Chiarimenti

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Alice pov


Finalmente avevo trovato il modo di tornare in Inghilterra.

Ero riuscita a contattare il consiglio del ministero che, dopo aver spiegato la situazione, decisero di fare un' eccezione e lasciarmi entrare nel confine inglese.
Mi dissero inoltre che, una volta arrivata in aereoporto, mi avrebbero fatta scortare da una squadra di Auror.

Tutta la mia famiglia si era imposta per potermi accompagnare e, alla fine, avevo accettato.

Il nostro volo era tra una settimana e io speravo solo che, fino a quel momento, non sarebbe successo niente di grave.
Era quasi il tramonto.
Me ne stavo seduta sul divano, mentre Renesmee suonava il pianoforte e tutti gli altri stavano lì ad ascoltarla: era la migliore quando suonava, addirittura meglio di suo padre.

Vidi Jasper uscire dalla stanza e lo seguii, dovevo assolutamente parlare con lui.

Nonostante il nostro forte legame che ci legava da oltre settant' anni, non ci eravamo mai sposati, ed io non volevo assolutamente mettergli fretta: avevamo l' eternità per farlo.
Jasper si era fermato sul terrazzino, a guardare il tramonto, sicuramente consapevole che io l' avevo seguito.
Si appoggiò alla ringhiera e io mi affiancai a lui, ammirando il panorama.
Amavo vivere in mezzo ai boschi, era tutto così tranquillo.
Vidi di sfuggita spuntare le prime lucciole e sentii qualche grillo di sottofondo.
" Mi sembra ancora strano sai?" disse lui, dopo qualche secondo.
" Che cosa? " chiesi, per la prima volta non capendo di cosa parlasse, mentre lo affiancavo
" Averti di nuovo qui, siamo stati lontani per anni: quella dannata strega aveva fatto un incantesimo che ti ha fatto ringiovanire abbastanza da sembrare un'adolescente. Quello che è peggio è che io non potevo farci niente."
" Come mai? "
" Beh, innanzitutto mi aveva cancellato la memoria, come ha fatto con te. Sapevo che tu esistessi ma, i primi anni, non avevo che un'immagine distorta di te, un' ombra. Un qualcosa di astratto che ti viene in mente qualche volta, quando sei sovrappensiero. Non sapevo chi fossi. Mi ci sono voluti almeno 3 anni a capire che tu potessi essere reale e, un altro anno, per capire vagamente che faccia potessi avere "
" Jasper, so che non servirà a molto, ma voglio dirtelo lo stesso. Mi dispiace, non so come ho potuto dimenticarti così. Io non ho parole per dirti quanto mi dispiace, io..." Jasper mi zittii, apoggiando dolcemente le sue dita sulle mie labbra: i suoi occhi fissi sui miei, i nostri nasi che si sfioravano.
" Alice, so che ti senti colpevole ma ascoltami. Tu non hai colpa di niente, la magia oscura è più forte di quanto potremo mai capire. Mi hai detto che sei venuta qui perché eri tormentata da sogni che mi riguardavano e non sono stato io a fare in modo che ti arrivassero, è stato il tuo inconscio a farlo. Questa è la più grande dimostrazione d' amore che tu potessi darmi in una situazione del genere. Hai dimostrato che non esiste una magia abbastanza forte da dividerci e lo hai dimostrato ancora di più quando, nel momento in cui ci siamo baciati, hai ricordato tutto. Hai dimostrato che il nostro amore è più forte della magia e non devi sentirti in colpa per niente" mi disse e azzerò la distanza che c' era tra di noi poggiando le sue labbra sulle mie.

In quel bacio si poteva percepire tutto quello che in quegli anni non ci eravamo potuti dire.
Potevo percepire che il suo amore non era diminuito, al contrario, lo sentivo travolgermi come un fiume in piena.
Ricambai il bacio con passione, trasmettendo con quel contatto tutto quello che provavo per lui.
Era la persona più importante della mia vita e lo sarebbe sempre stato.

Jasper pov

Era strano baciare Alice.
Per quel che sapevamo l' incantesimo era stato spezzato.
E allora perché mi sembrava ancora diversa da me?
Era come se una parte di lei fosse ancora mortale.
Decisi di non pensarci e mi lasciai andare a quei dolci baci che mi erano mancati tanto in quegli ultimi anni in cui eravamo rimasti distanti l'uno dall'altra.
Mi staccai da lei e guardai l' orologio: era ora.
" Vieni con me" le dissi, porgendole la mano.
Lei la afferrò subito e la portai in un posto che per noi era molto importante.
Non appena se ne accorse, Alice rimase a bocca spalancata e io non potei fare a meno di lasciarmi sfuggire una piccola risata: era quasi impossibile sorprenderla.
Faceva quasi strano pensare che, dopo settantanni ero finalmente riuscito a farle una sorpresa.
Non capivo come fosse possibile che non lo avesse previsto ma non volevo pensarci: avevamo fin troppe preoccupazioni.
Soprattutto lei.

Hermione pov

Aprii lentamente gli occhi e mi accorsi subito che avevo le mani e le caviglie legate da una grossa catena attaccata al muro.
L' unica cosa che distinguevo in quell' ambiente, quasi del tutto buio, erano delle sbarre a una finestra posta molto in alto, quasi sul soffitto.
Fuori doveva essere notte, vedevo il cielo stellato attraverso le grate di una minuscola finestra su una delle pareti.
Grazie alla luce della luna potevo esaminare l'ambiente che mi circondava.
Sembrava che, sia i pavimenti che il muro, fossero fatti di una roccia molto dura, impossibile da rompere.
Cercai ogni possibile via di fuga ma non ne trovai nessuna.
Mi bruciava la gola per la disidratazione e sentivo un buco nello stomaco dettato dalla fame.
Avevo assolutamente bisogno di capire come uscire da lì o sarei morta di sete e di fame.
Sembrava che, sia i pavimenti che il muro, fossero fatti di una roccia molto dura, impossibile da rompere.
Cercai ogni possibile via di fuga ma non ne trovai nessuna.
Mi sentivo come un topo in trappola.
In quel momento mi aggrappai con il pensiero alle persone che mi stavano più care: Harry, Ginny, i miei genitori.
Pensai anche ad una persona che non avrei mai creduto possibile fino a poche settimane fa: Draco.
Ero preoccupata per lui.
Mi mancava e avrei tanto voluto essere tra le sue braccia in quel momento.
Era strano pensare che qualche anno prima, durante gli anni ad Hogwarts, ci facevamo la guerra.
Se qualcuno mi avesse chiesto a quei tempi se avrei mai potuto pensare a Draco in modo romantico gli avrei probabilmente tirato un pugno.
Mi resi conto solo ora che, Draco per me, era diventato fondamentale.
Non potevo e non volevo pensare ad una vita senza di lui.
Mi aggrappai a quei pensieri mentre piangevo disperata e ranicchiata su me stessa, in un angolo della cella.


Morirei Per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora