-Capitolo 24

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( Consiglio : Per chi fosse sensibile a questo tipo di scene, non leggete questo capitolo)
<<C-camila...n-n-non chiamarmi così se no sono costretta a farmi una doccia congelata>>
<<Mami>> Disse di nuovo a contatto con la pelle della maggiore, mentre i suoi denti morsicchiavano dolcemente il lobo dell'orecchio dell'altra.
<<Mami>> Ripetè passando al collo; il suo fiato contro la pelle di Lauren provocava qualche piccola scia di pelle d'oca e la minore non potè fare a meno di sorridere.
<<Mami>> Questa volta i baci erano arrivati fino al angolo della bocca della corvina, la quale teneva gli occhi chiusi.
<<Voglio essere tua, la tua Bad Girl>> Al pronunciare quelle parole Lauren aprí gli occhi, aveva toccato un altro dei suoi punti deboli. Quel verde era come se fosse scomparso a causa della grandezza di quelle pupille che fremevano dall'eccitazione ormai incontrollabile. Camila lo sapeva, percepiva quello che provava la maggiore solo dalla reazione della suo corpo, così riprese quelle labbra tra le sue, chiedendo subito l'accesso il quale non tardó ad arrivare ed immediatamente sentí il suo corpo adagiarsi contro il materasso; Lauren aveva preso il controllo, o meglio l'aveva completamente perso.
Le loro lingue si iniziarono ad accarezzare con sempre più ferocia, iniziando ad esplorare le pareti delle loro rispettive bocche mentre le mani delle due erano ovunque, fameliche, alla scoperta di ogni dettaglio, ogni piega di quei loro corpi che non erano mai stati così vicini; rapidamente la minore fece passare le sue mani fino a sotto la lunga maglia che copriva il corpo della corvina, riuscendo subito a palpare quel suo fondoschiena sodo grazie alle varie ore di allenamento.
<<Mi farai impazzire se continui così >>Sussurró la maggiore poco prima che la mora tornó ad infilarle la lingua in bocca con poca delicatezza, il che fece sorridere quella dagli occhi dilatati.
Rapidamente entrambe si ritrovarono senza alcun tessuto che dividesse la loro pelle nuda; quel contatto nuovo le fece rabbrividire mentre i loro cuori battevano all'impazzata. Sicuramente quella stella luminosa da quel lucernario non vedeva di buon occhio quello che stava succedendo in quella stanza, ma infondo sapeva che si stavano semplicemente dando tutto quell'amore che in quegli anni avevano dovuto nascondere.
<<Ti piace proprio il mio culo>> Disse ridendo Lauren mentre con le sue mani iniziava a sfiorare i capezzoli turgidi di Camila, la quale continuava imperterrita a palparle il fondoschiena.
<<Ho sognato di toccarlo non sai quante volte>>
<<E che cos'altro hai sognato?>> Chiese con un tono ancora più rauco del solito, mentre la sua lingua iniziava a dare attenzione ad uno dei due seni della minore, mentre quegli occhi non la smettevano di osservare il viso che la guardava da sempre come se fosse la donna più bella sulla faccia della terra.
<<Ti sempre immaginato con uno strap-on>> Rispose la minore, sentendo le sue guance arrossire di nuovo.
<<Non preoccuparti...>> La voce di Lauren era così seducente e calda, quasi non sembrava la sua, o meglio non quella che usava in genere con Camila; forse El cambio di tonalità era dovuto a tutta quell'eccitazione che provava <<Vorrà dire che Mami la prossima volta diventerà Papi>> Sussurró nell'orecchio di Camila, ma prima che lei potesse replicare un dito si fece spazio dentro quell'intimità ancora inesplorata ed un gemito riempí la stanza.
<<Ti ho fatto male?>> Chiese subito Lauren risvegliando quel barlume di lucidità; quegli occhi marroni si riaprirono e la osservarono, mentre quelle falangi erano ancora all'interno dell'intimità di Camila, immobili.
<<Ti avevo detto che nonostante tutto non mi avresti mai fatto del male>> Disse la minore, con un po' di difficoltà a causa di quella sensazione nuova.
<<Quindi tutto ok?>> Chiese mentre la mano libera accarezzó la guancia della diciassettenne.
<<Muovile, voglio sentirti>> Rispose sorridendo poco prima di far di nuovo combaciare le loro labbra in un bacio dolce e allo stesso tempo passionale; nonostante quel lato di Lauren, la corvina non poteva fare a meno di provare prima di ogni altra cosa l'amore, ancora prima di quella fame sessuale che aveva da sempre accompagnato le sue esperienze sessuali...ecco perché nonostante l'eccitazione si era fermata per assicurarsi che la più piccola stesse bene.
