𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 19

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«Taehyung, preferisci il bianco o l'avorio? Park Taesung dovrebbe portarci dei campioni per farci un'idea, ma per me, l'avorio rende tutto più elegante o sbaglio?» Chiese SeRi di punto in bianco, mentre se ne stava a gambe accavallate sul grande divano di casa Kim. Tra le mani teneva il catalogo che il wedding planner aveva fatto recapitare direttamente alla Villa pochi giorni fa e sfogliava con attenzione ogni pagina per poi soffermarsi minuziosamente su ogni dettaglio.

Aveva già scelto il vestito. Un elegante e sfarzoso abito Dior disegnato e ideato da lei stessa. SeRi aveva una mente brillante ed era brava in qualsiasi cosa si cimentasse, era proprio per questo motivo che i signori Kim avevano scelto lei come promessa sposa del loro unico e preziosissimo figlio e la ragazza, non poteva desiderare marito migliore. Taehyung era bello, forse fin troppo bello per essere reale. I suoi capelli color caramello si intonavano perfettamente alla sua pelle color miele. A volte, quando indossava quegli abiti eleganti, confezionati su misura dai sarti più talentosi di tutta la Corea, restava senza fiato. Quei semplici vestiti evidenziato la sua vita rendendola ancora più stretta e sembrava quasi un essere soprannaturale. Troppo affascinante e carismatico per una persona reale.
SeRi non ne era innamorata ma, sperava che un giorno, potessero creare insieme la famiglia che tanto desiderava. Un bambino poteva essere quella cosa che li avrebbe uniti per sempre e sperò davvero che Taehyung potesse amarla per ciò che era, nonostante adesso non la degnasse nemmeno di uno sguardo.
Le venivano i brividi di felicità ogni qualvolta che pensava al loro imminente matrimonio.
Era eccitata all'idea di indossare il suo vestito e di diventare ufficialmente la signora Kim, nonostante i mille problemi nati dall'indifferenza di Taehyung e dalla sua voglia inesistente di sposarsi.
SeRi sapeva benissimo che il biondo non aveva ancora dimenticato quel ragazzino, sapeva anche che Taehyung ne fosse totalmente innamorato, nonostante avesse negato con convinzione -e più di una volta- quando Seri gliel'aveva chiesto circa una settimana fa.
Odiava vedere il suo viso smunto e scarno, non le piaceva affatto che il suo promesso sposo si facesse vedere dalla gente come un essere la cui vita era stata privata.
Tuttavia, cercava sempre un modo per renderlo partecipe all'organizzazione del loro matrimonio, ma lui cambiava sempre argomento o la liquidava con un cenno della mano e un "ciò che piace a te a me va bene".

Così la ragazza si era ritrovata a scegliere la location in totale solitudine. Aveva optato per un hotel di lusso al centro di Seoul, cosicché la stampa e tutti gli invitati sarebbero arrivati in tempo e senza alcuna difficoltà.
La sua futura suocera si era educatamente offerta di occuparsi dei fiori e degli inviti e SeRi stava cercando di scegliere, insieme al suo futuro sposo, il tema più appropriato per il loro grande giorno.

Taehyung se ne stava sullo stesso divano poco più distante da lei, mentre scriveva la tesi sul suo portatile argentato. Sugli occhi teneva gli occhiali da vista e fece un sospiro non appena sentì le parole della ragazza, la sua futura moglie. Fece una smorfia al pensiero e sbuffò subito dopo.
«Non m'importa, SeRi. Fa' come vuoi» disse e non si scompose di un millimetro, troppo intento a digitare le lettere sulla tastiera.

SeRi alzò gli occhi al cielo e lo guardò infastidita. «Potresti anche collaborare, questo non è solo il mio matrimonio» disse spazientita e tornò a guardare il piccolo catalogo.
Il biondo non aveva la minima intenzione di collaborare, il giorno del loro fidanzamento ufficiale era già stato il momento in cui aveva realizzato di essere intrappolato in una rete che lui non aveva scelto, una rete che gli stava troppo stretta, ma nel quale aveva imparato ad abitare.
Taehyung non avrebbe mai dimenticato i sorrisi allegri degli invitati, lo sfarzo, il lusso e tutti gli sforzi che aveva fatto per risultare felice di essere lì.

Ma lui felice non lo era affatto.

Tutto ciò che aveva costruito, tutto il dolore che cercava di camuffare andò in frantumi nel momento in cui vide Yoongi tra la folla con un sorriso malinconico e dispiaciuto. Indossava uno smoking nero e teneva tra le mani un calice di champagne che non voleva nemmeno bere.
Quando andò da lui per congratularsi, Taehyung si sciolse completamente nel loro piccolo abbraccio. Yoongi sapeva tutto e ciò che gli sussurrò all'orecchio quella sera, lo avrebbe portato nel cuore per il resto della sua vita.

The Night We Met  [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora