Izanami Kimura's pov
"Quindi fammi capire... Tu e le ragazze litigate spesso?"
"Non esattamente." Effettivamente ero io che le attaccavo sempre. E loro
la maggior parte delle volte lasciavano correre, tutte tranne Megumi. Era lei a rimettermi i riga, era il capitano anche per questo."È per questo che non sei il capitano?"
"Dicono che sono una irresponsabile e che non mi piace il gioco di squadra. Il capitano deve essere una persona con la testa sulle spalle capace di mantenere il controllo della situazione e dei suoi compagni. E hanno ragione. Se fossi stata capitano avrei creato più casini che altro. Non so controllarmi da sola, faccio la prima cosa che mi passa in mente, figurati controllare le altre"
"Capisco. Dobbiamo andare di qua" disse svoltando a destra
"Lo so, ci sono già stata"
"Anche io litigo spesso con quelli della squadra. Anzi litigo spesso con tutti, probabilmente mi odiano" la sua espressione era tranquilla, stava sorridendo leggermente. Eppure sembrava tutt'altro che divertito
"E...?"
"E continua a non fregarmene nulla"
"Ve l'hanno detto del ritiro? Che ne pensi?" Entrammo dentro casa dopo esserci tolti li scarpe
"Non vedo l'ora. Sarà pieno di ragazze carine" rispose con un sorrisetto osservano di sottecchi la mia espressione
"Mh. Dov'è il gatto?" lui mi saltò addosso tappandomi la bocca.
"Shhhhhh" disse con l'indice davanti alle labbra rosee e piene
"Miya. Dove hai messo il gatto?" chiesi terrorizzata dalla risposta.
"Vieni e fa piano" mi trascinò verso la fine del corridoio e aprì una specie di botola sul soffitto tirando giù una scala. Lo guardai scioccata.
Il gatto era li...?
"Eddai, non guardarmi così Nami-chan. Prego prima le signore" le sue labbra si piegarono in un sorriso malizioso.
Sospirai e iniziai a salire. Di colpo mi bloccai rendendomi conto di quello che era appena successo.
"Non mi starai mica guardando il sedere?" abbassò il viso per guardarlo in faccia ma nello stesso istante lui voltò la testa di lati fischiettando e facendo finta di niente. "Sei un idiota"
"Eddai Nami-chan. È così bello..."
"Miya." ringhiai cercando di tirargli un calcio ma lui mi afferrò la caviglia scoperta parando il colpo.
La soffitta era un posto polveroso. Pieno di vecchia roba e puzzava di muffa. Insomma non era il luogo adatto a un gattino. Senza dire niente mi guardai attorno quando una piccola palla di pelo si avvicinò a me barcollando.
"Ah e a proposito. Penso sia zoppa... oh e anche strabica, non sono sicuro che veda bene. Guarda" si abbassò a prenderla e si avvicinò a me. Lui teneva la schiena leggermente curva per via del tetto basso ed era dannatamente adorabile quando prendeva tra le mani il gattino con estrema cautela.
"Non è zoppa. Tutti i gatti camminano così all'inizio e per tua informazione non è neanche strabica." disse osservano gli occhi azzurri di Kaiya "Che le dai da mangiare?" lui strabuzzò gli occhi.
"Dovevo darle da mangiare?!"
"Cos-SI!"
"Scherzavo. Le ho dato del latte intero"
"Perfetto... No aspetta le hai dato il latte che beviamo noi?!"
"Si"
"Sei un caso disperato. Andiamo" senza pensarci gli afferrai la mano e lo trascinai giù dalla soffita.
Percorremmo nuovamente i corridoi della abitazione e uscimmo dopo esserci tolti le scarpe.
"Allora te la fotti veramente..." una voce pigra attirò la mia attenzione. Affianco ad Osamu c'era un tipo con degli occhi assottigliati e dal taglio allungato. Sembrava una volpe e la sua espressione metteva a disagio.
"Chi ti dice che non sono io fottermelo?" intervenni facendo un passo avanti in modo da poterlo fronteggiare.
"Sarei io a fottere te, Carotina" mi scompigliò i capelli ma gli schiaffeggiai la mano guardandolo male.
"I miei capelli sono rosso ciliegia. Non arancioni, coglione. E ora dobbiamo andare, dobbiamo occuparci di Kaiya" iniziai a trascinarlo.
"Kaiya?" sentii dire dal tipo strano.
"Nostra figlia!"
"Finiscila con questa storia" gli intimai tirandogli una gomitata ben assestata.
Dopodiché entrammo in un minimarket.
"Ti serve questo." gli lanciai del latte in polvere per gatti in faccia.
"Anche questo"
"E questo"
"Ah si e anche questo" lui mi guardava sconcertato
"Ma quanta roba devo prendere per un gatto dalle dimensioni di un criceto?!"
"L'unica cosa qui con le dimensioni di un criceto è il tuo cervello" in tutta risposta mi tirò una pallina.
"Cristo santo!" si avvicinò di corsa a me dal momento che ero piegata in due dal dolore con una mano sull'occhio. "Fammi vedere" mi afferrò il viso e mi guardò l'occhio con espressione sconcertata.
"Non hai niente." affermò trattenendo una risatina.
"Miya, perché non ti credo?"
"Non credermi" disse andando verso la cassa. La ragazza dietro al bancone lo guardava come se fosse la cosa più bella in questo mondo. Quando guardò me inizialmente sembrava schifata ma poi la sua espressione cambiò in una terrorizzata e sconvolta.
"Tieni questo è per te" Atsumu mi lanciò in faccia una lattina di soda e uscì senza aspettarmi.
"Hey, hai bisogno di aiuto?"
"Prego?" lei mi guardò con espressione dispiaciuta e decisi di andarmene.
"Ce l'hai fatta" commentò il ragazzo riprendendo a camminare.
"Quella tipa è strana" dissi infilando le cannuccia nella confezione.
"Mh? Perché?"
"Mi ha chiesto se avessi bisogno di aiuto. Neanche fossi stata rapita" lui prese a tossire dopo che la saliva gli era andata di traverso. Mi strappò la lattina dalla mano e prese a berla nervosamente. Dopo averlo finito la schiacciò e lo buttò in un secchio.
Non so per quale motivo ma mi sentii strana. Aveva appena avvolte le labbra dove poco prima c'erano le mie. Una specie di bacio indiretto.
"... Era mio" mormorai senza guardarlo in faccia sentendomi il viso in fiamme.
"Te ne compro un altro"
"No. Si è fatto tardi e devo tornare a casa." lui si fermò davanti alla strada.
"Va bene. Allora buonanotte e sta attenta". Non sorrideva il che voleva dire che era estremamente serio
"Notte" borbottai andandomene.
🍓
"Che hai fatto all'occhio?" mi strinse con forza le guance in modo da alzarmi la testa e guardarmi meglio.
"Izanagi, di che diavolo parli?"
"Te lo sto chiedendo io. Perché hai l'occhio rosso e gonfio?"
Miya. Ti uccido.
"Non ho fatto niente. Lasciami" gli schiaffeggiai la mano andandomene in camera mia.
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A. Miya x Oc
FanficIzanami Kimura è una combina guai cronica. Disubbidiente e litigiosa. Talmente irresponsabile e incontrollabile da non essere idonea per il ruolo di capitano della squadra femminile dell'Inarizaki. Lei e Atsumu si sono persi di vista nel corso degli...