𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 8

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Taehyung era sveglio da ormai mezz'ora e non riusciva, nemmeno per un secondo, a togliere gli occhi di dosso al ragazzo addormentato accanto a se.
Studiò dettagliatamente il suo profilo perfetto, a partire dalle ciglia lunghe, alla punta arrotondata del suo naso, alle sue labbra rosee e finendo per ammirare, un po' più del dovuto, il piccolo neo sotto il labbro inferiore.
Non poteva di certo negare che quel ragazzino fosse bellissimo, forse, molto più di tutti i ragazzi che aveva frequentato negli anni.

Si avvicinò a lui lentamente e gli infilò una mano sotto la maglia nera che stava indossando.
Il biondo, impazziva per quegli addominali e aveva grandi progetti in mente da fare dentro la palestra.

Gli accarezzò tutto l'addome su e giù, mentre sul viso del corvino si dipinse un sorriso, che si spense subito, non appena Taehyung gli afferrò il membro e iniziò a massaggiarlo.
Jungkook non poté fare a meno di stringere il suo labbro inferiore fra i denti.

«Buongiorno, angioletto» ammiccò il biondo.

Al corvino scappò un gemito che venne soffocato dalla bocca calda dell'altro ragazzo, posatasi selvaggiamente sulla sua.
Jungkook schiuse le labbra e accolse completamente quella lingua umida, che iniziò, lentamente, a creare una danza con la sua.
Gli afferrò la gamba e fece in modo che il biondo salisse a cavalcioni su di lui, senza mai interrompere quel bacio rovente.
Poi si mise seduto e abbracciò il ragazzo, accarezzandogli la schiena avanti e indietro.

Taehyung sorrise compiaciuto e iniziò a muovere i fianchi, cercando di trovare maggiore contatto con l'erezione crescente del corvino.
Portò le mani sotto la sua maglia e la sfilò da sopra la testa, Jungkook ringhiò quando dovette staccare le labbra dalle sue, ma le fece incontrare il secondo dopo, mentre Taehyung continuava a muoversi sempre di più.

Quel bacio era terribilmente eccitante e nessuno dei due aveva voglia di staccarsi, le loro mani erano ovunque e lo strusciare delle loro erezioni li stava portando al massimo dell'eccitazione.
Jungkook si staccò per riprendere fiato e rovesciò gli occhi all'indietro non appena gli sfuggì un gemito.
Il più grande sorrise, «è sempre bello sentirti gemere in questo modo» disse, leccandosi le labbra.

Al corvino illuminarono gli occhi, «è tutta colpa tua» biascicò, mentre cercava ancora di baciare le sue labbra invitanti.
Si sorrisero debolmente e Taehyung si protese per poterlo divorare ancora e ancora.

Qualcuno, però, bussò alla porta e il cuore del corvino impazzì, non sapendo se continuare a baciare le labbra del biondo o alzarsi e far finta di nulla.

Si fissarono per cinque secondi, mentre il biondo si alzava, avvicinandosi alla porta, ma senza aprire.
«Taehyung? Stai ancora dormendo?» sussurrò la voce di una donna. Jungkook sgranò gli occhi.
Quella era la voce della madre di Taehyung.

«Cosa c'è, mamma?» urlò il ragazzo.

«Posso entrare? Voglio parlare con te»

A Jungkook mancò il respiro e si alzò dal letto raggiungendo il biondo, che intanto, gli faceva cenno di nascondersi in bagno.
Con il cuore in gola seguì il suo consiglio e si appoggiò alle mattonelle fredde, rendendosi improvvisamente conto di aver dimenticato la sua maglietta sul letto.
Si portò una mano sul cuore e cercò di rilassarsi, non potendo fare a meno di ascoltare la conversazione tra quei due.

Taehyung non aveva idea di cosa volesse la madre a quell'ora. Era raro che si svegliasse così presto e per parlare con lui, per giunta.
«Questa stanza è sempre così in disordine, figliolo» disse, accomodandosi sul bordo del letto.

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e si sedette accanto a lei. «Sistemeranno dopo»

«Dovresti farlo tu. Ti abbiamo cresciuto molto male, ragazzino viziato» disse, sembrando arrabbiata, ma poi gli sorrise.

The Night We Met  [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora