-Capitolo 9-

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La cucina era così silenziosa, la luce del sole batteva sul bancone al centro della stanza, il quale era vuoto esattamente come cio che Lauren sentiva nello stomaco. Quel bruciore di chi è talmente preoccupato da non riuscire a fare altro se non provare una sensazione di mancanza di qualcosa... a tal punto da non riuscire a respirare.
Sinue sedette di fronte a Lauren, invitandola a mettersi comoda, il che fece intendere che sarebbe stato un discorso tutt'altro che corto.
<<Vorrei sapere se le cose tra te ed Amy sono cambiate dall'ultima volta... o se sono esattamente come mi ha riportato un mese fa mia figlia>> Il tono della donna aveva acquisito una sorta di acidità che Lauren non aveva mai sentito, un conto era sapere cosa pensava Sinue di lei, ma quella verità palesemente sputata in faccia era tutt'altro... dopo tutti quegli anni era come l'ennesima coltellata della vita.
<<S-si... Sinue, io non so con precisione cosa ti abbia detto Am, ma non stiamo più insieme da ormai 3 mesi>>
<<Lei mi ha spiegato che sei stata tu a lasciarla, è così?>>
Lauren fece un respiro profondo, tentando di acquisire di nuovo quell'armatura in grado di proteggerla, per poi rispondere.
<<Si, è vero. Mi sono semplicemente resa conto che era stato uno sbaglio portare la nostra amicizia ad un gradino in più, quindi ho cercato di farle capire che forse era meglio indietreggiare... prima che fosse troppo tardi, visto che c'è la nostra carriera in mezzo >>
<<Ricordo quando mia figlia mi ha chiamato quel giorno...>> Disse la donna, focalizzandosi su di un punto indefinito della stanza.
-Flash Back On-
<<Mamma, basta smettila! Ci siamo lasciate ok? Non c'è bisogno che tu mi ripeta che devo farmi curare! Mi ha lasciato! >> Le lacrime avevano rigato il viso di Amy, mentre parlava al telefono con Sinue e la sua voce a tratti soffocata dal pianto non rendeva facile la comprensione delle parole di rimprovero dall'altra parte della cornetta.
<<Te l'avevo detto che era un male figlia mia! Non mi hai voluto dare ascolto... tu non sei così, è quella ragazza che ti ha rovinato! Allontanarla è stata l'unica scelta giusta che tu abbia fatto>>
<<Mi ha lasciato lei Mamma! Lei-lei mi ha detto di essersi accorta di essere etero, che tutto è stato uno sbaglio...>>
Dall'altra parte della cornetta caló un silenzio imbarazzante.
<<Questo cambia tutto>> Si sentii solo, dopo qualche minuto quasi interminabile.
<<No mamma! Non cambia un cazzo... io la amo davvero, questo suo passo indietro mi distrugge! Come fai a non capire che l'amore è amore... anche se non segue i principi della chiesa, non vuol dire che sia sbagliato!!>>
<<Dovresti prendere esempio da Lauren ed abbandonare il diavolo che c'è in te, come ha fatto lei!>>
-Flash Back Off-
Dopo quel racconto la corvina era allibita, ma allo stesso tempo dispiaciuta. Sapeva che la sua migliore amica aveva sofferto tantissimo per la loro rottura, rompendo un po' anche se stessa; eppure non poteva fare a meno di provare incredulità per i pensieri retrogradi ed omofobi della donna che si presumeva fosse adulta, di conseguenza in grado di capire la differenza tra ciò che davvero poteva esser definito sbagliato, pericoloso e contro natura.
<<Sei normale quindi Lauren?>> Chiese Sinue, interrompendo i pensieri della ragazza che aveva acquisito uno sguardo assente.
<<Come scusa?>> Disse cercando di nascondere il fastidio in quel aggettivo utilizzato con disprezzo dalla donna.
<<Sei etero giusto?>> Ripetè, assumendo un atteggiamento ancora più duro e rigido, il che mise in soggezione la ventitreenne.
<<S-si...>> Rispose Lauren, sentendo come il suo povero cuore si stesse contorcendo per il dolore; non poter essere se stessi è la cosa porta ad una specie di lacerazione interna, che diventa inguaribile.
