Nuove conoscenze

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Alice pov

Eravamo appena partite: Renesmee mi disse che ci avremmo messo dieci minuti al massimo.
Mi misi ad osservare il paesaggio, cercando di scrutare i visi delle persone che ci circondavano ma nessuno di loro aveva gli occhi dorati dei miei sogni.
Fortunatamente avevo più di un mese di tempo per trovarlo.
Ma da dove potevo iniziare?
Cominciai a pensare in che razza di guaio mi ero cacciata.
La cittadina sembrava piccola, ma io non avevo nessun indizio, non sapevo dove cercare.
Fortunatamente, Forks sembrava la tipica cittadina in cui tutti conoscevano tutti
Dopo un paio di minuti, Renesmee imboccò una strada laterale, allontanandosi dal centro della città.
" Siamo arrivate" disse Renesmee, rallentando.
Parcheggiò in un vialetto molto semplice e, davanti a noi, si presentò una villetta a due piani molto moderna, circondata dal bosco.
La osservai attentamente: aveva qualcosa di familiare, era come se fossi già stata lì.
" Tutto bene? " mi chiese Renesmee, mettendomi una mano sulla spalla.
La guardai teneramente e anuii.
" Renesmee" la chiamò qualcuno: lei si illuminò e si voltò a guardare un ragazzo che arrivava dal bosco.
" Jacob" rispose lei, raggiante
Quindi era lui Jacob.
Lo osservai attentamente: in effetti era molto carino e aveva un' aria simpatica.
Aveva i capelli neri e gli occhi scuri.
I suoi tratti somatici e la sua pelle, mi ricordava i nativi americani.
Il suo addome in bella mostra, sotto la maglietta con lo scollo a v, evidenziava il suo fisico scolpito.
Il mio istinto mi diceva che potevo fidarmi di lui, anche se non capivo bene perchè
I due si abbracciarono forte: erano molto carini insieme.
"Piacere Jacob" disse, stringendomi la mano che, al contrario di quella di Rosalie, era molto calda.
Addirittura troppo, quasi come se avesse la febbre.
Guardandolo, però, sembrava godere di ottima salute.
" Piacere Alice" risposi, accennando un sorriso.
" Andiamo, ti stanno aspettando " disse lui, mettendo una mano sul fianco di Renesmee e portandoci verso l' ingresso.
" Sono tornata! " Esclamò Renesmee, oltrepassando l' ingresso.
Spuntò una donna minuta, con lunghi capelli scuri ondulati, occhi dorati e zigomi dolci.
Dimostrava al massimo trentacinque anni.
" Tesoro bentornata" disse la donna, abbracciando Renesmee.
" Grazie nonna" 
Nonna? 
In che senso?
Non poteva essere sua nonna, era troppo giovane.
" Guarda un po' chi è tornato" disse una voce maschile , proveniente dalla stanza accanto.
Si palesò davanti a noi un uomo biondo con occhi dorati, probabilmente anche lui sui trentacinque anni.
"  Ciao nonno" disse Renesmee, con un sorriso smagliante stampato in faccia
Ma come?
No, era impossibile.
Qual era il loro segreto?
Non capivo come fosse possibile ma decisi di non soffermarmi troppo su questa stranezza.
" Vi presento Alice: l'ho incontrata in aereo. Alice, loro sono Esme e Carlisle: i miei nonni."
" Benvenuta cara, accomodati" mi disse Esme, facendomi cenno di seguirla.
Passammo affianco ad una rampa di scale e, sulla parete, vidi una cornice piena di cappelli dei diplomi.
Era una cosa molto bizzarra, ma non mi feci troppe domande.
Continuai a seguire Esme e notai sempre di più di come tutto mi fosse fin troppo familiare.
Eravamo arrivate da quasi un' ora e, io e Renesmee, stavamo bevendo il tè in salotto.
" Quindi tuo zio quando torna?" le chiesi, bevendo un sorso di tè.
" Dovrebbe arrivare a momenti, non vedo l' ora di fartelo conoscere: credo che lo troverai molto interessante"
" Se lo dici tu" dissi, poco convinta.
Mi alzai andando verso la libreria, mentre continuavo a tenere in mano la tazzina di tè, mi misi a osservare il bosco, dando le spalle a Renesmee.
Mi sarebbe piaciuto vivere in un posto così: era molto tranquillo.
" Vado un attimo in bagno" disse lei, uscendo dal salotto,
" Ok " risposi senza neanche voltarmi.
Rimasi sola in salotto e ne approfittai per riordinare le idee.
Cominciai a pensare a cosa avrei potuto dire a Jasper, semmai fossi riuscita ad incontrarlo.
Effettivamente niente mi assicurava che lui volesse incontrarmi, o che lui mi avesse mai sognato come era successo a me nei suoi confronti.
" Alice " disse una voce dannatamente familiare alle mie spalle
Mi voltai e quando vidi di chi si trattava mi cadde la tazzina per la sorpresa.

Morirei Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora