𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•

011

San non andò a scuola. Non scrisse a nessuno nè avvisò. Semplicemente rimase sdraiato nel letto matrimoniale del suo amico a fissare il soffitto del monolocale. Mingi era uscito per andare al lavoro.
San aveva spento il cellulare. Sapeva che di certo i suoi coinquilini avrebbero provato a contattarlo. Ma il biondo non voleva vedere nessuno di loro. Era già successo in passato che lui scomparisse di punto in bianco e poi tornasse come nulla fosse.
La prima volta era successo cinque anni addietro, quando Wooyoung se ne era andato. San non tornò a casa dai suoi genitori. Non si rifugiò nemmeno da Seonghwa o Yeosang. Nessuno sapeva dove si fosse cacciato. Si ripresentò cinque giorni dopo con gli stessi vestiti indosso, facendo finta che nulla fosse mai accaduto. Quei cinque giorni erano un mistero per tutti ancora in quel momento.
Un'altra volta era accaduto alla morte dei suoi genitori. Se ne andó e ricomparve tre giorni dopo con una nuova dipendenza da nicotina. Aveva 17 anni.
Quella era la terza volta, e purtroppo sapeva che quel nascondiglio era semplice da trovare. Non era veramente al sicuro, eppure non si voleva muovere da quel letto.
San era un mistero per molti. Per molti altri non era nulla, per altri era tutto. Certe volte era un mistero anche per sè stesso.
San era un fantasma ed un punto di riferimento. San era tante cose, e nonostante un tempo lo era stato, non era più un sentimentale. San non piangeva, sorrideva di rado, non provava vere emozioni. Non voleva più provarle. Appena sentiva qualcosa lo reprimeva. Si toglieva di dosso ogni emozione, come se non potessero fare altro se non portargli guai.
Quello che gli era accaduto cinque anni addietro glielo aveva fatto decidere. Con la scomparsa improvvisa di Wooyoung, San smise di provare emozioni. Perché quello che provó in quel momento fu piú forte di ogni altra cosa. Piú forte della perdita dei suoi genitori. Perché quell'avvenimento gli aveva spezzato il cuore non in due, ma in mille pezzi, rendendolo polvere. Per questo aveva iniziato a fumare. Perché il fumo portava via con sé le emozioni, qualsiasi esse fossero. Persino la felicità e l'amore.