. Ma si sa la vita è imprevedibile, non sai mai cosa o chi ti possa mettere davanti lungo il tuo cammino.

Nel mio caso un bellissimo angelo.

<<Giuro su me stesso e sulla mia vita che da domani sarà tutto completamente diverso Leslie, sarà migliore. Te lo prometto.>> le sussurro baciandola sui capelli.

E’ una promessa che le devo, specialmente dopo tutto quello che ha passato a causa mia.

"A mezzanotte, al vecchio hotel e casinò sul lungo mare. Non tardare o saranno grossi guai per te. Non vorrai mica vedermi arrabbiato vero Clark?!"

So già il mittente di questo messaggio che mi è arrivato, ancor prima di leggerlo. E infatti quando prendo il telefono-dopo aver sentito il bip- e lo leggo, mi irrigidisco così tanto da far muovere leggermente Leslie nel sonno e farle corrugare la fronte.

Fidati, è me che non vuoi vedere veramente incazzato stronzo, penso digrignando i denti.

"Ci sarò"

Rispondo soltanto, per poi lanciare il mio telefono sul comodino.

All’improvviso sento un leggero bussare.

<<Avanti.>> continuo a sussurrare ma facendomi comunque sentire dalla persona che si cela dietro la porta della mia camera da letto.

<<Ehi, non ho visto Leslie dormire di sotto. E’ tutto ok?>> chiede mia madre entrando con due tazze di caffè in mano.

<<Si tutto apposto.>> sbadiglio mettendo i piedi a terra, senza svegliare la bellissima ragazza al mio fianco.

Voglio lasciarla dormire più che posso.

<<Tieni.>>dice passandomi la prima tazza.

<<Grazie.>> rispondo prendendola.

<<Non la svegli?>> si sporge per vedere Leslie.

<<Tra un po '. Lasciamola dormire.>> infine mi alzo e dopo aver dato un ultimo bacio sempre a Leslie sulla fronte, entrambi ci avviamo senza fare troppo rumore al piano di sotto.

<<Trey, sono tua madre e lo capisco subito quando c'è qualcosa che non va, lo percepisco. Parla.>> mi dice mia madre senza ammettere repliche dopo essere arrivati in cucina.

<<Ok… Ruben mi ha mandato un messaggio poco prima che tu bussassi e mi vuole vedere al vecchio Hotel sul lungomare. Stanotte.>> sbuffo stropicciandomi il viso con entrambe le mani, dopo aver appoggiato la tazza di caffè vuota sul ripiano.

<<Sono ancora del parere che questa cosa non mi piace proprio per niente…>> inizia mia madre preoccupata.

<<Mamma.>> la guardo e avvertendola al tempo stesso.

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