verde puro

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Il suono fastidioso della campanella, mi risveglia da quella sorta di omicidio visivo.

-Io ora ho storia, te?- domanda Michael, mentre sfoglia il suo orario.

-Matematica.- sbuffo.

-Buona fortuna, Johnson è un bipolare del cazzo.
Non affrontarlo, o il restante dell'anno sarà un inferno per te.- mi avvisa.

-Mhm, difficile.-

-Nephele, non lo conosci.
Te lo sconsiglio vivamente, davvero.-

-Sisi, va bene.
Ci vediamo a mensa? Ricordati che mi devi un Tour della scuola.- gli sorrido.

-Certo che me lo ricordo, ci vediamo dopo.
E comportati bene, mi raccomando.-

-Va bene mamma Micky, ora corro che sono in ritardo.- lo saluto alla svelta.

-Non chiamarmi così!- urla dal corridoio.

Gli rispondo con un bacio volante.

L'aula di matematica non è troppo distante, perciò non faccio fatica a trovarla.

Del professore non c'è ancora nessuna traccia, mentre i miei compagni hanno già occupato i loro banchi.

Riesco a scovare un posto in fondo all'aula, non è ottimale per il primo giorno ma ce lo facciamo andare bene.

-Accidenti...- sto controllando il mio zaino, alla ricerca di un quaderno che ovviamente ho dimenticato.

-Posso sedermi qui?- una voce maschile richiama la mia attenzione.

-Certo, fa pure.- si siede nel banco affianco.

-Scusa, mi presteresti un foglio protocollo?- domando, mentre alzo la testa dallo zaino e lo guardo.

Ha i capelli mori e ricci, la mascella ben delineata e i suoi occhi curiosi, sono allungati e marroni.
Un piccolo taglietto al sopracciglio destro gli dona quell'aria del tipico "cattivo ragazzo".

Devo ammettere che è davvero bello.

La maglietta che indossa, fascia alla perfezione il suo torace e le sue spalle larghe.
Mi soffermo per troppo tempo sui suoi pettorali e lui se ne accorge.

-Vuoi il foglio protocollo o vuoi sapere cosa c'è al di sotto di questa maglietta?- sorride maliziosamente.

-Ed io che pensavo fossi intelligente.-

-Acidina eh?-

-L'unica cosa acida in questo momento è il reflusso, a forza di sentire le cazzate che spari.- sorrido fintamente.

-Beviti una camomilla prima di venire a scuola, aiuta sai.- replica stizzito.

-Molto buona, soprattutto quella fresca.- rispondo tranquillamente.

Alza gli occhi al cielo e allunga la mano. - Sono Ardeen.-

Dove ho sentito questo nome?

Giusto, dal vicino importunatore.

-Ahhhh, ora si capisce tutto.- schiaffeggio la fronte con finta sbadataggine.

-Come?-

-Purtroppo siamo vicini di casa, Johnny Bravo.- mi guarda confuso.

-Già, che disgrazia vero?
Me lo presti o no questo foglio?-

-Tieni il tuo foglio, psicopatica.-

Disgraziatamente non ho potuto incontrare il fantomatico Professor Johnson, a causa di un improvviso imprevisto.
Quindi, l'intera ora l'ho passata conoscendo i miei compagni.

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