𝒞𝒶𝓅𝒾𝓉𝑜𝓁𝑜 16

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Jungkook era esausto di vivere in quella casa ed essere trattato come un fottuto giocattolo.
Non poteva lasciare che i suoi sentimenti venissero scalfiti in quel modo da uno stronzo qualsiasi.

Sbatté la porta della sua stanza con un tonfo e si precipitò giù per le scale, infuriato più con se stesso che per la situazione in generale.
Ciò che odiava di più al mondo erano le prese in giro e Kim Taehyung ne era il Re. Solo un'ora fa gli aveva detto di essere l'unico, gli aveva fatto capire di essere suo e di nessun altro.

È bastato parlare con SeRi per fargli cambiare idea? E da quando gli piacevano le donne?

Senza nemmeno accorgersene era già in giardino, passò davanti i due futuri sposi e li sentì urlare o meglio, litigare per qualcosa.
Taehyung si voltò per guardarlo e sgranò gli occhi quando notò il piccolo zaino sulle sue spalle .
Jungkook tirò dritto e non si soffermò sui loro volti, fino a quando, però, non sentì il suo polso destro stretto tra le lunghe dita di Taehyung.

«Jungkook? Dove stai andando a quest'ora?» Gli disse, la sua voce tremò appena e si rese conto solo in quel momento della risatina acuta della donna di fronte a loro.
Il corvino non si voltò. «Non sono affari che ti riguardano, stai pure qui a sbaciucchiarti con la tua futura moglie»

Taehyung si piazzò davanti a lui per guardarlo in faccia.
Jungkook aveva visto tutto?
«Che cazzo stai dicendo? Non farmi incazzare» urlò.

Il corvino fece una smorfia e strattonò il polso ancora stretto tra le sue dita.
«Non fare il fottuto finto tonto con me, stronzo. Vi ho visti! La stavi baciando, la tua schifosissima bocca era sulla sua. Devo farti anche un disegno? Non capisci cosa sto dicendo?»

Taehyung allargò le narici e guardò torvo la donna compiaciuta che dondolava le gambe ad ogni movimento oscillatorio del divano.
Posò lo sguardo di nuovo sugli occhi di Jungkook. «È stata lei a baciarmi, Cristo. Quante volte ti ho detto che non bacio altri a parte te?»

Il più piccolo alzò gli occhi al cielo. «Tutte cazzate e comunque, non mi importa. Fai ciò che vuoi, però cortesemente, evita di riempirmi la testa di menzogne» urlò sovrastando le risate acute di SeRi.
Il biondo s'infuriò in un istante. «Jungkook, quello che ti ho detto oggi non ha più importanza per te?» Domandò a denti stretti.

Il corvino sospirò e lo fissò dritto negli occhi, comunicando attraverso lo sguardo che non aveva paura di lui, non più.
«Sei stato tu a non dargli importanza. Sono stanco di starti dietro e non avere niente in cambio»

«Stai esagerando, cazzo. Ti stai comportando come un fottuto fidanzato geloso e noi non stiamo nemmeno insieme» sputò e Jungkook non poté fare a meno di abbassare lo sguardo, stranamente ferito dalle sue parole.
«SeRi mi ha baciato. Mi ha colto alla sprovvista ed è durato due secondi, mi sono allontanato subito»

Il corvino lo fissò appena, soffermandosi solo sulla prima frase. Sospirò subito dopo e chiuse leggermente gli occhi. «Lo so che non stiamo insieme ma, hai detto di essere mio e io ti ho creduto come uno stupido»

Il ragazzo abbassò le spalle, si avvicinò al suo orecchio per non farsi sentire dalla ragazza. «Ma io sono tuo e tu sei mio, non è cambiato niente» sussurrò.

Jungkook trattenne il respiro, quelle parole erano sempre un colpo al cuore per lui, ma si allontanò lo stesso.
Sentiva il bisogno di passare una serata lontano da quella casa e soprattutto, lontano da Taehyung.
«Comunque, starò via una notte, ho bisogno di stare da solo con me stesso»

«Dove andrai? Non hai più il tuo vecchio appartamento» Gli domandò serio.
«Penso andrò da Jimin, ma ripeto: non ti riguarda»

Taehyung digrignò i denti e sbuffò. «Giuro che ti odio»
«È reciproco»

The Night We Met  [Taekook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora