Un suono improvviso lo distrae dalla ricerca del giusto giro di chitarra, costringendolo a fermarsi.
Luigi lascia andare un lungo sospiro infastidito, chiedendosi per l'ennesima volta quanto ancora sarà costretto a ripetere che non vuole essere disturbato.
É convinto che quel bussare deciso appartenga ad Alex, l'unico che ha azzardato avvicinarsi a quella porta più di una volta.
Di certo non puo essere Nora, la ragazza che é venuta a chiamarlo quella mattina e che lui non ha nemmeno lasciato parlare.Un po si pente di non aver aspettato, sembrava importante..
Ma certo non piu importante della sua canzone.Se lo ripete con costanza, come una sorta di mantra, ogni volta che il senso di colpa per non aver risposto ai messaggi di Carola gli colpisce lo stomaco.
La canzone é piu importante. Deve prima finirla, poi potrà finalmente lasciare andare il passato e ricominciare.
C'è qualcosa di magico nel riversare i propri sentimenti in un testo. Qualcosa di incredibilmente liberatorio nel riversare la propria anima nel canto e lasciare andare tutto.
Non puo farne a meno Luigi, non ora che i suoi sentimenti sembrano sopraffarlo.E cosi si lancia a capofitto nel lavoro e nella composizione. Si chiude nel suo mondo per non dover ascoltare i battiti accelerati del proprio cuore, per non dover ascoltare la voce di Carola e i brividi che riesce a trasmettergli.
Sta provando a riprodurre quel suono nella sua canzone, il ritmo incalzante dei battiti che aumentano ogni volta che poggia lo sguardo sulla sua ballerina.
E poi il freno, il blocco improvviso quando lei schiude le labbra e gli regala uno dei suoi sorrisi raggianti, il cuore che si ferma ogni volta che allunga le dita sottili e si impossessa dei suoi occhiali, prendendo per sè tutte le emozioni che Luigi sceglie di nascondere al mondo.<Sono occupato!> urla stizzito in direzione della porta, tornando ad imbracciare la chitarra.
Poggia il piede sul pulsante e regola il volume, appena prima che la porta si spalanchi con violenza.
Il volto di Alex emerge dal buio del corridoio, cosi all'improvviso che Luigi rischia di perdere la presa sullo strumento.
<Dannazione Alex! Ti avevo detto che non..>
Le parole gli muoiono in bocca, non appena la mano di Carola si poggia sulla spalla di Alex.
E in un attimo anche tutto il resto del suo corpo è dentro la stanza. Prima le gambe, lunghe e snelle, avvolte nel tessuto leggero di una gonna estiva. Poi il busto e le braccia dai musoli definiti, che la danza ha plasmato e trasformato allenamento dopo allenamento.
E poi il suo viso, gli occhi arrossati che la rendono ancora piu bella di quello che ricordava.Istintivamente, Luigi cerca di sistemarsi come meglio può.
E' stanco e provato dai giorni passati a lavorare alla sua canzone, ed una macchia di caffe si é incastrata sul fondo della sua maglia grigia.
Si vergogna per l'aspetto disordinato della stanza, che gli sembra troppo piccola e troppo ingombra di strumenti.Non dice niente, limitandosi ad osservarla mentre mette piede nel suo covo e guarda ogni angolo con sguardo ammirato.
Perche li dove lui vede disordine e confusione, lei vede Luigi; il suo Luigi.Gli occhi della ballerina attraversano tutta la stanza, prima di posarsi con estrema delicatezza sulla figura del cantante, nascosto dietro due tastiere, una chitarra e un computer portatile.
La tazza di caffe responsabile della macchia incriminata é in bilico su un tavolino carico di fogli, dove penne e matite si mischiano a cavi e una strana chiavetta USB a forma di plettro.
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Carola e Luigi
RomanceNata come una raccolta di One-Shot e poi trasformata in una storia dolce e delicata, proprio come Carola e Luigi. Con la loro arte e la loro voglia di esprimersi, la rockstar e la ballerina mi hanno fatto tornare la voglia di scrivere e di amare, l...