-Capitolo 2-

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- Inizia un altra mattinata da schifo -
Questo fu il pensiero della nostra protagonista quando la sveglia delle 7.30 iniziò a suonare, l'unica cosa che sperava Camila con tutte le sue forze era che una volta aperta la porta della sua stanza, si sarebbe ritrovata davanti a sua sorella Amy, un po' come accadeva ogni mattina prima che quest'ultima andasse in tourné, ormai erano due anni che girava per il mondo... ovvio si sentivano sempre su Skype, ma non era la stessa cosa. Il battito del cuore della maggiore non era percepibile dall'altra parte della cornetta; non potevano esserci le litigate la mattina per il bagno oppure per i pancakes meno bruciati; Camila non poteva prendersela con sua sorella perchè a causa delle ore passate in bagno ogni mattina rischiava di fare tardi a scuola, nonostante la sua indole innata di fare tardi; la minore non riuscirebbe ad arrivare in orario neanche al suo stesso funerale. Ogni mattina si lamentava con Amy perché ci badava troppo tempo per preparasi ed era sempre troppo lenta tranne quando si tratta di dover correre per entrare prima nel bagno.

Dopo il solito momento di nostalgia Camila si alzó con malavoglia, strascinandosi verso il bagno ormai sempre libero ad ogni ora del giorno e della notte; tento di svegliarsi un po' iniziando a bagnarsi il viso per poi asciugandolo delicatamente con un asciugamano, si fece uno chignon trasandato come ogni mattina giusto ed evitare che i capelli finissero nel lavandino mentre si lavava i denti oppure che si bagnassero quando andava sotto alla doccia nell'intento di darsi una sciacquata per poter essere fresca e profumata ed indossare una volta tornata in camera sua i vestiti preparati la sera prima per affrontare quell'ennesima giornata.

Lo stile di Camila era abbastanza sportivo e largo, non le piaceva essere appariscente e sentirsi osservata, quindi sceglieva sempre gli indumenti gusti in modo da potersi riuscire a nascondere facilmente ed evitare gli sguardi dei suoi compagni. La prima cosa che trovó sulla sedia fu la sua adorata felpa rossa del'Hard Rock di Los Angeles, era uno dei souvenir che Amy aveva comprato durante uno dei suoi primissimi tour fuori città, nonostante non fossero consanguigne Camila era molto magra esattamente come lo era la maggiore alla sua età, quindi tanti vestiti degli anni passati della sorella le andavano a pennello; nella parte inferiore indossó un paio di jeans strappati sulle ginocchia, andavano di moda e nonostante facesse freddo non c'era alcun teenager senza quelli addosso. Per completare il suo outfit ai piedi si allaccio le sue adorate All Star nere, compagne di avventure con la sua migliore amica, quanti kilometri aveva fatto con quelle snikers, la pioggia presa, le volte in cui aveva dovuto metterle in lavatrice per ripulirle da qualche casino fatto... È sempre bello quando anche un oggetto così comune come un paio di scarpe da ginnastica possa essere fonte di tanti momenti felici.
Dopo essersi specchiata allo specchio e aver spruzzato un po' del profumo della sorella sul polso in modo da averla sempre con se e sentire un po' di meno la sua assenza Camila scese al piano inferiore.

Il profumo di pancakes invadeva la stanza, la piccola Sofia ormai arrivata quasi all'età di 3 anni era tutta pimpante e super attiva, come ogni mattina d'altronde.
<<Principessina come fai a non essere mai stanca! Sai vorrei poter avere le tue stesse energie anche solo per una mattinata>> Le disse sedendosi al suo fianco dopo averle lasciato un bacio sulla testa.
Era una mattina come tutte le altre a casa Cabello, Sinu era contenta e felice
perché dopo pochi minuti tutti i componenti della famiglia sarebbero usciti fuori di casa per andare nelle rispettivi luoghi : scuola, asilo e laboro. E lei avrà tutto il tempo per poter fare le faccende domestiche e pulire tutta la loro dimostra, facendola brillare talmente tanto che quando poi tutti tornavano quasi quasi si sentivano in colpa a camminare su quel pavimento così lucido e pulito.

<<Allora Camz come hai dormito?>> Le chiese sua madre intenta a non bruciare la loro colazione.

Già " Camz " il suo soprannome.
Ha un storia davvero dolce, la prima volta che vide le amiche di sua sorella Amy, non che le sue compagne di Band, tutte le chiesero quale fosse il suo nome è quando con la vocina soave ed un po' imbarazzata nel parlare con quelle sconosciute lei rispose " Camila ", una delle ragazze disse che era troppo lungo, e che avevo la faccia da " Camz" e così... è rimasto. Solo i suoi famigliari la chiamavano così... beh ecco, non solo loro, c'era sempre stata anche quella ragazza che da quel momento inizió a chiamarla solo in quel modo...

Le solite chiacchiere intorno al tavolo durante la colazione furono interrotte da un inaspettato suono alquanto fastidioso; il campanello. Sofia corse ad aprire la porta, come ogni volta che quel rumore rimbombava nella casa, lei ama andare a vedere chi fosse, era da sempre stata molto curiosa in più le piaceva l'idea di esser la prima a ricevere le attenzioni una volta varcata la soglia di casa. In famiglia era amata anche per questa sua bizzarra passione per l'accoglienza, sopratutto Camila apprezzava questo lato del carattere della sorellina, essendo molto pigra odiava alzarsi dal divano o ancora peggio dal letto, fare tutte quelle scale per poi andare ad aprire... era addirittura stata soprannominata miss conodina una volta, per il fatto di non volersi mai muovere tanto ed il voler costantemente stare comoda senza fare nulla.
La famiglia non diede molto peso all'identità dell'ospite che aveva suonato il capannello, infondo quella casa era sempre una via e vai tra vicini, amiche di Sinu che facevano parte del suo Club del libro oppure la costante presenza di Dinah la migliore amica di Camila, che ormai era come se avesse preso residenza dai Cabello.
Il clima di serenità terminó facendo spazio all'abitazione quando si sentii Sofi urlare. Camila erano fossero le solite grida di felicià di quando arrivava qualche pacco da parte di Amy, almeno sperava fosse così. Alejandro alzo lo sguardo dal giornale e le fece cenno di andare a vedere cosa stesse succedendo, Camila si diresse all'entrata abbastanza preoccupata e lì si rese conto di chi era alla poeta.
<<Amy!!!>> Urlo Iniziando a correre verso l'entrata saltando addosso alla sorella.

Si, il suo desiderio quella mattina si era avverato, la sua amata sorella maggiore era tornata.

Continua...

-Arianna

-My Bad Girl-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora