Prima che voi procediate
con la lettura di questo capitolo,
ci tenevo a dirvi che tutto ciò che scrivo è frutto della mia immaginazione e che determinati
comportamenti non devono
ASSOLUTAMENTE
essere ripetuti.Detto ciò, buona lettura a tutti/e🌻
NEPHELE
Sgrano gli occhi, mentre un pizzicore alla gola si espande.
La suoneria del mio cellulare riecheggia in tutto il vicolo umido e naturalmente attira anche la sua attenzione.Il telefono continua a scivolarmi dalle mani a causa del sudore, nonostante faccia un freddo cane e la punta del mio naso stia perdendo la sensibilità.
Continuo a trascinare il dito verso sinistra per chiudere la chiamata di Azrail, ma sembra tutto inutile.
Lo schermo è impallato e la figura avanza nel buio nella mia direzione a passi svelti.Cazzo, forse mi ha vista.
Appoggio interamente la schiena sul muro in mattoni rossi e spengo il telefono, rimanendo in silenzio.
Ogni rumore cessa, il suono di alcune macchine il lontananza è l'unico che riesco a sentire.
Qui a Brownsville è tutto diverso.
Dopo un certo orario le persone si rintanano nelle proprie abitazioni e le macchine che girano la notte si possono contare sulle dita.
Dal nostro appartamento a Seattle si sentivano i continui schiamazzi delle persone fino alle quattro del mattino e l'intera città sembrava essere più abitata di notte che di giorno.I passi si fermano ed io socchiudo leggermente gli occhi che avevo chiuso in precedenza, come se averli chiusi potesse proteggermi in qualche modo secondo il mio ragionamento.
Mi affaccio nuovamente verso il vicolo e non c'è più nessuno.
E in quel momento l'arrivo di alcuni messaggi rischia di farmi morire sul posto.Fratellone🧚♂️
Nephele, perché non
rispondi al telefono?Ho avuto un imprevisto, sarò
lì fra meno di dieci minuti,
non muovertiok.
Rispondo sollevata a mio fratello e ripongo poi il cellulare dentro la tasca del giacchetto.
Ma una domanda mi sorge spontanea in questo momento.Che fine ha fatto?
È letteralmente scomparso, teletrasportato, dissolto nell'aria.
Controllo di nuovo e noto in fondo, alla fine del vicolo, un altro passaggio che fa' il giro del retro del locale e riporta a dove sono io.
Dalla mia prospettiva, rivolta verso la strada, lui prima era alla mia destra e l'altro vicolo si trova a sinistra.
Traccio con gli occhi il percorso che forse ha compiuto.-Non pensavo che la tua stupidità potesse superare certi limiti.- una voce roca e profonda congela all'istante il mio sangue che fino a quel momento stava scorrendo accelerato.
-Prego?- mi giro verso la voce e nascondo le mani dentro alle tasche.
-Credi che io sia talmente idiota da non averti visto?- sbuffa verso l'alto il fumo della sigaretta e getta il mozzicone per terra.
-Visto cosa?- alzo il mento.
-Farti i cazzi miei.- scandisce aggressivo.
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Helianthus
Teen Fiction❗ATTUALMENTE IN REVISIONE Quanto alta doveva essere la soglia del dolore per poter entrare arrogante e risucchiare l'ultimo spiraglio di speranza che ti rimane? Quanto alta doveva essere per sentirlo fino alle ossa, essere annebbiato da essa e pie...