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Wooyoung si svegliò nel bel mezzo della notte. Il buio avvolgeva completamente la sua stanza ormai completa di ogni accessorio e mobile. La stanza dei suoi sogni. Seonghwa lo aveva aiutato molto: lui aveva un grande talento per l'intern design.
Wooyoung si guardò attorno per la stanza. Aveva i sudori freddi. Il cuscino sulla quale teneva la testa poggiata era fradicio. Aveva la bocca impastata di saliva acida.
Sapeva cosa stava per succedere. Il moro chiuse per qualche secondo gli occhi, sentendo arrivare il primo conato di vomito. Dannazione. Wooyoung deglutì, sperando fosse solo un episodio sporadico. Arrivò il secondo conato, che lo fece saltare fuori dal letto e correre al bagno. Si inginocchiò davanti al cesso, quasi abbracciandolo con disperazione. Aveva paura. Wooyoung temeva poche cose, ed una di quelle cose era proprio vomitare.
Odiava quella sensazione e quella condizione fisica. Respirò a fondo, sentendosi solo più soffocato. La prima lacrima gli solcò il viso. Si sentiva uno straccio. Non aveva più forze. L'adrenalina e la pressione erano precipitate, ed ora il moro rimaneva aggrappato al cesso, come sua unica fonte di salvezza.
Il suo primo impulso fu quello di chiamare a gran voce San, ma riuscì a cambiare idea in tempo. Il biondo l'aveva detto: lui non poteva voltare pagina. Ma Wooyoung non voleva andare a ritroso nella propria storia e tornare nelle vecchie pagine della sua vita da adolescente scatenato. Non poteva farlo.
«Seonghwa!»
Urlò col poco fiato rimastogli nei polmoni. Subito dopo gli venne l'ennesimo conato. Non voleva vomitare. Aveva la vista offuscata dalle lacrime, che lentamente gli solcavano il volto stanco. Wooyoung fece in tempo ad udire dei passi pesanti dirigersi al bagno che dovette ficcare la testa nella tazza. Dannazione.
«Wooyoung? Che succede?»
La voce di Seonghwa lo aiutò a distrarsi dalla situazione in cui si trovava. Guardò negli occhi il maggiore, vedendo i suoi occhi assonnati ma preoccupati.
«Credo avrei dovuto coprirmi di più prima di andare fuori ieri pomeriggio.»
Il moro ritornò con la testa nel cesso, mentre Seonghwa correva fuori dal bagno per andare a chiamare qualcuno che tenesse compagnia a Wooyoung mentre andava alla ricerca di alcune medicine. Il maggiore in casa bussò immediatamente alla porta di Yeosang, che appena seppe del suo incarico andò dal migliore amico, inginocchiandosi al suo fianco e massaggiandogli la schiena dolcemente.
«Dannazione, Woo. Perchè non ti copri mai abbastanza prima di uscire d'inverno?»
Chiese il ragazzo angelo mentre l'altro ragazzo riprendeva fiato. Le lacrime ancora gli scorrevano sul viso. Yeosang gliele asciugò delicatamente.
«Va tutto bene, Woo. Adesso passa.»
Il ragazzo attaccato al cesso si sentiva pietoso. Sapeva di avere un aspetto orribile. Per questo quando San si affacciò sul bagno si voltò dall'altra parte. Non voleva che proprio San lo vedesse in quelle condizioni.

Hi bitches, ho fatto il septum AAAAAAA

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora