Capitolo 2

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Demet è davvero arrabbiata, o meglio è rimasta molto male di ciò che Can le ha detto.
Lo sta aspettando nella casa al mare dei suoi  genitori, almeno è sicura di poter  gridargli contro tutto ciò che pensa, questa volta  senza fare brutte figure per strada.
E seduta all'esterno sui gradini mentre gioca nascondendo i piedi sotto la sabbia fumando una sigaretta.

< Demet >

Can Si siede al suo fianco e lei non lo guarda

< Demet puoi guardarmi?>

Lo fa

< che vuoi Can?>

La guarda dritta negli occhi

< mi dispiace, so che non è colpa tua se sei incredibilmente bella e tutti ti ronzano intorno >

Demet Scuoto la testa delusa

< Can il problema non è questo, ma ciò che hai detto dopo, mi hai accusata di essere io la causa delle tue serate rovinate, la causa delle serata rovinate hai nostri amici...hai detto che non sei più sicuro di
noi... >

solo ripetere questa frase le fa venire i brividi, sente gli occhi sempre più lucidi, ma cerca di  non fargli vedere tutto ciò, lui annuisce

< Demet ero arrabbiato...>

lei lo interrompe e si rivolge in modo sicuro

< quindi hai parlato a sproposito? Non lo pensi davvero Can ? >

lui scuote la testa, ma i suoi occhi dicono altro e Demet li conosce molto bene

< Can io credo che invece preso dalla rabbia sei riuscito a dirmi ciò che pensi davvero...>

Can Prende la sua  mano

< Demet sono confuso, io ti amo, sono innamorato di te e di questo ne sono certo, però è vero a volte mi sento in gabbia, vorrei poter non dover rendere conto a nessuno, fare ciò che mi passa per la testa in quel momento, invece sono frenato perché ci sei tu... capisci cosa intendo?>

Demet lo guarda delusa

< io ti ho mai vietato di fare qualcosa? Mi sembra che quando ti organizzi con i tuoi amici vai dove cazzo ti pare... io... io se e quando esco con le mie amiche, vado nei posti dove rende tranquillo te... come stasera....potevamo andare in qualsiasi pub di Istanbul invece no.... La stupida Demet chiede alle sue amiche di andare al King, così Can e tranquillo, così Can si gode la sua partita tranquillamente perché sa che Demet è dove nessuno, con un po' di cervello si avvicinerebbe a lei>

Can la guarda ma non dice nulla così lei continua  in modo sempre più duro

< credi che ero seduta vicino a Rami per caso? No ero lì perché anziché andare in pista con le mie amiche a ballare e divertirmi senza fare nulla di male, ho pensato  a te, al fatto che ti saresti sicurante arrabbiato... ma non solo, sono andata da Rami per non restare al tavolo da sola e dare modo a qualcuno di avvicinarsi.... Ma tu... tu... questo non lo vedi, non lo capisci >

Can le prende il viso tra le mani

< vedi questo intendo quando dico che non siano in grado più di affrontare la nostra storia, non è giusto che tu ti privi di qualcosa, come non è giusto lo faccio io>

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