-Capitolo 28

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Aprii gli occhio solo quando delle braccia la afferrarono e potè notare che intorno a loro vi era tutta la scuola. Ma la cosa che attiró la sua attenzione furono quegli occhi che la osservavano.
<<Camz stai bene?>> Chiese la voce di Lauren, la quale usciva con fatica dalla sua bocca. Solo in quel istante Camila percepii il sapore ferroso sulle labbra al contatto con quelle della più grande, non le interessava se tutti avrebbero visto la scena, era l'ultimo dei problemi baciarsi in pubblico e non poteva evitarlo dato che la donna davanti a lei aveva rischiato di farsi veramente male, eppure era lì in piedi davanti a lei.
<<Non mi hanno fatto nulla, tu piuttosto Lo...>> La corvina la interruppe toccandole appena l'angolo della fronte e ciò provocó in espressione di dolore nella più piccola << Ti hanno colpito bimba, stai sanguinando >>
Camila rimase sorpresa, non essendosi neanche accorta; forse perché ormai era così abituata ad esser malmenata che una ferita del genere sembrava un graffio.
Prima che potessero continuare la loro conversazione una voce autoritaria si fece spazio in quella folla che ormai accerchiava le due e tutti i corpi di quei ragazzi atterra che continuavano a dimenarsi dal dolore.
<<COSA STA SUCCEDENDO QUI! ANDATE TUTTI IN CLASSE!!!>>
Una donna leggermente bassa nonostante i tacchi a spillo Rossi in men che non si dica fece sparire tutte quelle persone, le quali avevano già iniziato a sparlare di ciò che era successo; Lauren si voltó ad osservare quella donna, non essendo un alunna avrebbe avuto guai seri, in fondo aveva partecipato ad una rissa nel suolo scolastico con degli studenti.
<<Preside Marie>> Si sentii chiamare da uno dei ragazzi atterra, ma lei non disse nulla, non degnandolo neanche di uno sguardo, come fece per il resto dei corpi atterra; bensì inizio a soffermarsi sulle due in piedi che ora guardavano entrambe verso la sua direzione. Camila tremava per la paura, non avrebbe mai pensato di poter finire nei guai, se l'avesse fatto poi i suoi genitori avrebbero scoperto tutto; come se la corvina potesse leggere i suoi pensieri le circondó la vita con il braccio iniziando ad osservarla dolcemente, come per dirle "andrà tutto bene".
<<Lauren Jauregui, chi l'avrebbe mai detto>> Disse la preside sorridendo, mentre si spostava i capelli ondulati dietro alle orecchie e la donna dagli occhi verdi sorrise.
<<Keana>> Ribatte con lo stesso tono per poi riempire quel silenzio con qualche risata.
<<T-tu la conosci?>> Chiese Camila ancora leggermente scossa dall'accaduto.
<<Si Cabello, Lauren era la mia miglior amica del liceo, pensa era una tale secchiona che non si era mai messa nei guai, dopo anni viene a fare casino nella mia scuola>> Rispose ridendo leggermente per poi toccare la spalla alla più grande provocando in lei un piccolo grido di dolore.
<<Andate in infermeria, poi ci vediamo nel mio ufficio così parliamo un po'>> La donna in rosso stava per uscire di scena quando delle lamentele da parte della gang di bulletti non interruppero la sua camminata verso l'entrata.
<<Vado subito a chiamare i vostri genitori e vi espellerò; è intollerabile il bullismo in questa scuola. Ora alzatevi ed andate in detenzione dal vicepreside Renald, ci penserà lui a voi>>

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<<Cioè tu non ti sei neanche resa conto di esser stata menata?>> Chiese Lauren ridendo leggermente mentre camminavano mano nella mano verso la presidenza.
<<Ero troppo concentrata nello sperare che non ti uccidessero, sei stata una pazza ad affrontarli tutti se ti avessero davvero ucciso? Una volta uno di loro mi aveva puntato un coltello alla gola Laur...>> Detto quest'ultima affermazione le due si fermarono e lo sguardo quasi ceruleo si focalizzo sulla figura esile davanti a se.
<<Non me l'avevi detto questo, mio Dio vieni qui >>
Le baraccai della più grande erano da sempre state il rifugio più sicuro per la cubana, nonostante la presa fu alquanto leggere date le varie ferite di Lauren e le probabili costole rotte, o almeno così diceva l'infermiera del campus; ma la corvina testarda com'era avrebbe sofferto in silenzio il dolore fino a che non le sarebbe passato. La ventitreenne era così, il tipico esempio di donna che quando ha mal di testa o crampi per il ciclo non ricerca mai aspirine per alleviare il dolore, ma sopporta; questa volta non era affatto un comportamento maturo, nonostante l'attitudine da guerriera le si addicesse.
<<Ragazze entrate prego>> Si sentii dire dalla donna sul ciglio della porta, intenta ad osservare le due mordendosi gli occhiali, o forse solo una delle due...
<<Jaguar cosa ci fai qui?>> Chiese una volta essersi appoggiata alla sua cattedra, senza minimamente degnare di uno sguardo la diciassettenne che si stava sedendo affianco alla corvina, dopo aver chiuso la porta.
Un paio di occhi verdi subito cercarono consenso nello sguardo preoccupato della più giovane, non appena quella piccola luce invece anche i due pozzi verdi le loro mani si intrecciarono e Lauren parló.
<<Vedi K, Camila mi ha raccontato di che cosa le succede a scuola volevo semplicemente parlare con quei ragazzi e chiedergli di smetterla, ma loro hanno alzato le mani, mi sono dovuta difendere>>
<<Che cosa ti hanno fatto Camila? Non è la prima volta che succede un episodio di bullismo?>> Chiese Keana, questa volta abbandonando il suo velo costruito di fascino riservato per la sua vecchia amica, lasciando spazio ad un espressione sorpresa e preoccupa.
<<Va avanti da un po'...>>
<<Le hanno puntato un coltello alla gola K!>> Esordii la più grande, facendo così aumentare di nuovo quello stato di shock nella donna.
<<Perché non hai detto nulla Camila? Ho sempre detto che di queste cose dovete parlarne con me ed io risolverò tutto>> La sua voce ora era dolce, non più autoritaria e fredda o flirtante come suonava quando parlava con la corvina; poggió delicatamente le mani sulle ginocchia della diciassettenne alla ricerca di più complicità e fiducia da parte sua.
<<Ti va di raccontarmi quando è iniziata e perché? Ci penserò io a loro, stai tranquilla è solo per capire che dinamiche mi sono persa e prendere provvedimenti generali>>
<<...
Continua...
-Arianna

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