-Capitolo 20-

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<<Allora Lo questo tour com'è andato?>>
Chiese Sinue mentre serviva quel risotto ai funghi con così tanta manualità; era da così tanto tempo che Lauren non aveva un pasto fatto in casa e quel suo sguardo così pieno di gioia l'aveva resa quasi una bambina. Camila la osservava di nascosto, essendo l'una vicino all'altra doveva cercare di non sembrare ovvia, quindi per la loro incolumità tentava di fissarla il minor tempo possibile, fallendo miseramente.
<<Mamma mia Sinue è buonissimo, è il pranzo più buono che abbia mai mangiato>>
Tutti risero, compreso Alejandro che in genere era sempre molto in disparte, come se il suo unico mondo riguardasse la partita di football, il giornale con le notizie ed il lavoro. Ma in realtà una piccola personcina a sedere attorno a quella tavola colma di pietanze deliziose non aveva neanche alzato lo sguardo dal piatto.
<<Comunque è andato bene dai, ovvio il batterista non ha mai così tanta popolarità in quanto i riflettori tendono sempre ad illuminare di più il cantante, fondamentalmente è Amy la stella del gruppo...>>
Ci fu qualche istante di silenzio, ma Camila si occupò di riempirlo, forse con troppa enfasi e senza pensarci due volte.
<<Hai una voce meravigliosa, dovresti farti sentire da tutti vostri fan, li faresti innamorare tutti... >> Quegli occhi verdi la osservarono dolcemente, per poi iniziare a dilatarsi un po' dopo le ultime parole, con l'aggiunta di un sorrisino un po' complice, che la diciassettenne colse subito.
<<Di come canti>> Aggiunse, seguendo quella risata che ormai sembrava quasi isterica.
Sinue non disse altro, focalizzandosi solo su quegli sguardi che aveva davanti agli occhi eppure non vedeva che cosa davvero nascondessero, fortunatamente.
<<Ricordo Lauren la tua meravigliosa voce, spesso cantavi la ninna nanna a Sof appena nata>>
La corvina sorrise, poi si voltó proprio in quella direzione, la stessa dove vi era la minore delle Cabello, quella che non aveva proferito parola.
<<Piccolina non mi hai neanche salutato quando sono arrivata>> Disse solo con quel tono dolce che usava sempre con le bambine, anche se non era così tanto amorevole come quello che aveva sempre riservato alla sua piccolina.
La bambina di 6 anni non disse nulla, continuando a mangiare come se ciò che l'aveva appena sfiorata fosse solo del vento e non le parole di qualcuno.
<<Sofia si educata, rispondi a Lauren>> Esordí Sinue, afferrandole il polso in modo che non potesse mangiare per evitare ciò che stava accadendo.
Quegli occhi scuri osservarono Lauren, apatici.
<<No>> Si senti solo uscire da quelle labbra.
<<Sof non fare così>> Disse Camila, accarezzando la mano libera della sorellina, la quale la osservó confusa. <<Ti ha fatto piangere Cami, sei stata male per colpa sua! Era carina una volta, dolce e mi piaceva ma adesso  invece è cattiva ha preso anche il posto di Amy! E io non la voglio come sorella, non la voglio più Lauren! Perché è andata via e ti ha lasciato da sola>>
Dopo quelle parole strozzate dal pianto la bambina corse al piano superiore sotto gli occhi sbigottiti della madre, la quale non si era resa conto che anche Sofia fosse così intelligente da aver capito quando la sorella più grande fosse stata male, anche più di chiunque altro in quella casa. Alejandro guardó Lauren e Camila, facendole solo segno di seguire la minore, cosa che in realtà stavano già facendo anche senza quel piccolo imput.
Deludere una persona è la cosa più semplice al mondo, basta un piccolo passo sbagliato, una piccola incertezza e tutto il cristallo di ghiaccio creato si frantuma in piccoli pezzi microscopici, e ci sono sempre state poche possibilità di rimedio a tutto questo, deludere una persona è la cosa che succede più frequentemente... una cosa ormai normale, ma nessuno riesce a farsi perdonare in pieno, nessuno riesce a riacquistare la fiducia persa...
Ma quando si tratta di una bambina di 6 anni?! Con un po' di amore e qualche parola detta dalla persona di più fiducia riuscirà a far sì che ogni pezzo di cristallo riesca a trovare il giusto posto per unirsi insieme ai propri simili, costruendo nuovamente il castello? Forse sarà un po' traballante, ma tornerà come prima... più o meno?
Questo è ciò che frullava nella testa di Lauren dopo aver percepito, tutta la rabbia che provava Sofia nei suoi confronti. In fondo quel errore distrutto così tanto, era lo stesso che le aveva cambiato la vita rovinandole la parte più bella...il rapporto con la sua famiglia e con Camila; ma ormai era successo e le altre persone l'avevano perdonata, come poteva fare per riconquistare la fiducia di quella bambina che invece ora la vedeva come il mostro che aveva fatto stare male sua sorella? Anzi... entrambe>>
<<Sof...>> Sussurró Camila, accarezzando i capelli della bambina stesa a pancia in giù su quel lettino.
Quella camera era piena di dettagli a tema principesse, quel letto a baldacchino ne era la prova oltre la carta da parati con Biancaneve ovunque e qualche piccolo peluche che ritraeva i sette nani sparsi tra quelle lenzuola gialle con i cuoricini ricamati.
<<Cami perché l'hai perdonata dopo che ti ha fatto così male?>> Chiese la più piccolina, alzando il viso che prima era nascosto in quel morbido cuscino e in quell'istante il cuore di Lauren si ruppe in mille pezzettini notando le lacrime che avevano rigato il viso della bambina.
<<Sono stata male anche io Sof...>> Disse solo la corvina, osservando come la più piccola finalmente iniziava a prestarle attenzione.
<<Amy non voleva che passassi più del tempo con Cami... era gelosa della nostra amicizia>>
<<Ma due migliori amiche devono sempre stare insieme se no stanno male>> Fu l'unica risposta che la bambina riuscì a dare, tentando di asciugarsi quelle lacrime dolcemente con la manica della maglietta.
<<Esattamente, il problema era che Amy voleva essere la mia migliore amica, ma io ne avevo già una e non potevo scegliere una delle due>>
<<Ma hai scelto Amy>> Disse incrociando le braccia ed arricciando un po' il naso, 4 anni o 6 rimaneva comunque un peperino eppure il suo visino paffuto non intimoriva nessuno.
<<Ho scelto Camila>> Rispose sorridendo voltandosi verso la cubana che in quel istante la stava già osservando.
Continua...
-Arianna

-My Bad Girl-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora