-Capitolo 13-

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Amy voleva quell'abbraccio, aveva il bisogno di sentirsi di nuovo protetta... così corse verso di Lauren, sedendosi davanti a lei nella lunghezza del letto, buttandosi tra le sue braccia piangendo. Per un primo momento la corvina non metabolizzo il tutto; in fondo la sua migliore amica aveva sempre insinuato ci fosse del tenero tra lei e sua sorella minore, ritrovandole abbracciate così intimamente era come se fosse una prova di quelle supposizioni.
<<Am che-che-che succede?>> Chiese la maggiore iniziando a stringere un po' di più quella ragazza in una valle di lacrime.
<<Sorellina che hai?>> Aggiunse nel frattempo la piccola cubana accarezzando dolcemente un braccio alla sorella, la quale però pareva stesse solo prestando attenzione alla corvina.
<<Mia madre Lolo... >>
Quegli occhi verdi iniziarono ad andare in bianco, con la mente poteva solo immaginare che cosa avesse detto Sinue alla povera ragazza.
<<È colpa mia>> Disse Lauren, mentre una lacrima stava per rigarle il viso, ma Camila la afferró prima che fosse troppo tardi e teneramente accarezzò con l'indice quella parte di pelle rimasta un po' umida, quegli occhi si incollarono per qualche secondo sotto lo sguardo geloso della castana che stava osservando il tutto da una prospettiva inferiore.
<<Non è colpa tua se mi sono innamorata di te Lauren>> Amy attiró l'attenzione delle due, prendendo bruscamente la mano che sua sorella aveva ancora sulla guancia della più grande, per poi stringerla.
<<Camila...>> Disse, guardando sua sorella negli occhi. La corvina si preparo al peggio, sentiva il cuore in gola per la paura che la sua migliore amica scoppiasse in quel momento. La diciassettenne non meritava che l'ideale creato da lei, di sua sorella crollasse... se Amy avesse iniziato a sputare tutta quella rabbia e gelosia nei suoi confronti, la minore sarebbe caduta in un buco nero e nonostante tutto ciò che c'era in ballo, non poteva permetterlo.
<<No Amy!!>> Esordii Lauren, separando quelle mani, notando poi come quella della piccola cubana fosse leggermente arrossata. Camila guardó confusa la ragazza dagli occhi verdi, notando come la vena sul collo fosse un po' più gonfia del solito... ed era una cosa nuova per lei.
<<Non ti permetterò di dirle certe cose, solo perché ci hai visto abbracciate>> Il tono della ragazza era abbastanza alto, il che fece alzare la ragazza dal suo petto, in modo che entrambe potessero guardarsi negli occhi.
Camila rimase in silenzio, cercando semplicemente di riconoscere in quella versione di Lauren, la ragazza che amava...
<<Lauren... >> Amy sospiró abbassando il viso, mentre altre lacrime piano piano caddero dai suoi occhi <<Io ti amo... ti prego, non farmi questo>>
<<Fare cosa?! Perché vuoi trattarmi come un burattino? Io ho dei sentimenti... so prendere delle decisioni, anche se a te non piacciono!! Sai benissimo che con te ho avuto tanta pazienza e ho cercato di mantenere tutta la calma del mondo, ma mi sono stancata del tuo egoismo. Tu mi hai rovinato la vita, mi hai fatto sentire una malata; per colpa tua ho perso tutto!>> La voce della ventitreenne risuonava in quella camera piena di peluche, Camila sembrava una bambina impaurita... quella donna non sembrava affatto la dolce Lauren che la coccolava e la faceva sentire la persona più fortunata del mondo. I suoi occhi erano leggermente chiusi a causa dell'apertura della bocca intenta ad urlare, sovrastando anche il rumoroso pianto della sua amica.
<<Lo... mi stai facendo pa-pa-paura>> Disse con un filo di voce Camila, mentre stringeva al petto quel orsetto dagli occhi verdi che precedentemente era caduto atterra a causa delle piccole dimensioni del letto.
