The Night We Met [Taekook]

𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 20

Taehyung e Yoongi erano amici da sempre. A volte, bastava uno sguardo e i due riuscivano a capirsi senza il bisogno di parlare.
Dopo tanto tempo, erano riusciti a trascorrere il pomeriggio insieme, nonostante il biondo fosse super impegnato per l'evento dell'anno.
Al ragazzo, però, erano mancate tanto le lunghe chiacchierate insieme al suo migliore amico e si sentiva relativamente bene dopo avergli confidato tutto ciò che provava in quel periodo.
Yoongi non aveva mai molto tempo da dedicargli e lo stesso Taehyung, che tra Jungkook e l'organizzazione del suo matrimonio, non aveva più avuto l'occasione di parlare con lui, di liberarsi dai suoi demoni peggiori.

«Non posso ancora credere che dopodomani ti sposi, mi sembra assurdo» esordisce Yoongi dopo alcuni minuti di silenzio.
Quel giorno, casa Kim era vuota e i due colsero l'opportunità di parlare liberamente e senza orecchie indiscrete.
Taehyung fece un sospiro e si appoggiò al bracciolo del divano.
«Non dirlo a me» sussurrò, fissando un punto indefinito davanti a sé.
I suoi occhi erano vuoti e spenti e il più grande non poté fare a meno di pensare a quanta tristezza ci fosse nel racchiusa cuore.
«L'hai visto ultimamente?» Parlò ancora una volta, riportando lo sguardo sul corvino.

Yoongi annuì. «Ieri sera» disse e Taehyung iniziò a mordicchiarsi l'interno della sua guancia.
«Sta bene?» Chiese in un sussurrò.
Io corvino sbuffò e incrociò le braccia al petto. «Vorresti vederlo?»

Il biondo riportò lo sguardo sul suo amico in un secondo. «Pensi che non ci abbia pensato? Ogni mio passo è controllato dai tirapiedi di mio padre, non posso rischiare di fargli del male»

«Ne sarebbe capace?» Chiese l'altro.
Taehyung sbuffa. «Secondo te? Lo conosci, sai bene che ha tutte le possibilità per farlo»
Yoongi sgranò gli occhi e si appoggiò allo schienale del divano.
Jungkook e Taehyung erano davvero destinati a non incontrarsi mai, a vivere una vita separati l'uno dall'altro, nonostante i sentimenti che li legavano erano abbastanza forti da distruggere tutte le barriere che si erano costruite intorno a loro.

«Dovresti vederlo prima del matrimonio. Conceditelo, trova un modo» Disse improvvisamente e il biondo s'imbronciò annuendo.
«Lo so, ma non credo che lui voglia vedermi» ammise, abbassando lo sguardo.

«Tu dici? Jungkook ultimamente è strano, spento. Jimin pensa che gli sia successo qualcosa, ma lui non vuole parlarne»
Taehyung si alza in piedi in un attimo, il cuore impazzito e il respiro affannato.
«Che stai dicendo? Perché non me l'hai detto subito?» Urlò e Yoongi appoggiò subito una mano sul suo braccio cercando di calmarlo.
«Tae, calmati. Penso sia solo stress dovuto al nuovo lavoro, non devi preoccuparti»

«Quale lavoro? Avevo scritto che gli avrei dato tutto ciò che gli serviva» disse ancora.
Jungkook non aveva letto la sua lettera? Non aveva ricevuto i soldi che depositava ogni mese sul suo conto?

Yoongi alzò le spalle. «Lavora di nuovo come cameriere, ma ti prego, Tae. Calmati!»
Il biondo scosse la testa. «No, Yoon. Tu non capisci. Perché sta così? E se mio padre gli avesse fatto qualcosa? Non posso vivere sapendo che lui stia male per colpa mia» disse con un agitazione.
Il corvino si mise in piedi non abbandonando mai il contatto tra la sua mano e il braccio del biondo.
«Vieni con me»
Taehyung lo guardò confuso e alzò un sopracciglio. «Dove?» Chiese con una punta di nervosismo.

«Farò in modo di farvi passare del tempo insieme»

~~~

Come da consuetudine, Jungkook se ne stava appisolato nel piccolo divano del suo migliore amico. Aveva appena finito il suo turno devastante a lavoro e stranamente, Jimin se ne stava in piedi, continuando a mordicchiarsi le unghia nervosamente. Era come se cercasse di dire qualcosa ma, non appena schiudeva le labbra per parlare, le richiudeva subito dopo, suscitando così, una leggera ansia da parte del corvino.
«Jimin, mi dici che ti succede?» Chiese d'improvviso.
Il suo amico si fermò davanti a lui e chiuse gli occhi, cercando di respirare regolarmente.
«Sappi che ti voglio bene, Kookie. Sei una delle persone più importanti della mia vita, sei molto più di un fratello e ti prego, non odiarmi per ciò che sta per succedere» Disse tutto d'un fiato.