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San non pranzò nemmeno quel giorno.
La sua stanza puzzava di nicotina ed emozioni. Aveva passato il pomeriggio sul letto, affiancato al suo posacenere. Aveva acceso lo stereo e fece andare molti dei CD della sua collezione tanto amata. My Chimical Romance, Slipknot, System of a down, Linkin Park, Red Hot Chili Peppers...
Al piano di sotto ogni nota e ogni parola di ogni canzone era ben udibile, e tutti per la casa canticchiavano.
Erano le sei, quando per la prima volta qualcuno bussò alla porta del biondo.
«San, tra poco arriverà Wooyoung. Ti prego di uscire di qui e venire a mangiare.»
Seonghwa urlava, cercando di sovrastare le note di "Parents" di Yungblud.
San ignorò quelle parole, ascoltando soltanto quelle del cantante. I testi di quell'artista gli piacevano, anche se certe volte li trovava confusi. Li rendeva unici nel loro genere, in un certo senso.
San non avrebbe voluto, o forse è meglio dire non avrebbe dovuto, ma si accese la settima sigaretta di fila. L'aria in quella stanza era già irrespirabile per chiunque venisse da fuori. Già si immaginava Seonghwa tossire come un matto non appena apriva quella porta. Gli venne quasi da ridere, ma finì col tossire.
Passò altro tempo. Potevano essere passati minuti come ore per San. Però la sigaretta era a metà della sua vita.
Bussarono di nuovo alla porta.
«San, Wooyoung è arrivato. Vieni giù.»
Il biondo scosse la testa come se il moro dall'altra parte della porta lo potesse vedere.
Si alzò in piedi, ma solo per guardare fouri dalla finestra. La neve era accumulata ai lati della strada. C'era una macchina parcheggiata in doppia fila.
La settima sigaretta finì.
San aprì l'armadio e ne tirò fuori un paio di jeans denim e una felpa beige.
Si cambiò, ma sapeva che il puzzo di fumo non se ne sarebbe andato. Ormai tutti i suoi vestiti puzzavano di nicotina ed emozioni.
Quando San aprì la porta della stanza si trovò davanti il maggiore fra i coinquilini, probabilmente lì per chiamarlo fuori un'altra volta.
«Oh, finalmente ti sei deciso a-»
Seonghwa fu interrotto da un tremendo attacco di tosse. San fu sul punto di ridere a quella scena straziante.
«Quando cazzo hai fumato oggi, San?!»
L'interpellato fece spallucce.
«Quanto bastava per levarmi di dosso le emozioni.»

Spero davvero che questa storia vi stia piacendo. Passate una bella giornata amorini miei <333

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora