Izanami Kimura's pov
Mancavano pochi giorni al ritiro che si sarebbe tenuto a Kobē. Avrebbe partecipato la nostra scuola e la Tojiin.
Stavo tornando a casa dopo gli allenamenti e una giornata stressante. Il professore e il coach mi hanno fatto la ramanzina per aver preso l'insufficienza in matematica.
Avevo l'impressione di essere seguita. Quando sentii un rumore metallico sfilai lentamente le mani dalle tasche e mi fermai.
"Esci fuori" dissi guardando verso l'incrocio.
"Ciao Amore." il ragazzo sulla ventina camminò nella la mia direzione con un sorriso disgustoso sul volto.
"Non avvicinarti. Che vuoi?" lui si bloccò e l'espressione sul suo volto sembrava tutt'altro che felice.
"Non posso neanche venire a trovare la mia ragazza?" chiese avvicinandosi
"Non sono più la tua ragazza." risposi freddamente.
"Sai... Quei figli di puttana dei tuoi fratelli mi hanno rovinato la vita" afferrò una ciocca dei miei capelli in mano, attorcigliandosela attorno alle dita.
"Te lo sei meritato. E. Non. Toccarmi." strinsi i denti e gli schiaffeggiai con forza la mano.
"Oh ma guarda un po', la mia gattina ha tirato fuori gli artigli" commentò ridacchiando anche se sembrava tutt'altro che divertito. Mi sentii rabbrividire e mi paralizzai nel notare il suo sguardo, cercai di nascondere il terrore e deglutii rumorosamente per poi parlare.
"Vattene e non farti più vedere se non vuoi che la tua inutile vita si rovini più di quanto già non faccia schifo" il suo indice mi accarezzò il labbro per poi scendere fino al mio collo. La sua mano si strinse attorno ad esso con forza e lui poggiò violentemente le sue labbra sulle mie. Cercai di dibattermi ma strinse fortemente il mio labbro inferiore tra i denti facendolo sanguinare. Il sapore metallico scivolò nella mia gola provocandomi un senso di nausea. Si staccò dal bacio e dopo avermi leccato le labbra mi lasciò un bacio a stampo.
"Si è fatto tardi. Dovresti tornare a casa." il suo respiro vicino al mio collo fece paralizzare. "Il tuo odore mi è mancato tanto.... e non solo quello" mi lasciò una scia di baci sul collo mentre le sue mani si fecero strada lungo il mio corpo. Io non riuscivo a muovermi e continuavo a sperare che quella tortura finisse il prima possibile.
Scivolai a terra stremata e quando mi ripresi lui non era più li. Barcollai verso casa il più velocemente possibile. Dovetti bloccarmi quando sentii la bile risalirmi lungo l'esofago. Poggiai una mano sul muretto e mi piegai in due sentendo la saliva aumentare nella mia bocca. Tenevo le labbra schiuse per far scivolare la troppa saliva fuori quando mi si contrasse lo stomaco e vomitai a terra mentre sudavo freddo.
Aprii la porta di casa ed entrai silenziosamente.
"Izanami, sei t- Che cavolo hai fatto?" Jun si avvicinò vedendomi spossata.
"Nulla. Mi sono sentita male e ho vomitato"
"Ti sei allenata di nuovo troppo?"
"Si. Di a Daisuke che non mangio" lo informai salendo al piano di sopra. Entrai in camera mia e presi a spogliarmi, presi la biancheria pulita e mi diressi in bagno per farmi un doccia. L'acqua fresca mi colpì facendomi sobbalzare, poco dopo mi rilassai. Rimasi li, ferma, per innumerevoli minuti. Poi quando mi ripresi dallo stato di trance uscii dalla doccia e mi asciugai per poi infilarmi l'intimo e uscire.
"Che vuoi?" Izanagi se ne stava sdraiato sul mio letto con gli occhi chiusi. Mi avvicinai all'armadio e tirai fuori un paio di pantaloncini e una maglietta.
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A. Miya x Oc
FanfictionIzanami Kimura è una combina guai cronica. Disubbidiente e litigiosa. Talmente irresponsabile e incontrollabile da non essere idonea per il ruolo di capitano della squadra femminile dell'Inarizaki. Lei e Atsumu si sono persi di vista nel corso degli...