-Capitolo 17-

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<<Le somiglio almeno un po'?>> Chiese Camila, quella era esattamente ciò che più fremeva dalla voglia di sapere, Lauren l'aveva percepito perché il suo tono di voce era cambiato, quasi come se avesse del timore nel pronunciare quella domanda.
<<Sei uguale a lei Camz>> Rispose Lauren, sentendo come quel cuore battesse di nuovo alla velocità sbagliata; la minore aveva la mano esattamente su quella ferita, così si accorse immediatamente di quell'accelerazione all'apparenza inspiegabile.
<<Penso che in questo momento il cuore di tua madre sia felice del fatto che tu sappia tutta la verità... o almeno quello che penso sia accaduto. Mia madre continua a pensare che sia solo il frutto della mia fantasia, ma questo spiegherebbe il perché del mio istintivo attaccamento a te sin dalla prima volta in cui ti ho visto, eri così piccola quando tutto ho preso in braccio>>
Camila continuava ad osservare la maggiore nel profondo di quegli occhi notando come la luce di quel ricordo li fece brillare nuovamente.
<<Quando sei nata io mi ero appena svegliata dall'intervento, non riuscivano a farti smettere di piangere fino a che trovandoci nella stessa stanza non ti hanno appoggiato affianco a me. Ricordo che avevo ancora tanti tubi attaccati e qualche filetto di ferro, ero addormentata dal collo in giù, infatti non sentivo molto, aprivo gli occhi a malapena mentre mi stavano ricucendo; tua madre era nella barella affianco alla mia, era morta, ma aveva dato alla luce te. Ricordo di aver sentito il tuo pianto, mi si spezzò il cuore, anche se avevo solo 7 anni ero in grado di capire che in realtà le tue lacrime erano perché eri uscita troppo presto dalla pancia di tua madre e l'avevi addirittura persa... non so perché ti hanno appoggiato affianco a me, forse perché non era carino metterti sul corpo freddo di un morto, fatto sta che appena ti ho guardato e hai poggiato la tua testolina minuscola sul mio petto ti sei calmata e mi hai guardato... mi hanno fatto scegliere il nome a me, ovviamente ho risposto "Camila Karla", sono quasi sicura del fatto che m abbiano guardato male, ma mi sono sentita importante in quel momento. In realtà volevo che i miei genitori ti adottassero, visto che non avevi nessuno, ma non avevano abbastanza soldi per mantenere me... in quegli anni in più non era stato affatto d'aiuto il mio intervento al cuore per l'aspetto economico della mia famiglia; così a malincuore ti dovetti lasciare lì, ma fino a che non mi hanno dimesso sgattaiolavo sempre nel tuo reparto, grazie all'aiuto della mia infermiera preferita... ti toccavo sempre le manine dall'incubatrice, non so perché quella ragazza mi permetteva di vederti, forse le facevo tenerezza>>
I loro occhi si incollarono per qualche secondo senza che altre parole entrassero in gioco, era come se quel verde e quel marrone stessero avendo una conversazione tutta loro. Camila attorciglió le braccia al collo di Lauren per poi abbracciarla mentre qualche gocciolina bagnó la maglietta di quest'ultima a causa della commozione, sentire quella storia aveva fatto si che la minore percepisse la vicinanza della madre, anche se non l'aveva mai provata era come se invece sapesse esattamente come ci si sentisse ad averla intorno.
Quando quel contatto finì le fronti delle due si sfiorarono, nonostante tenessero ancora gli occhi chiusi a causa di quell'abbraccio pieno di emozioni era come se in realtà fossero ancora incollati come calamite.
<<Scusami se ti ho lasciato da sola... non mi riferisco solo ai 5 anni da orfana, ma anche a questi ultimi due in cui avevi bisogno di me e anche se avevo la possibilità di proteggerti, non l'ho fatto>>
<<Lo... io sono qui adesso, tra le tue braccia, il resto non importa è il passato>>
Istintivamente quei due sguardi si trovarono di nuovo, poi la diciassettenne aggiunse << Ti amo Lauren >>
La ragazza dagli occhi verdi sorrise, mentre una dolce lacrima scese senza sapere dove andare di preciso <<Io non posso amarti, questo cuore non può darti questo tipo di amore... >>
Camila sorrise posizionando le mani sulle guance della maggiore, delicatamente.