Le dita da due iniziarono ad essere tre, i suoi movimenti erano sempre più veloci, ma non troppo, cercava di far godere la ragazza sotto di lei senza peró recarle alcun dolore; i gemiti della minore erano strozzati a causa di quel bacio languido e appena ne usciva uno si perdeva nella bocca dell'altra, provocando qualche sorriso di compiacimento.
Le unghie di Camila continuavano a stringere i glutei di Lauren, sicuramente la mattina seguente sarebbero stati visibili dei segni; la maggiore interruppe quel bacio per poi iniziare a baciare lo spazio tra il collo e la clavicola della piccola cubana.
<<Mami insegnami come si gode>> Disse Camila tra un gemito e l'altro, iniziando a muovere il bacino seguendo il ritmo di Lauren; in quel istante il pollice esperto della maggiore inizió a formare piccoli cerchi sul clitoride della ragazza provocando alcuni scatti dovuti all'enorme livello di eccitazione.
<<Immagina che cosa direbbe tua madre se ci vedesse in questo momento, nude su questo letto solo per noi>> Sussurró Lauren mentre mordeva e leccava l'orecchio dell'altra, facendo sì che il respiro di quest'ultima diventasse più pesante. Camila cercó i suoi occhi e in quell'istante la maggiore levó le dita da quelle pareti che si stavano stringendo intorno a quei corpi estranei.
<<Noo!>> Urló la mora, con fare supplichevole.
La maggiore sorrise scendendo lungo tutto il corpo nudo e leggermente sudato della più piccola , continuando a depositare piccoli baci qui e là, mentre il contatto con i suoi seni prosperosi solleticavano il resto della pelle nuda dell'altra.
<<Pensa che cosa direbbe nel vederti nuda sotto di me, mentre godi ed urli il mio nome>> Queste furono le ultime parole che pronunció prima che abilmente le sue mani riuscirono a spalancare le gambe di Camila; quella lingua esperta inizió a leccare la vagina umida della minore, mentre lo sguardo era sempre puntato su quello color nocciola che già era perso per tutto ciò che stava provando, era come se fosse davvero in grado di toccare il paradiso con un dito, o meglio grazie ad un lingua.
La stessa che si dedicó alle labbra più grandi passando poi a quelle più piccole, leccando e assaporando quel nettare prelibato, dovuto all'eccitazione della più piccola che accresceva.
<<T-ti prego>>
A quella supplica la maggiore rise ed inizió a succhiare il clitoride gonfio e bisognoso di attenzioni, mentre i suoi occhi non la smettevano di registrare l'immagine di Camila che continuava a gemere godendo ad ogni suo tocco. Prima che potesse arrivare finalmente al suo primo orgasmo Lauren si fermó, di nuovo.
<<Mami... ti supplico, continua...io...io>> Prima che Camila potesse continuare quella frase il clitoride di Lauren inizió a strusciarsi con quello della diciassettenne provocando altri geminiti di apprezzamento.
<<Urla il mio nome, fai sentire a Sinue chi è la tua Mami>> Disse con tono rauco mentre muoveva insistente il bacino.
<Ah! Lauren!>> Si sentí provenire dalle labbra della minore mentre le sue mani stringevano con forza le lenzuola.
<<Oh si>> Pronunció solo Lauren continuando a muoversi mordendosi il labbro, mentre una delle sue mani inizió a toccare il suo seno massaggiandolo.
<<Lo c-c-credo di-di...>>
<<Non dirmelo, mostramelo>> Disse la maggiore iniziando a muoversi più veloce, tenendo una gamba della minore davanti a se per aiutarsi nei movimenti.
Quella camera inizió a riempirsi di urla di piacere sempre più vicine tra loro ed incontrollabili fino a che una scossa non percorse entrambe le ragazze, facendole tremare ed ansimare nello stesso istante.
<<Ti amo>> Dissero all'unisono mentre qualche goccia di sudore illuminava i loro corpi nudi baciati dalla luce della notte; il movimento del bacino di Lauren a quella scossa inizió a diventare più lento, in modo da far durare di più quell'orgasmo condiviso. I occhi invece non si erano mai staccati durante tutto l'atto e due sorrisi comparvero istintivamente sul loro volto stremato mentre cercavano di riprendere fiato.
Continua...
-Arianna

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