Epilogo

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Un anno dopo...

Demet e Can sono a pieno della loro carriera con tanti sacrifici e sforzi, nonostante la gravidanza la nascita del loro piccolo Deniz e le mille attenzioni richieste da Yldiz, hanno ingaggiato casi importanti, che li ha portati ad essere richiesti anche da  attori, cantanti, giornalisti, personaggi televisivi. Il mese scorso sono stati intervistati, ma sopratutto premiati, come i due avvocati più giovani rinominati, voluti e pagati della Turchia, per Can e Demet era stata una grande soddisfazione, sopratutto perché proprio come volevano, tutto ciò che avevano ottenuto, era solo grazie al loro lavoro, nessuna raccomandazione, nessuna scorciatoia.
Can aveva sostenuto Demet in un progetto di beneficenza di cui è diventata volto immagine, era un'associazione per la tutela delle donne e dei minori.
Spesso si sono ritrovati a ascoltare storie di ragazze, che avevano ricevuto lo stesso comportamento, che Can aveva avuto con Demet scoprendo la gravidanza di Yldiz e Can, si era proposto di parlare con quei ragazzi, per raccontare la sua storia, per farli riflettere sulle loro decisioni.
In alcuni casi era riuscito a far ragionare il ragazzo, in alcuni casi era stato fiato sprecato.
Can aveva scritto anche un libro, raccontando proprio della sua storia, delle sue paure, del comportamento, ma sopratutto del suo rimorso che ancora oggi, per quanto la vita ogni giorno gli dava modo di rimediare, era presente e lo accompagnava in ogni momento della giornata, sopratutto per tutto ciò che riguardava Yldiz, il libro lo ha intitolato

" le parole che ti ho detto"

Perché quelle  parole, lui ancora le sente nella sua testa ogni giorno.
Demet era fiera e orgogliosa del suo progetto, del voler condividere e forse aiutare qualcuno a non commettere il suo stesso sbaglio. Leggendo il libro di suo marito, Demet aveva scoperto cose che non sapeva di lui, aveva immaginato il suo stato d'animo di quel periodo, di quei momenti, ma leggere nel dettaglio le emozioni, il dolore, che Can aveva provato l'aveva colpita molto e sapere che ancora ad oggi, lui vive con il rimorso , le fa stringere il cuore, certo per lei non era stato per nulla facile affrontare tutto, sopratutto dopo che lui le aveva sgretolato il cuore, ma ad oggi lei è felice, serena, ha tutto ciò che desiderava dalla vita, mentre con suo rammarico, sapeva che per Can non era così, questo suo rimorso lo perseguitava e conoscendolo, non si sarebbe mai realmente perdonato.
Per tutta la gravidanza di Deniz, durante il parto e anche dopo, Can è sempre stato presente, coinvolto, emozionato, ma una sera lo aveva trovato sdraiato nel letto affianco a Yldiz, che si era addormentata tra le sue braccia. Can piangeva perché si sentiva in colpa verso sua figlia, si sentiva in colpa per non aver assistito a nulla della gravidanza, per non essersi emozionato nel sentire il cuore battere dall'eco grafia, si sentiva una merda, per non aver ascoltato il suo primo pianto in sala operatoria, tutte cose che aveva fatto per Deniz, e ciò che non riesce a perdonarsi e che l'unico colpevole di queste mancanze, è solo e soltanto lui.
Demet lo aveva lasciato sfogare un po', ma poi non riusciva più a vederlo e sentirlo in quello stato, così con dolcezza si era sdraiata affianco a sua figlia, facendo in modo che i suoi occhi erano dritti in quelli di Can, che imbarazzato cerca di asciugarsi le lacrime

< Can... non devi vergognarti di me..>

Lui scuote la testa

< non mi vergogno di te... mi vergogno di me...>

Can piange senza controllo, come mai aveva fatto

< Demet come ho potuto....Tu come hai potuto perdonarmi?...>

Demet subito lo interrompe

< Can ascoltami... ma voglio che lo fai davvero ok?>

Can annuisce

< ti sei comportato come un coglione e su questo siamo tutti d'accordo... hai sbagliato, ti sei dimostrato insensibile, crudele e superficiale e anche su questo siamo tutti d'accordo...>

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