Tutto in una sera

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Alice pov

Ero arrivata da circa un' ora.
Avevo passato tutto il tempo a ridere e scherzare con Josh, ma soprattutto con Trey.
Notai che mi guardava in modo particolare, sembrava uno sguardo carico di desiderio e senso di protezione.
Mi passo un piatto carico di carne ma  mi resi improvvisamente conto di non avere molta fame e, quindi, presi solo una salsiccia e una costicina.
Mi misi a riflettere.
Era una situazione assurda, non conoscevo né Trey né Jasper.
Decisi che avevo bisogno di una passeggiata, mi alzai, mi scusai con Josh e Trey e mi incamminai verso il bosco, fuori dalla riserva.
C' era una tale pace: si sentiva solo il verso di qualche gufo e qualche grillo.
Camminai per un po' e trovai una radura piena di fiori, con una cascata e un lago naturale.
Sapevo che quel posto mi era familiare, lo avevo già visto da qualche parte.
Improvvisamente mi balzò il pensiero in mente, come un fulmine a ciel sereno: era il luogo in cui vedevo Jasper nei miei sogni.
Mi sedetti su una grande roccia di fronte al lago e mi lasciai cullare dai suoni della foresta.
Pensai a quanto fosse assurda la situazione in cui mi trovavo: ero arrivata da poco più di ventiquattro ore e avevo già trovato Jasper.
Nonostante questo, c'era un qualcosa in Trey che mi faceva confondere.
Non sapevo più che pensare ormai.
Rimasi qualche minuto così, finchè non sentii uno strano fruscio provenire dal bosco.
Mi alzaii di scatto e, d' istinto, portai una mano nella tasca interna della giacca, dove tenevo la bacchetta, pronta a difendermi.

Jasper spuntò da dietro un albero e io mi rilassai

" Che ci fai qui? " gli chiesi, più infastidita che sorpresa.
Ero andata lì proprio per non pensare a Jasper: aveva un qualcosa che mi intimoriva, sentivo che mi nascondeva qualcosa.
" Potrei farti la stessa domanda, non credi? Comunque sto solo facendo una passeggiata" mi disse, con una punta acida.
Da come parlava sembrava arrabbiato per qualcosa, ma feci finta di non essermene accorta.
In fondo, perchè avrebbe dovuto essere arrabbiato con me per qualcosa?
" Perché proprio qui? " insistetti io.
" Si da il caso che questo posto sia vicino a casa mia. Tu che ci fai qui? " mi chiese lui, con un tono sempre più acido.
" Stavo facendo una passeggiata, mi annoiavo un po' "
" Con i tuoi amici non ti divertivi abbastanza? " mi chiese lui, con una punta di sarcasmo.

Io rimasi di sasso.

" E tu come diavolo fai a saperlo? Mi stavi forse spiando? "
" No, ero solo venuto a trovarti: mi mancavi, volevo vederti e mi sono fatto dare l' indirizzo da Renesmee.
Pensa quanto mi sono sentito stupido quando sono arrivato e ti ho visto andare via in macchina con due ragazzi" disse, guardandomi negli occhi tutto il tempo.

Abbassai lo sguardo.

Non so bene per quale motivo, ma sentivo di nuovo quel maledetto senso di colpa.
" Non credo siano affari tuoi" gli dissi, senza neanche guardarlo.
Lui scattò e mi bloccò contrò un albero: eravamo praticamente incollati, i nostri visi erano vicinissimi, a tal punto che i nostri nasi si sfioravano.
" Tutto quello che ti riguarda è affare mio" disse, alzandomi il mento delicatamente, in modo che lo guardassi negli occhi.
Stranamente non avevo paura, sentivo solo una forte attrazione.
"Non hai il diritto di parlarmi così" gli dissi io, con un tono misto tra rabbia e supplica.
Non capivo più niente, non capivo più chi mi piacesse, sapevo solo che, con Jasper così vicino, sentivo le farfalle nello stomaco.
Mi sentivo al sicuro con Trey ma, allo stesso tempo, mi sentivo molto attratta da Jasper.
" Credevo che ieri avessi provato lo stesso senso di completezza che ho provato io, guardandoti negli occhi" mi disse, sembrava quasi triste.
Non so definire neanche io come mi ero sentita ieri.
Sicuramente ero rimasta molto sorpresa di vederlo, ma non riuscivo a capire i miei sentimenti.
"Non so di cosa stai parlando"
"Mi stai forse dicendo che non mi sogni ogni notte?"
Come?
" E tu come lo sai"
" È così? "
"Sì, è così, ma questo non cambia le cose. Ti ho incontrato ieri per la prima volta e non ti conosco nemmeno"
"Ne sei sicura?"
Riflettendoci bene mi sembrava di conoscerlo da una vita, tutto quello che lo riguardava mi trasmetteva una familiarità assurda.
Mi sentivo a casa.
E, come se non bastasse, con lui affianco a me perdevo il controllo
" Senti, non so di che stai parlando, questa è follia"
" Che male c' è nell' essere un po' folli insieme? " disse, con un sorriso smagliante stampato in faccia.
Io sorrisi a mia volta.
Non potevo fare a meno di pensare a quanto fosse bello e a come mi facesse sentire.
Non avevo più voglia di pensare, non avevo più voglia di trattenermi.
Volevo solo gustarmi quell' attimo di follia con Jasper e così feci.

Le nostre labbra si incontrarono.
Fu un bacio dolce e passionale.
In quel momento ebbi una serie di flashback e uno di questi vedeva me e Jasper a caccia insieme, la nostra pelle che brillava.

Un altro flashback ci vedeva a Londra.

Eravamo andati lì per visitare degli amici e, lungo la strada, incontrammo un mago, sicuramente malvagio.

Aveva un aspetto che ricordava tanto i tratti di un serpente.

Il mago stava torturando un ragazzo di nome Harry Potter e, quindi, decisimo di intervenire per fermarlo.

Il mago oscuro ci punto contro la bacchetta e lanciò a me e Jasper un incantesimo.

" Voi vi dimenticherete l' uno dell' altro. Tu, e tutti quelli che ti circondano, ti vedranno come la sorella adottata di Harry Potter.

Da questo momento non sei più un vampiro.

Ho iniettato dentro di te e di tutti gli altri dei finti ricordi con Potter.

Non ti ricorderai più del tuo innamorato e lui non si ricorderà più di te."

Tornai bruscamente alla realtà.
Guardai Jasper e, dal suo sguardo, intuii che aveva visto quello che avevo visto io.
In quel momento capii che l' incantesimo si era spezzato: sentivo tutti i miei sensi amplificati.
" Alice, i tuoi occhi" disse Jasper, fissandomi.
Presi uno specchietto tascabile dalla mia tasca e guardai sbalordita il mio riflesso.
I miei occhi erano diventati dorati e la mia pelle molto pallida.
I raggi di sole del tramonto mi colpirono: la mia pelle brillava quanto quella di Jasper.
Mi ricordavo tutto.
Mi ricordavo di Jasper, i Cullen, gli altri vampiri e i licantropi .
Sentivo di essere finalmente completa, con Jasper accanto a me.
I rumori della foresta, le macchine in lontananza, i rumori di Trey e i suoi amici: potevo sentire tutto.
Finalmente ero tornata ad essere quello che ero destinata ad essere: una vampira.

Morirei Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora