La Recensione pt2

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Luigi cammina avanti e indietro nel salotto di casa, la maglia arrotolata per metà e i capelli sparati in tutte le direzioni. Si trascina come un animale in gabbia, le mani aggrappate al cellulare e le nocche bianche per lo sforzo di trattenerlo.

"Un interpretazione banale per uno spettacolo che richiedeva molta più attenzione"

Rilegge la stessa frase due, tre, quattro volte di seguito. Punta lo sguardo sullo schermo con forza, quasi come se volesse fondere il cellulare con la sola forza del pensiero. E se i pensieri potessero davvero uccidere, quel critico sarebbe già pronto per raggiungere le porte nascoste degli Inferi.

Banale? La sua ballerina non ha proprio niente di banale.

E' così arrabbiato e concentrato che non si accorge della presenza di Carola.

La ragazza è poco dietro di lui, il corpo snello appoggiato allo stipite della porta che dà sulla camera da letto. Lo osserva camminare per un pò, il tempo necessario per recuperare un minimo di lucidità e chiedersi cosa stia facendo.

Per un attimo, un secondo fugace, è tentata di lasciarlo lì e andare direttamente in cucina a recuperare il biscotto che brama fin dalla sera prima. Ma la curiosità ha la meglio sullo stomaco, tanto da spingerla a raggiungerlo velocemente.

Gli poggia una mano sulla spalla, gli occhi assonnati puntati direttamente in quelli del cantante <Luigi>

<Eh?>

Sorpreso dalla sua presenza, Luigi nasconde rapidamente il cellulare dietro la schiena. Interrompe la sua camminata nervosa per concederle la giusta attenzione.

<Mi hanno chiamato i vicini> gli confessa Carola, le labbra strette in una linea sottile.

<I vicini?> un sopracciglio sollevato rivela la sua confusione <Ma come fanno i vicini ad avere il tuo..>

<Mi hanno detto che il soffitto inizia ad avere una forma strana, sembra quasi che dei passi siano comparsi sul loro bel soffitto bianco..>

Pochi secondi e Carola scoppia in una risata divertita, incapace di resistere all'espressione contrariata che spunta sul volto del chitarrista, troppo sorpreso per capire subito la pessima battuta della ballerina.

Carola ride del suo sguardo e della sua confusione, con i capelli che si sollevano dalle spalle e le sfiorano il mento. <Sei davvero impossibile, cosa c'è che non va? Perché non sei a letto?>

La mano destra vola a sfiorargli la fronte, così da assicurarsi che la febbre sia effettivamente scesa. Luigi si morde le labbra, le braccia intrecciate dietro la schiena per nascondere il cellulare incriminato.

<Quando mi sono svegliato, prima.. Ho visto che avevi lasciato il cellulare aperto su una pagina>

L'espressione sul volto di Carola cambia leggermente, con gli occhi che puntano verso il basso e le labbra dischiuse. <Hai letto?> gli chiede, la voce che trema appena nel pronunciare le parole.

Luigi le sfiora le braccia nude con le dita, percorre ogni centimetro di pelle lasciandosi dietro una scia di pelle d'oca. Le afferra i fianchi e la avvicina con calma, provando con lo sguardo a farle rialzare gli occhi.

<Ho letto si.. ma perché non me lo hai detto stamattina?>

<Perché non penso che sia così importante. Alla fine sono solo le parole di un critico, uno solo contro decine di recensioni positive. Non significa niente, no?>

Solleva lo sguardo per incontrare i suoi occhi, con la speranza di trovare sollievo nelle sue parole <Hai detto bene, non significa niente. Probabilmente è solo un'idiota che vuole ottenere visualizzazioni. Niente di più e niente di meno. Tu sei stata impeccabile, una Giulietta perfetta>

Carola e LuigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora