Atsumu Miya's pov
"Perché mi menti?" chiesi raggiungendola
"Non ti sto mentendo." sbarrai gli occhi quando la consapevolezza mi investì facendomi sentire frastornato. Avevo bisogno di sentirmi dire che avevo capito male. Che nessuno l'aveva toccata contro il suo volere. Strinsi con forza le mani cercando di rilassarmi.
"Ti ha fatto del... male?" la sentii fremere
"Atsumu... non farmi questo, ti prego" alle sue parole barcollai all'indietro.
"Izanami. Ti ha fatto del male?"
Ti prego dimmi che ho capito male. Ti prego.
Lei si avvicinò a testa bassa.
Nami-chan, guardami. Ti prego guardami.
"Atsumu" la sentii sussurrare il mio nome. Affondò la testa contro il mio petto e ben presto sentii la maglietta bagnarsi. Le accarezzai i capelli e la strinsi a me.
Lui le ha fatto del male.
Lui le ha fatto del male e io non ero lì a proteggerla. 'Dobbiamo imparare a essere indipendenti' e un cazzo.
Se fossi rimasto con lei... forse...Cazzo.
Il solo pensare a lui che la toccava senza il suo consenso mi faceva venire ma nausea. Strinsi con forza gli occhi sentendo le lacrime accumularsi. La strinsi con maggiore forza e inspirai il suo profumo.
Mi dispiace.
Mi dispiace.
Mi dispiace.
Mi dispiace.
"Mi dispiace" dissi con voce rotta. Lei si staccò da me e mi guardò negli occhi. Sollevò il braccio e mi accarezzò il volto. Le sue labbra si poggiarono sulla mia bocca, lasciandomi spaesato. Chiusi gli occhi e assecondai il bacio. Non era un bacio dettato dalla lussuria. Era un semplice bacio a stampo che rappresentava ciò che eravamo l'uno per l'altra. Stavamo sigillando i nostri pensieri, il nostro affetto. Stavamo ristabilendo la connessione che c'era in passato tra di noi. Non avrei saputo dire se si trattasse di amore fraterno, di amore romantico o di amore amicale...
Era solo e semplicemente amore.
🍓
"Hey Iza, sono tor...nato" aprii un occhio a fatica, infastidito dalla luce.
"Daisuke-san" borbottai cercando di alzarmi dal letto. Ma Izanami era sdraiata per metà su di me. Sbarrai gli occhi. "Posso spiegare"
"Figurati. Come se non sapessi che vieni sempre qui." ridacchiò. Spostai delicatamente Nami da sopra di me e lei mugolò girandosi dall'altra parte. Scesi dal letto e uscii dalla porta con Daisuke.
"Mi dispiace" mi scusai per essere entrato in casa senza avvisare nessuno.
"Tranquillo, so quanto possono essere spaventosi i miei fratelli" ridacchiò
Guarda che tu sei spaventoso quanto loro.
"Ma se provi a ferirla ti uccido" mi bloccai sui miei passi. "Scherzavo" ridacchiai nervosamente, non sembrava stesse scherzando. Affatto.
"Come è andato il ritiro?" chiese dopo essersi seduto al tavolo in cucina.
"Bene"
"Spero che Izanami non vi abbia causato problemi, è una combina guai" ripensai a quando abbiamo scavalcato il cancello rischiando di farci male, a quando ha tirato un calcio a un tirapiedi della Yakuza per poi scappare da una decina di uomini armati, a quando ci siamo infiltrati in un ristorante a cinque stelle e ci siamo fatti cacciare e inseguire da un bodybuilder o a quando la ritrovai tutta sola, ubriaca per via delle caramelle al liquore.
"È andato tutto bene, direi..."
"Oh strano" disse per poi continuare "Izanagi ti ha chiesto di controllarla?" annuii "E qualcuno le ha dato fastidio?"
"Si riferisce al suo ex?" lo vidi sgranare gli occhi ma poi si riprese e sorrise
"E così te l'ha detto?"
Beh non proprio.
"Le da ancora fastidio?" lui annuì
"Qualche settimana fa l'ha incontrato per strada"
"E... Le ha fatto del male?" chiesi temendo la risposta.
"L'ha... baciata" mi informò guardandomi attentamente, probabilmente per studiare la mia espressione.
L'ha toccata. Di nuovo. E io non ero lì. Di nuovo.
Mi alzai lentamente e mi schiarii la voce.
"Devo tornare a casa"
"Non la saluti?" finii di mettermi le scarpe.
"Sta dormendo, preferisco non svegliarla. Arrivederci"
🍓
"Che vi siete detti?" chiese 'Samu
"Che ne sai che ero da lei?"
"Stai sul cazzo a tutti, dove saresti andato altrimenti?"
"Stronzo."
"Quindi che ti ha detto?"
"Fatti gli affari tuoi" borbottai accendendo il cellulare quando mi arrivò una notifica.
Da Nami-chan:
Te ne sei andato.Non era una domanda
Da Atsumu:
Era arrivato tuo fratello.
Sabato tieniti libera😙Da Nami-chan:
Perché dovrei?Da Atsumu:
Andiamo al mareDa Nami-chan:
Andiamo?Da Atsumu:
Si. Io, te, Samu, alcuni
della squadra e Stellina.
Chiama pure la tua amica.Da Nami-chan:
Oh, non posso.
Ho il ciclo.Sbarrai gli occhi. Non ci avevo pensato, che idiota. Rimasi a fissare il messaggio per interminabili secondi non sapendo come rispondere.
Da Nami-chan:
Hey? Ci sei? Guarda
che scherzavo. Mi deve
venire tra una decina di
giorni.Da Atsumu:
Vai a dormire, ci vediamo
sabato. Buonanotte :)Da Nami-chan:
Buonanotte <3"Sei un coglione." presi un infarto.
"Ma che problemi hai?" mi girai verso di lui per poi spingerlo.
"In confronto a te che rimani come un idiota quando una ragazza ti dice di avere il ciclo? Zero."
"Eddai..."
"Cosa c'è di tanto sconvolgente nel ciclo? Dove vivi? Nel medioevo?"
"Finiscila stronzo"

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A. Miya x Oc
FanfictionIzanami Kimura è una combina guai cronica. Disubbidiente e litigiosa. Talmente irresponsabile e incontrollabile da non essere idonea per il ruolo di capitano della squadra femminile dell'Inarizaki. Lei e Atsumu si sono persi di vista nel corso degli...