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Izanami Kimura's pov

"Stai bene?" Alzai la testa puntando gli occhi in quelli di Megumi.

"Si." borbottai alzandomi. La prima partita del secondo giorno era appena terminata e avevamo vinto dopo tre set estremamente stancanti. All'ultimo mi ero fatta fatta male cadendo con tutto il peso del mio corpo sul braccio. Nonostante riuscissi a muoverlo il dolore alla spalla era tanto e sarebbe stato difficile giocare con un braccio il quelle condizioni. "I ragazzi stanno giocando contro Aito. Andiamo a vedere?" chiesi infilandomi un pezzetto di banana in bocca.

"Vai tu. Ti raggiungiamo poi." annuii e dopo essermi infilata una felpa uscii dall'edificio dirigendomi verso il palazzetto secondario. Non appena uscii dal portone il vento freddo mi colpì facendomi rabbrividire. Mi strinsi nella felpa e a passo svelto mi diressi verso l'altro edificio. Una volta entrata non mi resi conto di avere la testa fra le nuvole finché non andai a sbattere contro qualcuno per poi cadere a terra. Un dolore sordo si propagò in tutto il mio braccio facendomi gemere.

"Scusami, tutto ok?" due grandi mani mi afferrarono per le spalle e mi aiutarono a rimettermi in piedi. Alzai la testa e puntai lo sguardo sul ragazzo davanti a me.

Il quarto asso più forte della nazione? A distrarmi dai miei pensieri fu proprio il dolore alla spalla che non accennava a smettere e che, anzi continuava a crescere.

Devo andare a farmi controllare. Voltai le spalle ai ragazzi e camminai alla ricerca dell'infermeria.

"Hey! Hey! Hey!" una mano mi afferrò la spalla dolorante, senza rendermene conto il mio viso si contorse in una smorfia e schiaffeggiai malamente la mano del ragazzo via da me. Sgranai gli occhi rendendomi contro di quello che avevo fatto e tossii schiarendomi la voce.

"Scusa non volevo." borbottai guardandolo.

"Oh non ti preoccupare. Ti sei fatta male al braccio, non doveva toccartelo così" intervenne per la prima volta il moro

"È ok. Sapete dov'è l'infermeria?"

"Ti accompagnano noi. Io sono Bokuto e lui è Akaashi."

"So chi siete. Io sono Izanami Kimura, dell'Inarizaki." dissi seguendoli per i corridoi.

"La stessa dei Miya?"

"La stessa dei Miya." confermai. Dopo qualche minuto arrivammo in infermeria, che tuttavia era deserta. La luce era spenta e non sembrava esserci nessuno nei paraggi.

"Vado a cercare l'infermiera." annunciò Bokuto.

"Non c'è bisogno." borbottai cercando di muovere il braccio.

Merda a malapena riesco a muovermi. Mi avvicinai a un armadietto con dei farmaci e ne feci cadere qualcuno a terra mentre cercavo degli antidolorifici. Trovai una scatola bianca con su una scritta rossa. La aprii con l'aiuto dei denti e ne tirai fuori tre pasticche infilandomene in bocca.

"Non credo dovresti prenderne così tante" disse Akaashi facendomi alzare gli occhi al cielo.

"Al massimo muoio" ridacchiai. Tuttavia un gemito strozzato uscì dalle mie labbra quando cercai di togliermi la felpa e la maglietta della divisa. "Cazzo." ringhiai stringendo la stoffa tra le dita.

"C-cosa stai facendo?"

"Devo vedere che diavolo ha la mia spalla. Uno di voi mi può dare una mano con questa?" Akaashi si avvicinò a me e sollevò delicatamente la maglietta attento a non farmi male. "Vedi qualcosa?" chiesi cercando di dare un'occhiata alla mia schiena. Non ottenendo risposta cercai i loro occhi con lo sguardo e sbuffai nel vederli fissi sul mio corpo. Non erano sguardi maliziosi, erano semplicemente curioso. Mi avvicinai nuovamente all'armadietto in vetro e gli diedi le spalle per osservare il riflesso della mia schiena. Sembrava estremamente rigida e un enorme ematoma viola che percorreva tutta la mia spalla e parte del braccio catturò la mia attenzione.

A. Miya x OcDove le storie prendono vita. Scoprilo ora