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Izanami Kimura's pov

Rimasi  ferma per la sorpresa. Si trovava dall'altra parte della strada e a dividerci c'erano pochi metri. Atsumu guardò a destra e a sinistra prima di attraversare e raggiungermi. Indossava una maglietta a maniche lunghe e dallo scollo a V, sembrava piuttosto larga ma la stoffa leggera si posava sui suoi muscoli evidenziandoli. I suoi capelli erano leggermente scossi dal vento e teneva il labbro inferiore stretto tra i denti perfetti messi in risalto dal suo sorriso. Sentii una morsa al petto. Era così bello.

"Buonasera Nami-chan." si abbassò lievemente per lasciarmi un bacio sulla guancia. Non mi sfuggì il fatto e abbia indugiato e che non si sia staccato immediatamente.

"Ciao..."

"Non mi vedi da due settimane e l'unica cosa che hai da dirmi è 'Ciao'?"

"Mi sei mancato." borbottai guardando altrove. Sgranai gli occhi quando la sua mano grande e calda si poggiò sulla mia guancia e le sue labbra si unirono alle mie in un semplice bacio a stampo.

"Anche tu mi sei mancata..."

Mi sentii avvampare e gli diedi le spalle allontanandomi da lui.

Che diavolo gli prende questa sera?

Lo sentii ridacchiare dietro di me mentre mi seguiva.

"Ti sei imbarazzata? Pensavo fossi più spavalda." mi bloccai di colpo e mi girai verso di lui. Ci trovavamo in una stradina isolata e c'eravamo solo noi due.

"Perché?"

"Perché cosa?" alzò un sopracciglio

"Questo." gesticolai "Perché fai così? Perché sei qui? Perché mi tocchi dal niente? Perché?"

"Perché mi piaci Izanami. Mi piaci da morire." Io lo guardai incredula, cercando di capire se stesse scherzando o meno. Il suono delle sue parole risuonò nella mia mente e il mio cuore iniziò a battere così forte che sembrava voler uscire dal petto.

Eravamo rimasti lì, immobili, a fissarci intensamente. La confusione e l'emozione si mescolavano dentro di me, rendendo difficile la reazione. Atsumu mi sfiorò delicatamente la mano, cercando un contatto che potesse rassicurarmi.

"Non sto scherzando, Nami-chan. Quando eravamo piccoli e rivolgevi la minima attenzione a qualcun altro mi sentivo mi sentivo irritato. Mi chiedevo perché non rivolgessi quella stessa attenzione a me. Mi  sembrava di avere un nodo allo stomaco ogni volta che ti vedevo ridere e scherzare con gli altri. Da quando ci siamo ritrovati, ogni volta che ti vedo, sento il cuore esplodere nel petto e non riesco a vedere altro che te." La sua voce era sincera, le sue parole penetranti. "Cazzo Iza, mi stai facendo impazzire."

"I-Io..." sospirai "Mi piaci anche tu e anche quando ci provo non riesco a non pensarti..."

"C'è un ma o sbaglio?"

"Non ho ancora superato... lui. Non ci riesco. Sono rimasta bloccata a quando avevo quindici anni. A quand-"

"Ti piace ancora nonostante tutto quello che ti ha fat-"

"No no no no non hai capito. Non riesco a superare quello che mi ha fatto e non voglio coinvolgerti nei miei problemi. Sono troppi. E lui mi sta ancora dietro, se ti vedesse con me- Non me lo perdonerei mai se ti facesse del male per colpa mia. Non lo sopporterei."

"Lascia scegliere a me ciò che è meglio per me. E il meglio per me è starti vicino. Non me ne frega un cazzo di lui e se osa nuovamente avvicinarsi a te io non risponderò delle mie azioni." annuii lievemente

"Ora che si fa? È mezzanotte." borbottai guardando il cellulare.

"Tanti auguri Nami-chan" alzai lo sguardo su di lui. Aveva un sorriso a trentadue denti stampato in faccia e tra le sue mani teneva una piccola busta regalo.

Io d'altro canto rimasi perplessa.

È il mio compleanno? Ripresi il cellulare. Segnava il 20/10 e cazzo, era veramente il mio compleanno.

"C'è qualcosa che non va?" negai con la testa e presi la busta tra le mani. "Ti eri dimenticata del tuo compleanno?" sentii le guance andare a fuoco mentre lui ridacchiava.

Tirai fuori dalla bustina una scatola blu con un fiocchetto.

"Che cos'è?"

"Apri e vedrai." non me lo feci ripetere due volte e sollevai il coperchio rivelando una collanina d'oro. Aveva come ciondolo un cuore. Notai una piccola fessura così ci infilai l'unghia facendo scattare un meccanismo che fece aprire il cuore. All'interno del ciondolo c'era due foto. Sulla parte di destra c'eravamo noi da piccoli, avremmo avuto si e no sei anni. Atsumu mi tirava per uno dei codini e io gli stavo mordendo il braccio. Dall'altra c'era una foto di noi due più recente, forse scattata quando eravamo andati al mare. Io ridevo per qualcosa mentre lui aveva gli occhi fissi su di me e sorrideva.

"Atsumu è... bellissima. Veramente non so come ringraziarti." lui sorrise e prese la catenina tra le sue dita.

"Girati. Te la metto." mi girai come disse e aspettai. Mi scostò i capelli di lato e lo sentii armeggiare con la chiusura della collana. Sentivo il suo respiro caldo sul collo e avevo il corpo pieno di brividi. La catenina fredda si poggiò sulla mia pelle sfiorandomi le clavicole. Le sue mani scesero poggiandosi sui miei fianchi e senza preavviso le sue labbra mi stamparono un dolce bacio sul collo.

"Atsumu..." mormorai infilando la mano tra i suoi capelli "... Grazie mille" mi girai e avvolsi le mani attorno al suo corpo. Il suo petto vibrò e ricambiò l'abbraccio scompigliandomi lievemente anche i capelli.

"Di nulla Nami-chan."

A. Miya x OcDove le storie prendono vita. Scoprilo ora