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Izanami Kimura's pov

"Ancora" commentai pronta a ricevere. Atsumu si preparò ad alzare.

"No basta. Sto per morire, e tra qualche minuto si cena"

"Uh la Stellina è stanca" commentai facendo ridere Atsumu.

"Stronza" Megumi mi spinse malamente

"Cretina"

"Il mio nome è Aito Nakayama" ci interruppe.

"Mare?"

"Già"

"Carino" commentai uscendo dalla palestra seguita da Megumi.

"Carino" scimmiottò lei

"Ma smettila... magari ci scappa qualcosa. Non credo che a lui dispiaccia

"E il tuo Miya?"

"Non è il mio Miya"

"Ti piace."

"No, ma che dici"

"Non ho neanche detto chi. Ce ne sono due di Miya. Ti sei fottuta da sola" mi rimbeccò entrando nella nostra stanza. Un colpo mi risvegliò dal mio stato di trance e mi girai ma non c'era nessuno... Strano.

Entrai in camera e presi un paio di pantaloncini larghi e una maglietta per poi andare in bagno e farmi la doccia. Uscii con i capelli bagnati e tornai in camera per prendere il cellulare e poi mi diressi in mensa.

"Ti prenderai il raffreddore" mi girai verso Kita.

"Nah. Non lo prendo da anni" commentai. Chissà perché non aveva toccato palla oggi. Che fosse infortunato?

Da Daisuke:
Come sta andando?

Gli risposi e osservai l'altro messaggio.

Numero sconosciuto:
Te ne vai senza dirmelo?

Sbiancai e sbattei la testa contro il tavolo attirando l'attenzione di tutto su di me.

Come cazzo ha fatto ad avere il mio numero.

"Tutto ok?" senza neanche rispondere o alzare la testa dal tavolo le mostrai lo schermo del telefono. Megumi che era seduta davanti a me, sbiancò e sbatté anche lei la testa sul tavolo.

"Ehm... State bene?" chiese Kita.

"Alla grande" rispondemmo all'unisono. Poi girai il volto verso la mia amica e lei fece lo stesso.

"Devi dirlo a Daisuke"

Da quando lo chiamava per nome?

"Come minimo mi viene a prendere" sbuffai. "Rispondo" la informai drizzando il busto.

"Non lo provocare"

"Mhmh"

Da Izanami:
Mamma?

"Sei una testa di cazzo" mormorò Megumi leggendo la risposta.

Numero sconosciuto:
Sono tutt'altro che tua
madre, Amore.

"Secondo te come ha fatto a trovare il mio numero?" le chiesi bisbigliando sotto gli occhi indagatori di Atsumu che se ne stava seduto con alcuni della sua squadra qualche tavolo più in la.

"E io che ne so? Mica ho una mente psicopatica come la sua" disse con fare ovvio

"Vero..."

"Lo possiamo denunciare" propose lei.

"L'abbiamo già fatto. Ma non avevano prove, solo una mia dichiarazione. Che a quanto pare in questo paese di merda non sono abbastanza. Ma ci ha pensato mio fratello e ora tutti lo trattano come una feccia. Potrebbe volersi vendicare" dissi pensierosa.

"Allora possiamo aspettare un po' e usare le chat come prova."

"Se i miei fratelli lo scoprissero il coglione non arriverebbe neanche in tribunale questa volta" dissi mangiando il riso.

"Ma ciao stelline." Aito si sedette vicino a Megumi e le poggiò io braccio sulla spalla e mi fece l'occhiolino. La mia amica levò il suo braccio disgustata.

No ok mi rimangio quello che ho detto. Sarebbe scopabile solo dopo una lobotomia. Ceh per carità è molto bello... davvero molto bello. Ma è un emerito coglione.

"Nami-chan!" Atsumu si avvicinò trascinando Osamu dietro di se e si sedette al mio fianco. Lo guardai stranita quando lo vidi afferrare la mia sedia e trascinarla verso di se. Dopodiché si sedette a braccia incrociate e guardò con sfida l'asso della Tojiin.

"Quello lo mangi?" Osamu indicò un onigiri nel mio piatto.

"Si?" lui mi guardò insistentemente con gli occhi lucidi.

"Oddio tieni" dissi passandoglielo.

Ma dove cazzo sono finita?

"Allora ragazze... a fine ritiro vi va di tornare qui per un'uscita a tre?" li guardai schifata.

"No." risposero Osamu e Atsumu al nostro posto. Alzai gli occhi al cielo e buttai lo sguardo sul cellulare della mia amica quando si accese per una notifica.

Da Sweetheart:
Mi manchi.

Osservai attentamente il numero sotto il nome. Nonostante il cellulare fosse al contrario mi sembrava familiare.

"Sei fidanzata?" lei sbarrò gli occhi e quando notò il mio sguardo puntato sul telefono lo prese in mano ridacchiando nervosamente.

"Cosa? No ehm, è il mio cuginetto. Si cuginetto. Ti ho parlato di Hiro, no? Scusate vado un attimo a chiamarlo" disse scappando in fretta e furia.

"Che hai?" chiese Atsumu vedendomi in silenzio.

"Mi ha parlato di Hiro una volta... Volevo conoscerlo ma mi ha detto che parla solo in inglese perché vive all'estero. Il messaggio che le è arrivato... era in giapponese"

"Plot twist" commentò Aito beccandosi un calcio sotto al tavolo da Osamu. "Perché non vai a origliare?" continuò ignorando i Miya.

"No. Aspetterò che me lo dica lei"

"Oh che brava amica..." disse Aito.

"Zitto coglione" lo rimproverò Atsumu.

"Vi va di andare a fare un giro?" chiesi ai Miya.

"Non ci lasceranno mai uscire da soli" mi ricordò Osamu

"E chi ha mai detto che glielo chiederemo?"

"Ci sto" sorrise Atsumu guardandomi complice.

"Posso venire anche io?!" chiese ad alta voce Aito.

"Ci farai scoprire, idiota"

"Dove andate?" intervenne dal nulla Kita che ci stava guardando male.

"Chi? Noi? Da nessuna parte." ridacchiammo nervosamente.

"Ci vediamo alle undici davanti al cancello. Non fatevi seguire." Dissi alzandomi.

Ben presto scoprimmo che non era stata una buona idea. Affatto.

A. Miya x OcDove le storie prendono vita. Scoprilo ora