The Night We Met [Taekook]

𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 17

I due decisero di non tornare a casa quella sera.
Jungkook era troppo arrabbiato per rivedere SeRi ma, era felice che il giorno dopo se ne sarebbe andata via.
Taehyung d'altro canto, non aveva voglia di salutarla solo per far contenti i suoi genitori così, si ritrovò alla casa in campagna insieme a Jungkook, che in quel momento, se ne stava fermo immobile davanti la porta della camera.

Il biondo era stanco, stressato e aveva bisogno di dormire per rimettersi in sesto.
Si era disteso sul letto, mentre fuori aveva già iniziato a piovere.
«Vieni qui o no?» Domandò, le sue braccia erano aperte e attendeva solo che Jungkook si decidesse a distendersi accanto a lui.
Non sapeva esattamente perché ma, aveva l'inafferrabile voglia di abbracciarlo per tutta la notte. Non nient'altro che questo.

Il corvino sospirò e rilassò le spalle camminando verso il biondo che lo attendeva impaziente.
Quando sentì le braccia avvolgersi intorno alla sua schiena, si avvicinò ancora di più al suo petto e respirò profondamente il suo profumo delicato.
Si sentiva a disagio ma, era bello stare tra le sue braccia. Jungkook si sentiva bene ma, al tempo stesso, non capiva il motivo di tutto questo affetto da parte del ragazzo.

«Sei strano, Tae» ammise e il biondo rise. Il suo respiro caldo solleticò il collo del corvino e i brividi si presentarono lungo il suo corpo.
«Non è la prima volta che ci abbracciamo, Jungkook»
Il più piccolo annuì ma, era comunque strano. Tutta quella la situazione lo era.

«Ma adesso, perché lo stai facendo?» Chiese ancora.
Taehyung sbuffò e si allontanò da lui. «Ho capito, buonanotte» si girò di spalle e Jungkook alzò un sopracciglio confuso.
Che gli prendeva adesso? Aveva davvero voglia di abbracciarlo?

Si avvicinò cautamente al suo orecchio, un braccio lo appoggiò sul suo fianco. «Che ti prende?»
Taehyung fece finta di non sentire e strinse forte gli occhi cercando di tenerli chiusi il più a lungo possibile.
«Taehyung, sei strano. Che ti è preso? Sei ancora arrabbiato con me per ciò che è successo?» Domandò disperato.

Il biondo voltò la testa giusto per guardarlo negli occhi e non poté fare a meno di notare quanto fosse bello in quel momento.
Jungkook lo era sempre, ma oggi... Oggi sembrava etereo con i suoi capelli arruffati e le guance rosse per via dei riscaldamenti accesi.
Nonostante fosse Maggio, c'era ancora abbastanza freddo durante la notte e il temporale che si stava scatenando fuori non aiutava affatto.

Alzò una mano e la posò delicatamente sul suo viso, accarezzandone la parte vicino la fronte per poi spostare alcune ciocche di capelli all'indietro.
«Sei molto bello» confessò.
Il cuore del corvino accelerò e si perse negli occhi color caffè del ragazzo che in quel momento, gli stava facendo provare cose nuove e alquanto strane.

«Anche tu lo sei» sussurrò e poi si rilassò appoggiando il viso sulla sua spalla. «Non sei arrabbiato con me, vero?»
Taehyung sospirò. «Lo sono» disse ma poi si corresse. «Lo ero. Sono solo incazzato per la situazione. Per il fatto che se non fossi arrivato in tempo tu l'avresti baciato davvero. Tu e Jackson stavate per baciarvi. Ogni volta che ci penso vorrei ucciderlo e ho voglia di gridare» disse tutto d'un fiato.

Jungkook alzò la testa, improvvisamente dispiaciuto. «Non volevo baciarlo davvero, ero arrabbiato per ciò che è successo con SeRi. Volevo vendicarmi»
«Ma non con lui, cazzo. Perché l'hai fatto?»
«È stato il primo che ho incontrato. Non arrabbiarti con me» l'ultima parte la disse sussurrando e strinse di più il busto del ragazzo.
Baciò il suo collo scoperto e poi, anche Taehyung si voltò su un fianco avvolgendo le braccia intorno la sua schiena.

Adesso i loro corpi erano completamente premuti insieme ed entrambi si stavano beando del calore che emanavano.
«Mi dici perché ce l'hai così tanto con lui?» Gli chiese il corvino dopo attimi di silenzio.
Taehyung non rispose immediatamente ma, cercò di rimettere insieme tutti i ricordi vissuti insieme a quel ragazzo e sospirò un paio di volte prima di dire la verità, o almeno, una parte di essa. Quella che poteva raccontare senza che Jungkook lo odiasse.