L'occasione di rimediare

Capitolo 11

Sono 3 giorni che Can non dorme  non fa che girare e girare nel letto, non riusciva mai a dormire se non era nel suo letto e con il suo cuscino le uniche volte che si era addormento tranquillamente anche se non nel suo letto lo aveva fatto perché era con Demet e con lei al suo fianco gli rendeva tutto più semplice perché lei riusciva a rassicurarlo con la sua sola presenza, ma questi pensieri lo fanno agitare ancora di più, perché ora più che mai si rendeva conto di quanto fosse stato stupido e superficiale, nel sentirsi soffocare dalla loro storia, sarebbe bastato parlare e magari ricavare dei momenti senza la presenza dell'altro ma Can sapeva bene che il primo poi non in grado di avere la situazione sotto controllo era proprio lui perché troppo geloso e possessivo.

Suona la sveglia e Can la spenge sospirando, in questi giorni non era andato in ufficio inventando di essere influenzato mentre il motivo reale era che fosse distrutto emotivamente non sarebbe riuscito a lavorare concentrarsi e stare in mezzo alla gente ma si è reso conto che in questo modo si sta rendendo debole senza personalità, ciò che lo sta spronando oggi ad andare a lavoro e il ricordo delle parole di Camal al loro primo incontro per il caso, gli aveva detto di saper distinguere il lavoro dalla vita privata e nonostante sopratutto dopo aver saputo della nascita di Yldiz avrebbe avuto mille giustificazioni per non voler lavorare con lui.
Can sa che oggi dovrà affrontare una giornata impegnativa c'e l'incontrò ufficiale con la signora Ceyda tutti saranno presenti, ma non ne era rimasto di certo sorpreso nel sapere che sarebbe stato Engin il primo avvocato e lui sarebbe stato solo di sostegno, non gli importava perché in fondo sapeva fosse giusto così.

Anche per Demet sono stati giorni duri, voleva incontrarsi con le sue amiche e presentare loro Yldiz ma il pensiero di dover quindi inevitabilmente parlare di Can la destabilizzava, lei era sicura della sua scelta e aveva intenzione di portarla avanti ma sapeva che le sue amiche nonostante volessero bene a Can lo avrebbero distrutto per ciò che ha fatto e sopratutto per il modo in cui lo ha fatto e per quanto assurdo sapeva che per lui sarebbe stato l'ennesimo colpo dopo quello già avuto dai suoi genitori, lo conosceva bene e sapeva che sicuramente non stava passando un bel momento ciò gli era stato confermato da Embre e anche da suo padre quando gli hanno detto che non stava andando a lavoro perché influenzato, lei sapeva bene che era una scusa, Can sarebbe andato a lavoro anche con la febbre alta, ma sapeva che quando stava male emotivamente si chiudeva in se stesso, era capace di stare settimane senza vedere sentire e parlare con nessuno perché era abituato a metabolizzare tutto da solo.
Demet dopo aver fatto colazione comincia ad essere agitata, oggi ci sarebbero stato l'incontro con la signora Ceyda e tutti avrebbero partecipato tra cui anche Can, suo padre per tranquillizzarla le aveva già detto che l'avvocato di rappresenta sarebbe stato Engin, Demet non aveva chiesto il motivo per non mettere in difficoltà suo padre, ma immaginava che lo aveva fatto per lei.

Can arriva sul posto dell'appuntamento, ci sono già tutti quelli dello studio di Aslan manca solo Engin che stranamente era in ritardo, comincia a preparare intanto l'occorrente in modo da agevolare il lavoro al suo amico, si avvicina una segretaria che gentilmente gli porta un caffè

< grazie>

La ragazza sorride

< da quello che ho capito manca uno degli avvocati dello studio di Aslan>

Can annuisce

< si sarà sicuramente qui a momenti>

La ragazza sorride

< da quello che so mancano anche alcuni rappresentanti dello studio Ozdemir>

Can accenna un sorriso e continua a sistemare al meglio i documenti di cui disponeva , mentre la ragazza ritorna al suo lavoro.

Demet sta per uscire da casa quando Yldiz le rigurgita addosso, di certo non può presentarsi così all'incontro così in modo veloce si cambia.
Mentre scende le scale il telefono le suona e suo padre