A. Miya x Oc

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Izanami Kimura's pov

"Bene. Le ragazze da questa parte mentre i ragazzi di qua. Non voglio vedervi nelle camere del vostro sesso opposto" disse il nostro coach.

"E se qualcuno non si rispecchiasse nel suo genere?" chiese Kaede ricevendo in risposta uno sguardo tipo fai sul serio?

"Non mi pagano abbastanza da farmi tutti questi problemi. Ci vediamo in palestra tra dieci minuti.

"Dici che è omofobo?" sussurrò Megumi al mio orecchio.

"Secondo me non gli va di fare un cazzo e basta." ammisi entrando nella stanza e buttai a terra la mia roba. Mi spogliai e mi infilai un paio di pantaloncini stretti, simili a quelli della tipica divisa femminile e una maglietta. Misi le scarpe e legai i capelli e infine mi fasciai attentamente le mani e le dita. Le avevo estremamente deboli per via dei tanti allenamenti e dopo essermi ferita innumerevoli volte ero arrivata a quella soluzione.

"Sexy." commentò la mia amica tirandomi una pacca sul sedere.

"Finiscila." la spinsi con fare divertito finché non ci guardammo negli occhi.

"Al mio tre" iniziò lei "Tre!" prese a correre velocemente verso la palestra.

"Non vale, stronza!" urlai entrando nella palestra.

"Ho vinto. Siamo 37-36 per me" disse con il fiatone.

"Kimura. Ishiki." Ci rimproverò il coach riportandoci alla realtà. Ci guardammo intorno. La femminile e la maschile dell'altra scuola erano già dentro, così come la maschile dell'Inarizaki.

"Tanti bei pallavolisti sexy" Tirai una gomitata a Megumi ridacchiando.

Il coach stava parlando con altri tre tipi sulla cinquantina e i gemelli Miya. Ben presto ci fece cenno di raggiungerli.

"Lei è la nostra palleggiatrice, il numero quattro: Megumi Ishiki. Mentre lei è il nostro asso, il numero nove: Izanami Kimura"

"Il duo sfortunato..." commentò io tipo più alto. Il quattro e il nove, nella cultura Giapponese, erano per l'appunto numeri sfortunati. Il numero quattro si legge Shi, ha un'assonanza con un altro ideogramma, 死, che significa "morte". Il nove, invece si può leggere Ku, la cui pronuncia ricorda 苦, ovvero "sofferenza", "dolore". Il quarantanove dunque rimanda a una "morte dolorosa"

"Non vediamo l'ora di vedervi giocare" disse un altro rivolto sia a noi che ai gemelli.

"Ehm grazie?" dissi con sguardo accigliato guadagnandomi una gomitata ben piazzata tra le costole.

"Deficiente" commentò Megumi trascinandomi lontano da loro sotto lo sguardo divertito dei Miya e quello incazzato del coach.

"Quel tipo ti fissa da quando siamo entrate" dissi indicando un tipo molto alto, moro e un piercing al labbro. "Anzi ricapitolo, ti fissa il culo da quando siamo entrate"

"Ah si? Io pensavo stesse guardando il tuo" scoppiò a ridere "Certo che è figo..."

"Vero..."

"Chi è figo?" chiese una voce facendomi prendere un infarto.

"Nessuno. Fatti gli affari tuoi Miya"

"No no... per te Atsumu" mi corresse "Non è poi così difficile." alzai gli occhi al cielo.

"Certo." commentai

"Che sta facendo?" chiese a Megumi per non disturbarmi

"Flessori dell'anca e adduttori" rispose "È mobilità"

"Mobilità?"

"Tipo stretching. Ma se lo fai prima ti aiuta con i movimenti, a sfruttare appieno il potenziale della tua forza, velocità e coordinazione. Tipo ad aprire di più gambe e braccia. Lei si fa spesso male, questo la aiuta."