Sono le quattro di notte, e come il solito il sonno non arriva;
così decido di andare sul balcone della mia stanza, mi affaccio e guardo l'asfalto della strada a tre metri più in basso di me, lo osservo e un pensiero mi attraversa la mente, ma inizio a pensare subito ad altro allontanando quello sciocco pensiero e arricciandomi i miei lisci e lunghi capelli neri.
Inizio a riflettere su come sarei riuscita a superare la mattinata scolastica senza impazzire, nel vedere tutti quegli Esseri.
Verso le cinque ritorno nel mio letto, tirandomi le coperte fino alla testa aspettando immobile che la sveglia suoni.
Dopo due ore la sveglia inizia la sua sinfonia, e come il solito avevo passato la notte in bianco.
Decido di alzarmi, vado in bagno e mi guardo nello specchio le occhiaie scure che ho sotto gli occhi, inizio a sfregarle come nel tentativo di cancellarle, ma ovviamente nulla da fare. Così ho preso il fondotinta nel cassetto e l'ho spalmato per bene sotto gli occhi, non volevo farmi vedere già il primo giorno in quelle condizioni: occhiaie nere da fare invidia ad un panda, costole quasi sporgenti e vecchi tagli di una brutta esperienza suo polso.
Ho indossato una felpa larga di probabilmente una taglia in più nera con le maniche lunghe fino a metà mano o di più, jeans strappati anch'essi di qualche taglia in più sorretti da una cintura borchiata, e Converse All Star ai piedi.
Prendo la borsa tracolla con dentro un quaderno e qualche penna e mi dirigo a piedi verso la scuola con una sigaretta accesa in bocca.
Dopo un chilometro di camminata, la vedo, eccola lì, mai cambiata: la scuola e gli Esseri.
Mentre finisco di fumare la seconda sigaretta della mattinata, arriva un tipo strano mai visto prima che mi chiede:"Ciao scusa, non avresti una sigaretta?" , senza dire una parola tiro fuori il pacchetto di Marlboro è gliene offro una. "Grazie mille, ho lasciato il mio pacchetto a casa, domani te la riporto", non dico una parola.
Mentre si accende la sigaretta mi dice:"comunque piacere, Ryan!" e mi offre la mano per stringerla, gliela stringo e con la sigaretta in bocca gli rispondo:"Fanny", butto per terra il mozzicone e mi dice:"ci si vede eh".
Dopo quelle parole me ne vado da quel tipo senza dire niente.
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La Mia Vita?! Un Totale Disastro...
Teen FictionFanny è una ragazza che ha dimenticato cosa significa amare, il suo unico sentimento ormai da anni è solamente uno: l'odio! Odia tutto della sua vita, fino a che l'incontro con Ryan e con l'aiuto di Jared ricorderà finalmente il significato della pa...