La donna si alzó avvicinandosi pericolosamente alla corvina, ed inaspettatamente l'abbracció iniziando a piangere. La ragazza era alquanto confusa da quell'azione, appena potè osservare l'espressione di Sinue, più rilassata e senza più alcun lineamento duro, non fece in tempo ad analizzare quei tratti tornati di nuovo dolcì: come ricordava quando ancora lei ed Amy erano solo care amiche; in quanto l'adulta tornó a parlare.
<<Sono così felice che tu sia guarita, quando ho scoperto di te ed Amy mi è come caduto il mondo addosso... tu sei sempre stata un angelo, non potevo credere che quel demone si fosse impossessato di te, fortunatamente sei tornata ad essere la vera Lauren che si occupava sempre di Camz>>
<<T-t-tu lo sapevi che passavo così tanto con lei?>> Chiese sgranando gli occhi perla sorpresa, nonostante a causa delle affermazioni precedenti a quella frase i suoi muscoli iniziarono ad irrigidirsi.
<<Certo che si...>> Rispose, iniziando ad accarezzare i capelli neri della ragazza <<Ho sempre notato il vostro meraviglioso rapporto, Camila ha sempre avuto un attaccamento a te quasi inimmaginabile. Quando sono venuta a conoscenza di quel tuo chiamiamolo peccato, ho avuto paura che tu potessi fare del male alla mia piccola bambina. Per questo ho detto ad Amy che doveva far si che tu ti allontanassi da Camz... ma ora le cose sono diverse. Sono contenta che tu sia di nuovo te, Camila in questi anni è stata veramente male, sono davvero dispiaciuta per averle parlato in quel modo di te... ero disperata, volevo che ti idolatrasse meno; invece ho potuto vedere solo dolore, lei pensa che non me ne accorga ma so che sta affrontando un periodo difficile... non la vedevo sorridere più fino a quando oggi non ha rivisto te Lauren>> La donna fece una pausa, osservando il soffitto per un attimo cercano di trattenere delle lacrime <<Vorrei che mi perdonassi piccola Lolo...>> Quel soprannome, erano anni che non veniva pronunciato dalla donna, esattamente quando aveva scoperto la sessualità della corvina; nonostante la rabbia Lauren non riuscii a trattenere le lacrime. Sinue per lei era stata come una madre, poi per colpa della boccaccia di Amy era venuta a conoscenza di tutto... da quel momento era come se la corvina avesse perso sua madre per la seconda volta. Clara Jauregui era a conoscenza della sessualità della figlia da anni, non avendo mai accettato questo, influenzando anche il pensiero dei restanti componenti della famiglia aveva dato vita ad in atmosfera straziante in casa e Lauren era riuscita a trovare serenità solo a casa Cabello... ma ben presto venne a mancare anche quella piccola casetta di lego che le aveva dato tanta felicità e protezione mattoncino dopo mattoncino.
Sinue si accorse delle lacrime della ventitreenne e la strinse di nuovo a se, mentre la ragazza questa volta ricambió l'abbraccio, nonostante il dolore lancinante e quasi viscerale che provava nel cuore.
<<Vorrei stessi di nuovo vicino a Camila, come un tempo>> Disse poi la donna, osservando quegli occhi verdi, i quali era tanto tempo che non guardava con così tanta tenerezza <<Ha bisogno di te Lauren...>> Aggiunse << Tu sei l'unica in grado di avvicinarsi a lei così tanto, l'hai sempre capita in un modo o nell'altro, quando non voleva nessuno durante le sue crisi... so che lei cercava te. Ti è sempre stata molto affezionata, a giudicare dal tuo comportamento nei suoi confronti anche tu lo eri... vedevo come te ne prendevo cura. Quando eravate ancora delle bambine ho avuto paura quella che sarebbe caduta alla tentazione del diavolo, commettendo il peccato più grande sarebbe stata Camz... pensavo provasse attrazione per te>>
Lauren sbiancó leggermente,sotto lo sguardo della donna, la quale rise pensando si trattasse solo di shock ed incredulità, invece era solo paura per la sua piccola Camz.
<<P-p-per quale m-m-motivo?>> La sua voce tremava per il terrore che la donna riservasse qualche trattamento d'odio verso la minore, e che il tutto fosse solo una scusa per arrivare a presupporre che Camila fosse coinvolta sentimentalmente in quel presente... non nel passato. << Cosa ti ha fatto supporre ció?>> Aggiunse cercando di recuperare un po' di calma, non lasciando trasparire le vere preoccupazioni.
<<...
Continua...
-Arianna

-My Bad Girl-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora