Yoongi aveva trovato, finalmente, un momento per se stesso.
Dopo aver passato la settimana a sistemare delle faccende per suo padre, era stanco e stressato da quella vita frenetica e disperata.
Essere l'assistente personale del Ministro era bellissimo, una carica importante che desiderava dal suo primo anno di università. Ma quando quello stesso ministro era il padre, non era affatto facile gestire non solo i problemi al lavoro, ma anche a casa, quando la sera il giovane voleva solamente rilassarsi con la sua musica e i suoi libri.Aveva chiesto al padre un appartamento tutto per se, ma gli era stato negato.
Allora ogni giorno, era costretto a rintanarsi nella sua stanza, passare la notte da solo e a volte, si sentiva anche infelice della sua stessa vita.
Taehyung era il suo unico amico, ma era sempre impegnato ad entrare nelle mutande di qualcuno ogni sera e non pensava mai a lui.Il ragazzo dai capelli rosa era l'unico che l'aveva incuriosito, ma non l'aveva mai più rivisto da quel giorno.
Gli era piaciuto passare del tempo con lui, era particolare e pieno di vita, avrebbe voluto conoscerlo di più, ma la sua timidezza e l'inesperienza non l'aiutava in questo genere di cose.
Insomma, Yoongi non aveva mai avuto un fidanzato, ma solo qualcuno con cui passare la notte, accaduto l'ultima volta quando aveva appena 20 anni e da quel giorno, non aveva mai più toccato nessuno.Era vero, a volte, non si sentiva in dovere di avere per forza una persona al suo fianco, ma quanto gli sarebbe piaciuto, però, stringere qualcuno fra le proprie braccia dopo aver passato la notte a fare l'amore?
Non si capacitava del perché non riuscisse a relazionarsi con gli altri e si chiese se Taehyung era disposto a regalargli qualche consiglio. Magari lui, aveva qualche trucco da insegnargli, dato che, il giovane aveva così tanti amici da dimenticarne anche l'esistenza.Appoggiò la fronte sulla finestra, mentre le gocce di pioggia si imbattevano su di essa, provocando un suono capace di far rilassare i suoi muscoli tesi.
Il buio e il silenzio della notte l'aiutava a raccogliere tutti i pensieri, troppi in realtà, e senza nessuno con cui condividerli.
Aveva bisogno di una svolta, la sua vita era troppo cupa per continuare a viverla in questo modo.
Guardò le goccioline scivolare dal vetro e schiantarsi al suolo, era proprio così che si sentiva.
Si rimise le cuffie nelle orecchie e si avvicinò al suo letto vuoto.Yoongi aveva bisogno di sentirsi vivo.
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«Taehyung, come va con il tuo nuovo giocattolo? Te lo sei scopato per bene?»
Jackson era appoggiato al muro di casa sua, mentre Taehyung sorseggiava del vino bianco seduto sul lussuoso divano grigio. Nascose l'irritazione di quella frase, prendendo un lungo sorso di alcol prima di rispondere.
«Non sono cazzi tuoi» Disse, non alzando mai lo sguardo.Jackson sorrise e incrociò le braccia al petto. «Mi piacerebbe avere il suo, infatti. Da quando l'ho visto alla festa non faccio che pensarci»
Taehyung annuì con fare distratto. Avrebbe voluto tirare un pugno dritto sul naso di quel bastardo.
«Non fa per te, Jackson»«E per te si? Wow deve essere proprio bravo se non vuoi condividere» disse il ragazzo ridendo più del dovuto.
Taehyung era già esausto di passare del tempo con lui, voleva tornare a casa e dedicare del tempo al suo angioletto preferito.
Avevano passato il fine settimana ad esplorare davvero tutti gli angoli della casa.
I suoi genitori erano partiti per il Giappone e avevano lasciato ai due, spazio per esplorare i loro corpi, inconsapevoli di ciò che sarebbe accaduto.Quella mattina, avevano fatto colazione in camera ed erano così abituati l'uno dell'altro che a volte, Taehyung si ritrovava a pensare a come sarebbe stata la sua vita senza di lui.
Sicuramente, avrebbe continuato a scopare con altri e ad andare alle feste ogni sera, fingendo di esserne felice di incontrare questo ragazzo ogni volta. La verità era che Jackson, lo odiava profondamente e quel giorno, lo detestava ancora di più.
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The Night We Met [Taekook]
Fanfiction[COMPLETA] «Diventa il mio fotografo personale» ammiccò. Il giovane sgranò gli occhi. «Che cosa hai detto?» Gli occhi del più grande si scuriscono e un sorrisetto spuntò dalle sue labbra «Sei appena diventato il mio nuovo giocattolo preferito, angi...