Il passato è passato

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Hermione pov


Avevamo appena finito di parlare con Remus su come procedere per le ricerche di Jasper.
Alice era tornata a Villa Potter con la sua famiglia vampira mentre, io, Harry, Draco e Ginny, eravamo andati tutti nella casetta dei due uomini.
Dopo una mezzoretta di chiacchierata, Harry e Ginny erano usciti per andare al cinema e poi a cena.
Io e Draco avevamo invece deciso di studiare per un compito di metà corso che ci sarebbe stato la settimana dopo.
Erano quasi le sei di sera e il sole stava iniziando a tramontare, lasciando trapelare una forte luce arancione attraverso le finestre.
Eravamo seduti al tavolo da pranzo, uno di fronte all' altro, ognuno studiava i suoi appunti in silenzio.
Osservai di sfuggita Draco, chino sui suoi appunti.
Dovevo ammettere che, alla luce del tramonto, appariva ancora più bello di quello che era.
Aspetta.
Ma che stavo pensando?
Parliamo di Draco Malfoy.
Quel Draco Malfoy che per sette anni mi aveva dato il tormento.
Però, alla fine sembrava essere cambiato.
Sembrava molto più maturo da quando era finitala guerra magica.
A dir la verità, mi era sembrato, che il suo cambiamento fosse iniziato già dal sesto anno quando, Colui-che-non-deve-essere-nominato, gli aveva affidato il compito di uccidere Silente.
Era apparso evidente fin da subito che lui non volesse farlo.
Lui era, a parer mio, sempre stato un ragazzo buono, influenzato da suo padre e i suoi amici.
" Perché mi fissi? "
Ops.
Ero talmente assorta nei miei pensieri da non essermi accorta di fissarlo.
Io distolsi immediatamente lo sguardo, abbassando il capo sui miei libri.
Ero rossa in volto.
"Scusami, non era mia intenzione" dissi, con le guance che ormai andavano a fuoco.
" A cosa stai pensando? " mi chiese
"Oh, niente di importante" dissi, continuando a tenere il viso basso.
Draco posò la sua piuma d' oca e si alzò per venire poi a sedersi sulla sedia accanto alla mia.
" Dimmelo" disse dolce.
Io alzai lo sguardo.
I suoi occhi di ghiaccio erano incatenati ai miei.
Mi stava osservando per cercare di capire chissà cosa.
" A te" confessai, pentendomene subito.
Perché lo avevo detto?
Eppure ero sicura che, nel succo di zucca che avevo appena bevuto, non ci fosse dentro niente di strano.
Lui esibì subito un sorriso rassicurante.
Era così bello quando sorrideva.
No, aspetta, ma come mi vengono questi pensieri?
" A me? E cosa nello specifico? "
Ormai era fatta, tanto valeva dire la verità.
" Pensavo che non deve essere stato facile, per un ragazzo buono come te, crescere in mezzo ai mangiamorte. " dissi sincera, senza distogliere lo sguardo.
Dopo un po' di imbarazzo iniziale, mi sembrava così naturale guardarci negli occhi.
Mi faceva sentire al sicuro.
"Tu pensi che io sia buono? Dopo tutto quello che ho fatto? "chiese, con una punta di sorpresa nella voce, continuando a mantenere un sorriso dolce in volto.
" Io credo che tu sia stato costretto a fare ciò che hai fatto, so che hanno minacciato la tua famiglia per costringerti ad accettare l' incarico che ti aveva affidato il Signore Oscuro al sesto anno"
" Come lo sai?"
" È così? "
" In effetti sì"
"Raccontamelo, ti ascolto"
La sua espressione divenne seria, il suo sorriso svanì.
Mi fece alzare e andammo a sederci sul divano.
" L' estate prima l' inizio del sesto anno, mia madre era rimasta incinta.
Per questo motivo, mio padre decise di lasciare i mangiamorte e fuggire insieme a me e mia madre.
Ovviamente il Signore Oscuro ci scoprì e, per punizione, uccise il feto ed ordinò a me di uccidere Silente.
Disse che, se non lo avessi fatto, avrebbe fatto fare la stessa fine prima a mio padre e poi amia madre"
Io ascoltai ogni parola e dopo poco mi vennero gli occhi lucidi, non immaginavo che la situazione potesse essere così grave.
" Non immaginavo avessi affrontato così tanto dolore"
" È difficile per me affrontare l' argomento. Sei la prima persona con cui ne parlo."
Rimasi piacevolmente sorpresa.
" Davvero? Non te lo ha mai chiesto nessuno?
"Certo, in molti, ma non sono mai riuscito a parlarne con nessuno, avevo paura di essere giudicato. Con te, però, mi viene naturale. Sento di poterti dire tutto"
" Infatti è così, io non ho intenzione di giudicarti"
Lui accennò un sorriso compiaciuto.
" Ti ringrazio"
" Non devi ringraziarmi. Dalla fine della guerra magica ho capito che non tutto è come appare.
Prendi ad esempio Ronald, io credevo che mi amasse, invece era solo un modo come un altro per spiare le nostre mosse. Era tutto falso, tutto quello che mi aveva detto. "
"Lo so, era un' altra cosa in cui ero stato minacciato al sesto anno. Non dovevo assolutamente rivelare che Ronald è un mangiamorte, mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare tutto questo"
Inaspettatamente, dopo avermi fissato in silenzio per qualche secondo, Draco mi afferrò i fianchi e mi abbracciò.
Era un abbraccio dolce e confortante.
La sua presa sicura mi faceva sentire protetta, sentivo di poter essere me stessa conlui.
Inaspettatamente iniziai a piangere e tirai fuori tutto ciò che non avevo mai detto a nessuno.
" Ehi, calmati ci sono io con te" disse, accarezzandomi la testa.
Io continuai a singhiozzare e, tra una lacrima e l'altra, riuscii a dire alcune parole
" Io vorrei solo capire perché. Perché spezzarmi il cuore così? Non bastava solo fingere di essere di essere nostro amico? Mi ha illuso e poi buttata via come fossi spazzatura, mi ha calpestato il cuore e mi ha fatto dannatamente male. "
Continuai a piangere a dirotto.
" Hermione, tu sei una ragazza meravigliosa e meriti qualcuno che non sia così idiota da prendersi gioco di te. Lui non merita le tue lacrime, lo capisci? È solo uno sporco traditore. Non merita che tu stia male per lui" mi disse,con tono dolce e pacato.
Mi prese il viso tra le mani e mi asciugò una lacrima con un dito.
" Vorrei solo che questo dolore sene andasse" confessai.
Lui mi accarezzò dolcemente la guancia e mi fece appoggiare la testa sul suo petto.
Le sue braccia e il suo corpo mi avvolsero completamente.
" Con il tempo succederà. La cosa migliore è non tenersi tutto dentro, continua a sfogarti come stai facendo ora e il tempo farà il resto" la sua voce era diventata un sussurro.
Alzai la testa e ci guardammo in silenzio.
Mi sorpresi a pensare che avevo voglia di baciarlo.

Morirei Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora