" Harry non correre, aspettami" disse Alice, colpita dai raggi di sole del primo pomeriggio.
" Alice, sei una lumaca, muoviti" urlò di rimando Harry alla sorella.
" Ma perchè tanta fretta? " chiese la ragazza dai capelli corvini
" Lo sai"
" Sono sicura che sei stato ammesso. Ora, per favore, possiamo fermarci a riposare due minuti?" disse Alice, cercando di respirare regolarmente.
Era una ragazza minuta dai capelli lunghi, corvini e mossi.
Aveva due grandi occhi verdi e un fisico da atleta.
" Ok. Ma solo due minuti" disse Harry, provando compassione per sua sorella che, a contrasto col suo aspetto, era sempre stata molto pigra.
I due fratelli si fermarono, sedendosi sotto una grossa quercia.
" Sai Harry, da quando ho scoperto di essere stata adottata ho capito un sacco di cose"
" Per esempio? " chiese Harry, mentre una gocciolina di sudore gli colava sulla cicatrice a forma di saetta.
" Beh, ora so come mai tu sei così instancabile e io così fiacca" disse Alice ridendo.
Harry la seguì a ruota e, per un paio di minuti, i due fratelli Potter rimasero lì a ridere e scherzare.
" Sul serio credi che mi abbiano accettato? " chiese Harry, sempre più insicuro di se stesso.
Teneva molto a quel corso, anche solo esservi ammesso avrebbe dato lustro a lui e la sua famiglia.
Erano mesi che si preparava a quell' evento e si sentiva sempre più insicuro.
" Harry, sei un Potter. La nostra è una delle famiglie più facoltose del mondo magico.
Inoltre, nostra madre è una donna forte che ci ha tirato su da sola dopo la morte di papà.
Il suo coraggio, la sua forza e la sua intelligenza scorrono nelle tue vene.
Cinque anni fa abbiamo sconfitto definitivamente Tom Riddle, dando prova di meritare il nostro cognome: è ovvio che ti hanno accettato"
" Il fatto è che ci tengo a questo posto di lavoro, mi permetterebbe di puntare un giorno alla carica di ministro della magia"
" Harry, so che questo corso per diventare capo degli Auror è importante per te, ma tu non ti devi preoccupare: uno di quei dieci posti è sicuramente tuo. Tu rappresenti tutto quello che un Auror dovrebbe essere e sono sicura che, quando arriveremo al ministero della magia, il tuo nome sarà su quella lista." disse Alice, scostando una delle sue lunghe ciocche scure dal viso.
Harry prendeva sempre in giro Alice per la sua ossessione per la cura dei capelli e per il suo interesse per la moda, in fondo però, non si poteva dire che non fosse una delle più belle ragazze del mondo magico e, la fila di ammiratori che sbavavano per lei, ne era una valida prova.
" Grazie Alice" disse Harry abbracciandola.
" Dai andiamo"
" Aspetta, ti voglio chiedere una cosa" disse Harry, afferrando Alice per un braccio per impedirle di alzarsi.
" Dimmi"
" Hai avuto di nuovo quell' incubo stanotte vero? " chiese lui, guardandola negli occhi.
Alice, non riuscendo a reggere il suo sguardo, cominciò a studiare l' erba, i suoi occhi si inumidirono.
Harry aveva ragione, lei faceva lo stesso incubo ogni notte: due occhi dorati, incorniciati da un viso pallido e dei capelli biondi scompigliati.
Non capiva dove, ma era sicura di aver già visto quell' uomo che sognava ogni notte
Vedendo che non rispondeva, Harry cercò di rassicurarla.
" Alice sai che con me puoi parlare. Io non so chi sia quest'uomo ma questa cosa si ripete quasi ogni notte, da circa un anno: non può essere un caso"
" E' che mi sembra di conoscerlo, e la cosa mi spaventa: non sono neanche sicura che esista"
" Senti facciamo così: oggi pomeriggio Ginny viene a casa nostra perchè stasera io e lei usciamo"
" Sono contenta che vi vediate ma non capisco dove tu voglia arrivare. Che c'entra Ginny con i miei sogni? " commentò Alice.
" Ora ci arrivo. Rricordi l' abilità di Ginny nel disegno? "
" Sì certo. E quindi? "
" Possiamo chiederle di disegnare quest' uomo in base alla descrizione che le darai, almeno anche io saprò che faccia ha"
" Mi sembra una splendida idea" rispose Alice, mentre i suoi occhi brillavano per l' emozione.
" Perfetto, ora andiamo" disse Harry alzandosi
" Ok, ti seguo" disse lei, alzandosi a sua volta e stiracchiandosi per bene.
Dopo qualche minuto arrivarano al ministero della magia.
Li accolse un giovane elfo domestico
" Buongiorno signori Potter, siete qui per l' esito del corso? " chiese il giovane elfo con un inchino.
" Esatto" rispose Alice
" Seguitemi signori"
I fratelli Potter eseguirono
Entrarono nell' atrio e videro una lunga fila davanti a loro
" Dovete mettervi in fila qui " gli disse l' elfo.
Li salutò con un inchino e se ne tornò all' ingresso.
Si misero in fila e aspettarono il loro turno.
Dopo quella che sembrava un' eternità, toccava finalmente a loro.
Giunsero di fronte ad un uomo sulla cinquantina che li scrutò dall' alto in basso.
" Ah , signori Potter: ben arrivati" disse sorridendo.
" Buongiorno" rispose educatamente Harry.
Conosceva quell' uomo: lo incontrava ogni giorno, andando in ufficio.
L'uomo si girò verso una pila di buste
"Allora, vediamo: signor Harry Potter" disse, iniziando a cercare nella pila di buste
Harry si girò ansioso i pollici per qualche istante ed Alice, consapevole del suo stato d'animo, gli poggiò una mano sulla spalla per fargli forza.
" Eccola qui " disse l' uomo dopo un minuto abbondante, porgendo ad Harry una busta.
" Grazie mille. Buona giornata" rispose Harry afferrando la busta.
I due fratelli uscirono velocemente dal ministero e si diressero in un parchetto lì vicino, sedendosi su una comoda panchina
Harry studiò la busta per un paio di minuti.
Erano giorni che non vedeva l'ora di scoprire se era stato ammesso ma, ora che aveva il risultato a portata di mano, gli mancava il coraggio.
Sua sorella cercò di fargli forza.
" Coraggio Harry. Te l' ho detto, sei sicuramente stato ammesso"
Harry ripensò al suo esame e a tutti gli errori che avrebbe potuto evitare.
Era convinto che sua sorella avesse torto, ma la frittata era fatta ormai.
Aprì con mani tremanti la busta e ne lesse il contenuto insieme ad Alice
<< Caro Signor Potter
Con la presente, siamo lieti di comunicarle la sua ammissione al corso di specializzazione degli Auror.
Troverà di seguito tutte le informazioni.
Le comunichiamo inoltre che, nei prossimi giorni, manderemo un incaricato a casa sua, per un colloquio informativo.
Le auguro una buona giornata
I miei più cordiali saluti
Kingsley Shacklebolt>>Harry non ci poteva credere.
Si sentiva ad un metro da terra.
Rilesse la lettera almeno tre volte, incredulo.
Guardò sua sorella e partirono i festeggiamenti tra bevute nei bar e karaoke.
La sua strada per diventare ministro della magia era iniziata
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Morirei Per Te
FanfictionE se il mondo di twilight e quello di Harry Potter si mischiassero?