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Carly

Dovetti fare diversi respiri profondi per mantenere la calma. Cloe mi aveva chiamata per farmi sapere che i poliziotti sarebbero arrivati da un momento all'altro e non riuscivo a smettere di pensare al peggio.

Se non mi avessero creduto Cloe non mi avrebbe mai perdonata e Vinnie sarebbe finito in galera e appena uscito mi avrebbe fatta fuori. In ogni caso sarei morta.

<Poliziai!>

Ci stetti qualche secondo prima di aprire la porta ricordandomi che Cloe mi aveva detto di comportarmi in modo normale. Dovevo far finta di parlare con lei.

<Si?> guardai i due uomini di fronte a me

<Le dispiacerebbe seguirci in centrale signorina Burns?>

"Calma Carly calma"

<Posso chiedere il motivo?> chiesi in modo innocente

<Dovremmo farle delle domande a proposito della morte di Marcus Holl>

Mi morsi l'interno della guancia <Va bene>

<Da questa parte>

Li seguii fuori. Uno di loro mi aprì la portiera della macchina incitandomi ad entrare dentro.
Nel momento in cui essa si fermò guardai verso il finestrino e riconobbi un grande edificio.

Mordendomi il labbro uscii fuori con l'aiuto dell'agente che mi aveva aiutata ad entrare e seguendoli mi portarono dentro ad un ufficio dove già altri due agenti stavano parlando con un caffè ciascuno e dei fogli nelle mani.

Uno di loro aprì una porta metallica e venni portata dentro la stanza. Un tavolo ed una sedia mi fecero cascare il cuore a terra.

<Siediti,noi arriviamo subito>

Annuii sedendomi lentamente sulla sedia scomoda mentre la porta venne chiusa alle mie spalle.

Dopo qualche secondo la porta si aprì di nuovo e con mia sorpresa vidi entrare Vinnie <Non spingete cazzo,mi hanno fatto delle gambe per usarle> sbottò alzando gli occhi al cielo sbuffando

<Siediti e chiudi quella bocca Hacker> rispose un agente prima di sbattere la porta

<Coglione> mormorò il ricciolino muovendo i pugni chiusi dietro la schiena facendo echeggiare il tintinnio delle manette per tutta la stanza.

<Vinnie> sussurrai

<Carly,che ci fai qua?> chiese sorpreso

<Non so mi hanno portata qui per un interrogatorio>

<Hai detto qualcosa?> grugnì

<Certo che no> scossi la testa

<Brava,non dire niente,vogliono solo spaventarci> mormorò ed io annuii

<Ma perché sei qua e sei anche ammanettato?> chiesi guardandolo

<Perché a quanto pare interrogarmi a casa mia stamattina non è stato abbastanza,hanno dovuto portarmi anche qui> si appoggiò al tavolo alzando gli occhi al cielo. Era visibilmente incazzato

<È ridicolo> mormorai

<Esatto> sospirò

Rimanemmo in silenzio fino all'arrivare di un agente <Hacker>

𝐃𝐀𝐍𝐆𝐄𝐑𝐎𝐔𝐒 𝐋𝐎𝐕𝐄 &gt; 𝐯𝐢𝐧𝐧𝐢𝐞 𝐡𝐚𝐜𝐤𝐞𝐫Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora