Mi scuso per non aver
aggiornato in questo
periodo.
Ci sono stati, purtroppo, dei problemi e per questo non ho potuto aggiornare prima.
Spero che questo capitolo vi piaccia e che possiate scusarmi.Buona lettura, girasoli❤️🌻
Vuoto.
In quel momento ho sentito puro vuoto.
Ogni mio battito era concentrato nelle mie orecchie, anziché nel mio cuore.
Una stanchezza sconosciuta appesantiva ogni mio piccolo movimento.
Perché il mio corpo reagiva così?
Perché ero così vulnerabile?
La vista si era appannata, tutto attorno a me era un vortice in continuo movimento.
Era successo ancora e
forse sarebbe accaduto nuovamente.Alcuni borbottii mi obbligano ad aprire di poco gli occhi.
-Ha battuto la testa?- sento chiedere.
-No, sono arrivato in tempo.- risponde una voce che fatico a riconoscere.
-Ma tu chi cazzo sei?- okay, questa la conosco perfettamente.
-Clay, calmati.- cerca di tranquillizzarlo Azrail.
-Sono Alex- ora ricordo.
Il barista del nuovo locale, mi chiedo cosa ci faccia a casa mia.-Ascolta, Alexander, hai toccato mia sorella?- no, vi prego.
-Se non avessi toccato tua sorella, a quest'ora avrebbe avuto un trauma cranico.- replica leggermente stizzito.
-Come vi siete conosciuti tu e mia sorella?- prende parola Azrail.
-Mi ha aiutato a servire alcuni cocktail e abbiamo fatto conoscenza.-
-Allora perché sei qui a casa nostra, invece che essere a lavoro?- beh, domanda intelligente Clay.
-Dopo il ritrovamento del corpo di quella ragazza, hanno chiuso momentaneamente il locale.-
-Di quale corpo stai parlando?- si allarma subito Azra.
Il mio cuore perde un battito, e tutto riaffiora come un inquietante flash back.
1h 30 minuti fa...
Avevo appena salutato Annah e l'avevo avvertita che sarei uscita per prendere una boccata d'aria.
Non mi sentivo perfettamente bene, un po' per il posto asfissiante e un po' per l'alcool ingerito.
Dopo aver raggiunto l'ingresso, non mi sarei mai aspettata di trovarmi davanti agli occhi una ragazza.
La paura che fluiva nelle mie arterie, lo stupore che ha fatto sbarrare i miei occhi, era dovuto al fatto che quella ragazza non facesse più parte di questo mondo.
Era in posizione fatale, gli occhi erano ancora aperti e fissavano un punto che non avrebbe mai potuto vedere.
Non sono riuscita a scorgere altri dettagli, perché il mio corpo ha perso ogni rigidità ed è diventato burro.Apro gli occhi di scatto e balzo a sedere.
Li lascio vagare in tutta la stanza e quelli dei miei amici e dei miei fratelli mi scrutano preoccupati.-Nephele, stai bene?- mi raggiunge sul divano la mia amica.
Sento le spalle indolenzite, le gambe fiacche e la testa invece, voler scoppiare.
-Si, Annah, sto bene.-
-Ci hai fatto preoccupare tantissimo.
Siamo corsi subito fuori, non provare a farlo mai più.- Michael si butta letteralmente su di me e mi stringe in un abbraccio soffocante.Mi ritrovo a ridere sulla sua spalla e ad ispirare il suo profumo fresco e rilassante.
Mi stacco dall'abbraccio. -Dovrei svenire più spesso per avere le tue attenzioni.- gli tiro un pugnetto amichevole sul petto.
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Helianthus
Teen Fiction❗ATTUALMENTE IN REVISIONE Quanto alta doveva essere la soglia del dolore per poter entrare arrogante e risucchiare l'ultimo spiraglio di speranza che ti rimane? Quanto alta doveva essere per sentirlo fino alle ossa, essere annebbiato da essa e pie...