Capitolo 34

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Demet chiude la chiamata e si avvicina alla porta proprio nel momento in cui Can la spalanca, nota subito che Demet sta piangendo, ed è convinto sia dovuto alla discussione avuta in ufficio, così la ignora senza degnarla di uno sguardo andando in salotto, per togliere il cappottino a Yldiz, Demet come una furia lo raggiunge, gli toglie Yldiz dalle braccia per poi dargli uno schiaffo

< non ti permettere mai più...>

Can è completamente sorpreso non comprende ne le sue parole je tanto meno il suo gesto

< dico sei impazzita per caso? >

Demet con la mano tremante gli punta il dito

< non puoi portarmela via in quel modo...non puoi..>

Can ora comprende tutto

< Demet ma che dici? >

Yldiz la guarda

< mamma...>

Subito l'abbraccia e Demet la stringe forte

< si amore la mamma e qui... >

Can prova a rassicurarla

< Demet ti sei fatta un idea sbagliata...>

< non ho voglia di ascoltarti... adesso l'unica cosa che voglio è stare con mia figlia>

Demet senza dargli modo di rispondere si incammina verso la camera da letto, mentre Can resta immobile in salotto e se il pensiero che lei avesse avuto, anche solo un minimo dubbio che lui le potesse portare via Yldiz lo faceva stare male e arrabbiare, dall'altro lato si rende conto di aver esagerato ad andare via in quel modo, non lasciandole salutare come voleva Yldiz per di più anche se involontariamente, aveva ignorato tutte le sue chiamate e messaggi, scaturendo in lei la paura che lui le avesse portato via Yldiz.
Demet si è sdraiata sul letto con sua figlia che era oltre che nervosa, anche molto stanca, tra le sue braccia si addormenta e a quel punto Demet scarica la tensione accumulata per la situazione, in un pianto assurdo, sembra non riuscire a controllare il suo corpo che trema come una foglia e le sue lacrime che scendono come un fiume in piena.
Can si era avvicinato alla porta, voleva spiegarsi e scusarsi per come si era comportato con lei per Yldiz, ma nel momento in cui la sente piangere a singhiozzo, spalanca la porta senza bussare, vederla così le spezza il cuore all'istante, è subito si avvicina a lei

< Dem...va tutto bene calmati...>

Demet non riesce a parlare, i denti battono, Can si sdraia dietro di lei e l'abbraccia

< respira amore... va tutto bene... Yldiz e qui con te... guardala dorme al tuo fianco amore mio e sarà per sempre così...>

Demet si sforza di parlare

< i...io... ho pe...pensa...pensato che tu...>

Can la stringe forte

< lo so amore mio scusami... ma non ti farei mai nulla del genere...devi credermi...>

Anche Can a stento trattiene le lacrime e Demet riconosce la voce rotta dal pianto, ma si limita ad annuire... Can la fa voltare per poterla guardare

< ho sbagliato ad andare via dallo studio in quel modo... ho sbagliato a non scriverti almeno un messaggio per avvisarti che andavo da Embre... ero arrabbiato e avevo bisogno di sfogarmi...>

< io... ti ho chiamato...>

< avevo lasciato il telefono in macchina... e quandi sono andato via da Embre, sulla strada ho rotto un cerchio dell'auto... in quel momento ho visto il telefono e le tue chiamate e messaggi, ma avevo 1 % di batteria ed ho privato a chiamare il soccorso stradale, ma il telefono si è spento, così sono tornato a piedi...>

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