Prima parte
San era seduto sul muretto all'entrata della scuola. Teneva una Malboro accesa tra le labbra, mentre si frugava nelle tasche del giubbotto alla ricerca del telefono squillante.
Imprecò quando lesse il nome presente sul display. Fu tentato di non rispondere, ma riuscì a reprimere l'impulso.
«Che vuoi?»
Con la mano libera, San, si levò la sigaretta dalla bocca, e dandole un colpettino fece cadere la cenere grigia a terra.
«Voglio sapere dove sei.»
La voce che usciva dal cellulare era ansiosa e alterata.
«Fuori dalla scuola. Non devo dirti sempre tutto.»
«E invece sí. Sono la tua persona.»
«Smettila con questa stronzata. Ora devo andare, é suonata la campana.»
La persona all'altra parte del cellulare era certa che San stesse mentendo, ma sperava comunque che avrebbe messo veramente piede dentro scuola.
«Va bene.»
Il ragazzo prese un tiro dalla stecca bianca ormai quasi esaurita, e fece per terminare la chiamata quando l'altra persona parló di nuovo.
«Ah, San!»
«Che c'è?»
«Dovresti smetterla di fumare.»
«E tu dovresti smetterla di dirmelo.»
San premette il tasto rosso sul display, e subito dopo scagliò la sigaretta in un cumulo di neve lì vicino. Ne rimanevano ancora un paio di tiri. Un vero spreco di cui si pentì immediatamente.
Il ragazzo sospiró, mettendo lo zaino vuoto in spalla e infilando le mani nelle tasche del giubbotto.
Scese dal muretto, e sentí la neve scricchiolare sotto i suoi Dr.Martins.
Entró nella grande scuola, anche se la campana era già suonata da una vita.
La bidelleria era vuota, i corridoi pure. Avrebbe potuto fumarsi un'altra sigaretta nel bagno, attaccato alla finestra come se avesse paura di venire sgamato, ma non lo fece. Tiró dritto alla sua classe, nella quale entró senza dire una singola parola.
Ma si fermó non appena scorse un viso familiare nel banco affianco al suo, solitamente vuoto. Per un momento pensò di avere le allucinazioni. Nel banco accanto al suo era seduto un fantasma uscito direttamente dal suo passato. Era un viso che non vedeva da anni. Esattamente da cinque anni.
Era il viso di Jung Wooyoung.Ecco di nuovo alla ribalta, con una vera storia questa volta. I capitoli saranno abbastanza corti, ma spero comunque che questo nuovo libro potrà piacervi <33
STAI LEGGENDO
𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•
Fanfiction«Fumi?» Chiese San. L'altro fece no con la testa, spalancando un po' gli occhi già grandi, come se quella domanda lo terrorizzasse. «Certo, Jung Wooyoung non fumerebbe mai. Che domanda stupida che ho fatto.» Dove San e Wooyoung si incontrano dopo t...