<<Questo cuore era di mia madre, ma è vivo grazie a te; non è il contrario. Il sangue che gli fluisce dentro è il tuo, tu fai si che sia funzionante, non c'è un modo giusto di battere per me... questo cuore batte perché sei tu a farlo battere, non la mia mamma. Lei ti ha fatto promettere di proteggermi e tu l'hai sempre fatto, non ti devi sentire in colpa perché pompa così forte, il mio quando sei vicino ho sempre il terrore che possa uscire e che tu ti accorga di quello che provo per te... >> Lauren a quest'ultima frase sorrise un po' , ma continuò ad ascoltare cosa aveva da dire la ragazza difende a lei, capendo che non aveva finito il suo discorso.
<< Lo... tu mi farai del male solo se reprimi i tuoi sentimenti, voglio che mi ami come tu sai fare, non come farebbe mia madre, perché ora questo cuore che batte è il tuo, ed il mio è sempre stato tuo, sin da quando sono nata... perché quando anche da piccola mi stringevo a te, io non mi tranquillizzavo solo per il battito del tuo cuore che era così calmo e famigliare, io stavo bene perché eri tu. Perché infondo sono sempre stata innamorata di te, sin da quando ti spiavo di nascosto mentre suonavi la batteria in mansarda; volevo te di notte quando facevo gli incubi perché il tuo profumo era solo tuo, non lo sentivo da nessun altro e le tue coccole erano incomparabili a quelle di Sinue o di Amy. Ho sempre trovato in te la calma solo perché eri tu, non era la questione del fatto che avessi in te il cuore che un tempo era di mia mamma... dipendeva tutto dalla cornice del cuore, TU>>
<<Questo spiega perché a 5 anni volevi che io fossi il tuo primo bacio>> Rispose ridendo la maggiore, facendo arrossare un po' Camila.
<<Non pensavo ti ricordassi>> Esordii alquanto imbarazzata, alla ricerca di quel bagliore negli occhi verdi che non tardó ad arrivare, era incredibile come solo uno sguardo potesse sembrare un libro aperto.
<<In realtà me l'ha raccontato tua madre, intendevo Sinue questa volta... sono corsa subito qui quando mi hai chiamato perché ero al piano di sotto; tua madre crede che io sia " tornata dalla parte giusta abbandonando la via del peccato " e vuole che io passi di nuovo del tempo insieme a te, perché si è accorta di quanto tu abbia bisogno della mia presenza... ha notato che c'è qualcosa che non va nella tua vita e vuole che io ti aiuti. Mi stavo per imbestialire quando è tornata a parlare del diavolo e di tutti questi peccati facendo riferimento agli omosessuali, ma mi sono trattenuta infondo non volevo rovinare subito la piccola stima che le è tornata si me. Dopo avermi esposto i suoi soliti pensieri retrogradi mi ha confessato che non si aspettava " convertissi " Amy, era preoccupata per te sin da quando eri piccola... poi mi ha raccontato della nostra promessa, ho pensato che fosse una cosa davvero dolce il fatto che abbiamo giurato che il tuo primo bacio sarebbe stato tra noi due>>
La mora sembrava un peperone e ciò fece ridere di gusto la maggiore, l'atmosfera tra le due riusciva a cambiare in pochi secondi eppure si trattava sempre di Lauren e Camila; Amy aveva proprio ragione, il filo del destino ha davvero tante strade intricate, ma nonostante i nodi non si spezza e raggiunge sempre l'altro capo di se stesso.
<<Camz... tu hai già dato il tuo primo bacio? Nel senso... l'hai mantenuta la promessa?>>
Continua...
-Arianna

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