Resti?

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C'è qualcosa che non va.

Carola se ne accorge subito, non appena Luigi supera la porta di casa e si addentra nel suo salotto.

C'è qualcosa che non va.

E lo vede dal modo in cui cerca di mantenere la mano ferma mentre fuma, dal modo in cui distoglie lo sguardo ogni volta che prova a guardarlo negli occhi. Lo vede dalla punta della sua maglia stropicciata, come se avesse passato il tempo ad arrotolarsela intorno al dito.

E' tornato ad essere il suo Luigi, gli anelli rumorosi e l'orecchino dalla forma quadrata. Eppure, sembra che ci sia qualcosa che lo disturba.
Ha attraversato la casa come un fulmine, seguendo la ballerina fino al piccolo terrazzino. Si è lasciato cadere su una delle sedie bianche con un sospiro, come se stare in piedi fossi troppo difficile da sopportare.

C'è qualcosa che non va.

E allora Carola sceglie di ignorare la razionalità e far vincere la preoccupazione. Sa che è fin troppo difficile far parlare Luigi, fin troppo difficile sciogliere il filo dei suoi pensieri ingarbugliati. Prova a chiedergli cosa c'è che non va senza farlo davvero, aiutandosi con i gesti e nascondendo le parole.

Lo guarda sedersi e prendere possesso del suo terrazzo, proprio come se fosse il vero padrone di casa. La sua personalità riempie lo spazio, lasciando Carola avvolta dal desiderio di entrare a far parte del suo mondo proibito.

Senza chiedere e senza emettere alcun suono, muove le gambe in avanti e si siede sopra di lui, girando su se stessa come fanno i gatti che cercano riparo. Le braccia del ragazzo la avvolgono dopo pochi istanti, giusto il tempo di riprendersi per la sorpresa improvvisa.

Luigi le poggia il mento sulla testa, chiudendo gli occhi per ascoltare il suono del loro respiro condiviso. Si chiede come lei abbia fatto, come sia riuscita a capire che tutto quello che voleva era sentirla vicino, ancora più vicino.

Il racconto che ha concesso a Lara l'ha scossò più del previsto. La consapevolezza dei propri sentimenti è troppo da gestire e da affrontare, soprattutto per lui che preferisce tenere a bada le emozioni.

Stretti in un abbraccio spontaneo e accogliente, Carola e Luigi si raccontano quello che è successo in quelle poche ore di lontananza.
Lei gli descrive il palco che non è riuscita a fargli vedere, lui gli rivela parte della conversazione avuta con Lara.

Nasconde qualche dettaglio, il tanto necessario a non ammettere quello che prova per lei e quello che in realtà vorrebbe rivelarle.

Luigi parla d'amore con parsimonia, curandosi di scegliere le parole giuste e le frasi più adatte. Le dice che dovrà tornare ancora da Lara, ma che la storia è già stata scritta. Il libro è già un'idea nella mente della scrittrice, un'idea che non tarderà molto a prendere forma.

Carola non prova a chiedergli qual è il problema, non cerca di capire a voce qual è il motivo della sua agitazione. Al contrario, si stringe a lui ogni volta che lo sente tremare, ogni volta che la sua voce si ferma durante il racconto e libera un debole sospiro. Cerca di dirgli che può fidarsi di lei, che non c'è niente da temere.

Parlano, parlano e parlano ancora, fino a quando le gambe di entrambi si addormentano e sono costretti ad alzarsi ed entrare dentro casa.

Il suono della porta finestra che si incastra nel proprio asse li risveglia, rendendoli improvvisamente consapevoli della solitudine che li avvolge. E' strano essere insieme ma essere soli, senza telecamere e telespettatori ad osservare ogni loro mossa.

Luigi la guarda sparire nel corridoio velocemente, sfruttando la scusa del freddo per recuperare una felpa. Approfitta della sua assenza per guardarsi intorno, per registrare qualche dettaglio in più sul suo piccolo appartamento.

Carola e LuigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora