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San guardò il suo amore mettere le monete nella macchinetta e schiacciare il bottone. Una lattina marrone cadde, e appena l'ebbe presa, Wooyoung la aprì e ne tracannò il contenuto. Aveva davvero bisogno di quel caffè.
Senza dirsi nulla, i due tornarono nei bagni del loro piano. San si accese l'ennesima sigaretta e Wooyoung bevette il suo caffè.
«Sei stato sveglio tutta la notte, vero?»
Chiese di punto in bianco il nicotina dipendente. Wooyoung annuì solamente.
«Perchè?»
«Abbiamo la verifica di matematica in programma, e la mia media generale è già bassa. Mi salva il culo solo inglese, ma tra poco non sarà più abbastanza. Questo è il nostro ultimo anno, e non ho intenzione di venire bocciato.»
Il moro finì il caffè. San finì la sua sigaretta. Nessuno dei due disse più nulla. Wooyoung cominciò a giocare con la linguetta della lattina. La linguetta si staccò quasi subito.
«Che lettera è uscita?»
Chiese il biondo. Wooyoung lo guardò negli occhi.
«C.»
San pensò.
«Chi conosci con il nome che comincia con la lettera C?»
«Changbin.»
Il biondo sentì l'orticaria venirgli su per la schiena. Il fastidio, la repulsione. Odiava quel nome. Odiava quella persona. Odiava quel sorrisetto.
«Quindi la tua anima gemella, secondo una lattina di caffè amaro, sarebbe Seo Changbin?»
«Potrebbe.»
«Beh, avrebbe senso.»
«Che intendi dire?»
«Che ti fissa sempre, continuamente. Anche oggi, mentre giocavamo a tris ti fissava. Ma più di tutto ama fissarti durante le lezioni di inglese, ogni volta che intervieni.»
Wooyoung colse il disprezzo e il fastidio nella voce del suo primo amore.
«Non sarai forse geloso?»
Il moro fece un sorrisetto furbo, avvicinandosi di un passo al più alto.
Questo lo guardò negli occhi.
«E se anche lo fossi? Alla fine sono io quello che hai baciato, non lui. Quindi forse non dovrei nemmeno preoccuparmi.»
Il sorrisetto di Wooyoung scomparve dalle sue labbra carnose. Quella conversazione aveva preso la piega sbagliata. San sorrise leggermente. Allungò le mani e cinse i fianchi del più basso. Questo si irrigidì.
«E poi potrebbe sempre essere l'iniziale del cognome. Che ne dici di Choi San?»
Un sorrisetto furbo dipinse le labbra del biondo. Wooyoung avrebbe tanto voluto fare un passo indietro e andarsene, cancellando quel momento dalla sua memoria. Ma invece rimase lì, fermo, come un cerbiatto davanti ai fari. Lasció che San lo tresse a sé, lasció che lo guardasse negli occhi e lasció che il suo cuore si sciogliesse come vino. Lasció che tutto accadesse, perché in fondo lo desiderava anche lui.

𝐂𝐢𝐠𝐚𝐫𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐥𝐨𝐯𝐞 •𝐖𝐨𝐨𝐒𝐚𝐧•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora