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San si presentò di nuovo per casa solo all'ora di cena. Aveva già saltato il pranzo e sapeva che se avesse fatto altrettanto anche in quel momento, Seonghwa lo avrebbe preso per un orecchio e portato giù fino alla cucina. Non voleva subire un tale umiliamento.
Al tavolo era seduto l'altro suo coinquilino: Kang Yeosang. Un tipo tranquillo e dal viso angelico. Diversi anni addietro lui e Seonghwa avevano avuto una storia, ma era finita ben presto. Forse non era nemmeno cominciata. Avevano flirtato un po' e si erano scambiati un paio di baci, nulla di che. Nessuno dei due pareva nemmeno ricordarsi di tali espedienti. Da allora però avevano tenuto un buon rapporto di amicizia.
«Credevo fossi morto.»
Esordí il ragazzo dai capelli chiari ma dal colore indescrivibile, non appena vide San. Yeosang si era tinto i capelli d'azzurro il mese prima, ed in quel momento i suoi capelli parevano di tutti i colori tranne che l'azzurro.
«Magari...»
Sussurró il biondo, ricevendo un'occhiataccia dal cuoco. Seonghwa indossava un grembiule rosa con una scritta in inglese alla quale però San non aveva mai fatto veramente caso.
«Che prepari?»
Il nuovo arrivato si rivolse alla figura dai capelli neri.
«Zuppa di pollo.»
La cena si svolse in silenzio. I tre ragazzi convivevano ormai da un anno e mezzo, da quando San e Yeosang erano diventati maggiorenni. Yeosang non voleva più pesare alla propria famiglia, e San... Beh, la sua era una storia complicata. Ciò aveva portato entrambi a rifugiarsi nella gigantesca casa che la famiglia Park aveva lasciato al loro unico e prezioso figlio. C'era ancora una stanza vuota, ma i tre ragazzi la usavano più che altro come sgabuzzino. In realtà stavano pensando da un po' di trasformarla in una palestra casalinga, ma la cosa non era ancora ufficiale.
«San ha un nuovo compagno di classe.»
Esordì Seonghwa, attirando l'attenzione soltanto del ragazzo dal viso angelico.
«Oh, bene.»
Non sapeva come interpretare quell'affermazione, ma poi il più grande continuò.
«È Jung Wooyoung.»
Yeosang per poco non si fece sfuggire il cucchiaio di mano. Era davvero tanto tempo che non sentiva quel nome.
«Quel Jung-»
«Sì, è lui.»
Tagliò corto San con tono irritato.
«Perchè non me l'hai detto oggi a scuola?»
Yeosang si rivolse al biondo. I due frequentavano lo stesso liceo ma erano in due sezioni diverse.
«Non ne ho avuto il tempo.»
«Ma il tempo di fumarti la tua solita sigaretta l'hai trovato, vero?»
Ribattè il ragazzo angelo con uno sguardo di sfida.
«Hey, ragazzi. Calmatevi. Yeo, domani puoi cercarlo e magari parlarci. Tu ci hai parlato, San?»
Seonghwa sorrise leggermente per incoraggiare il biondo al suo fianco a parlare.
«Sì.»
«E che ti ha detto?»
«Che non fuma.»

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora