Capitolo 14

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Yldiz dorme, Can sta caricando la macchina di Demet  con ciò le serve per lei è Yldiz.
Demet ne approfitta per chiamare suo padre, gli racconta ciò che è successo dal ristorante all'ospedale, Camal è agitato fin quando Demet le dice  che andrà a casa di Azziz li sembra calmarsi, rassicura sua figlia dicendole  che tornerà oggi stesso ma Demet glie lo impedisce

< papà non serve... anzi forse tutto questo può aiutarmi a capire>

Camal si schiarisce la voce

< credo che Can sia sulla buona strada...>

< papà non e questo che intendo...>

Camal  non infierisce nel discorso, poi Demet gli spiega  di ciò che ha chiesto ad Aysun, è suo padre ovviamente le dice che sarà lui stesso a dire a Aslan che in questi giorni Can dovrà lavorare con lei sul caso e che lo faranno da casa.
Demet e  molto più serena, ma è anche stanca, è stata una notte molto movimentata, guarda Can e con una mano si toglie un ciuffo dei capelli che gli era andato davanti gli occhi, lo raggiunge

< Can...>

Lui subito si volta

< ho parlato con papà... e tutto ok!>

< grazie Demet>

Lei sorride

< sono io che ringrazio te>

Can scuote la testa

<ti ho detto basta ringraziarmi...io ho caricato tutto quando vuoi possiamo a dare>

< ok prendo Yldiz e arrivo>

Salgono in macchina e partono, Can prende il suo cellulare e chiama il suo meccanico per far controllare la sua auto.
Sono fermi al semaforo e dall'altra parte della strada c'è una caffetteria

< Can ti ricordi i cornetti di questa caffetteria?>

subito annuisce

< impossibile dimenticarli>

sorridono entrambi.

Scatta il verde e proprio davanti la caffetteria Can si ferma

< che fai?>

sorride

< secondo te? Non possiamo passare qui davanti e non prendere un cornetto, dobbiamo fare colazione, a questo punto meglio farla al meglio no?>

Demet sorride lui la guarda

< vuoi scendere?>

< si certo, anzi se c'è posto ti va di mangiare qui? Anche il loro caffè è molto buono >

Can sorride e scende dall'auto, va  verso di lei e l'aiuta a scendere visto che ha Yldiz in braccio.

< prendo la carrozzina?>

Demet scuoto la testa

< no, non c'è bisogno la teniamo in braccio>

Entrano e  all'interno notano che è pieno di gente, Demet mette il finto broncio

< credo che mangeremo in macchina o a casa tua... è pieno>

lui sorride e con la mano le tira il labbro imbronciato, lo facevano sempre quando erano fidanzati Demet metteva il broncio, lui tirava le sue labbra e in poco tempo, realizzava ciò che secondo lei era impossibile fare.
Can Si avvicina ad un ragazzo, si abbracciano e poco dopo la raggiunge

< signorina Ozdemir... abbiamo il nostro tavolo>

Demet sorride  indicando però la fila per prenotare i cornetti, lui scuote la testa

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