Lauren si voltó osservando quel dolce viso impaurito, non avrebbe mai voluto che quegli occhi color cioccolato la guardassero così. La più piccola d'altro canto in quel momento era come se rivedesse nella corvina quei bulletti che a scuola le inveivano contro e non riusciva a controllare quel respiro affannoso ed il tremore del suo corpo.
<<Camz non piangere, ehi... Va tutto bene>> Disse la maggiore, mentre quei suoi tratti tornavano ad addolcirsi. La piccola cubana no si era neanche accorta delle lacrime che avevano iniziato a scendere di nuovo sul suo viso; però notando quegli occhi verdi tornare come l conosceva, riuscii ad evitare quell'iniziale sensazione di attacco di panico, la solita che provava ogni giorno andando a scuola.
<<È questo che non capisco>> La voce di Amy era spezzata, rotta dalle lacrime e dal suo cuore infranto a quella dura verità che purtroppo non riusciva ad accettare. <<Con Camila hai sempre tirato fuori un lato che non mostri a nessuno... con lei sei dolce, non ti arrabbi, non riesci ad essere neanche stronza come invece fai con tutto il resto delle persone. Perché con lei sei così e con gli altri ti mostri cattiva e fredda? Perché con me non sei come con lei?>>
Lauren inspiró profondamente tentando di calmarsi, continuando ad osservare la figura di Camila che poco a poco si era tranquillizzata; ad un tratto alzó una mano, come a far intendere ad Amy che doveva attendere un attimo.
<<Camz, ti senti bene?>> Chiese solo, dedicando la sua totale attenzione alla mora, accarezzandole con la mano libera il volto dopo averle spostato delicatamente una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
<<Sembravi Shawn ed i suoi amici... io-io...>> La voce comprensiva e dispiaciuta della corvina interruppe quella frase alquanto difficile da pronunciare senza provocare quella sensazione di angoscia nella ragazza.
<<Lo so piccola mia, scusami... a loro ti ho già detto che ci penso io, non ti faranno più nulla. Sappi che io non alzerò mai e poi mai neanche un dito su di te, ne alzerò così tanto la voce, ok? Sono sempre io, sono Lauren e non farei mai nulla che possa farti del male >>
<<Parla dei tuoi bulli vero? Quelli che ti prendono in giro solo perché sei vergine?>> Chiese Amy ricomponendosi e lasciando da parte la discussione tra lei e la ragazza dagli occhi verdi per un attimo, alla quale però non passó in osservato un particolare... Amy sapeva di quei ragazzi.
<<Tu sapevi cosa le facevano e non mi hai mai detto un cazzo?>> Ed ecco di nuovo quel tono di voce, quella nuova versione di Lauren Jauregui, che Camila non aveva mai conosciuto. La cattiva ragazza che tutti vedevano era tutto ciò che invece la più piccola non aveva neanche mai lontanamente immaginato. Il respiro della minore iniziò a farsi di nuovo pesante, gli occhi bruciavano e ben presto il suo corpo inizió a tremare fortissimo, senza controllo, ma Lauren accorgendosene la cinse immediatamente con le sue braccia depositandole piccoli baci sulla guancia, non curante di quello che avrebbe pensato Amy.
<<Va tutto bene>> Sussurró la corvina, con tono abbastanza basso da far sentire solo a Camila la sua voce <<Sono con te amore, sono io... Lo... Camz, non c'è nessuno che vuole farti del male, ci sono solo io amore mio, sono qui con te piccolina mia>>
Amy osservava la scena quasi incredula, non era mai riuscita ad essere ciò di cui Camila aveva bisogno, era vero... l'unica esigenza di sua sorella era la corvina, il loro filo non si era spezzato.
<<Voi vi amate...>> Esordii la ragazza, con un tono quasi indecifrabile.
Continua...
-Arianna

-My Bad Girl-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora