Mi ami? Pt2

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Gli sembra di cadere, anche se il pavimento è ben saldo sotto i suoi piedi.

Si muove rapido e lento insieme, con la testa rivolta direttamente verso la porta chiusa.

Pensa di correrle dietro, le braccia che si muovo istintivamente verso la maniglia. Però qualcosa lo trattiene.

Nora si aggrappa alla sua mano, prova con insistenza a farlo voltare verso di lei. E gli basta un attimo per capire che le dispiace, che forse neanche lo voleva davvero.
Lo vede dai suoi occhi pieni di lacrime, dalla voce spezzata che prova a spiegargli e chiedergli scusa. Lo vede dalle sue mani che tremano, dal rosso accesso delle sue guance emozionate.

Non è semplice assistere ad un amore puro come quello di Carola e Luigi e riuscire a dimostrarsi disinteressati. Il fascino di Luigi, la voglia disperata di farsi amare da lui come solo lei riesce, sono tutte sfide da superare per una ragazza giovane e incerta. E l'audacia dimostrata in quel bacio è crollata in un sol colpo, non appena si è accorta dello sguardo distrutto sul viso del chitarrista.

Lui la ama, la ama davvero. E allora non è giusto intromettersi, non è giusto chiedere qualcosa che sa essere impossibile da ottenere.

La guarda con rassegnazione, con le mani che attraversano i capelli e il respiro corto. Non sa cosa fare, Luigi. Non sa cosa fare.

La paura di perderla è troppo forte da sopportare, troppo difficile da gestire. Se lei lo lascia, se va via una seconda volta, cosa gli resta?

Risponde alle scuse di Nora con apatia, guardandola senza rabbia e senza risentimento. Non riesce a vederla davvero, la sua mente è troppo presa dal pensiero di Carola. Lei pensa che l'abbia tradita, pensa che non la ami abbastanza.
Il senso di colpa e il rimorso gli riempiono lo stomaco e gli occhi, con il prurito delle lacrime che si fa largo tra i suoi pensieri.

Amore mio, perdonami

Ma come fare a farsi perdonare da lei? Come fa a spiegarle che è tutto un errore?

La mano gli corre direttamente al cellulare, alla ricerca di una risposta improvvisa. Chiama Alex per chiedergli consiglio, ma il cellulare squilla a vuoto due, tre e quattro volte.
Gli manca l'aria in quella stanza troppo stretta, con il profumo di lei che si è intromesso nell'ambiente. Corre via veloce, lasciando dietro di sé anche la sua chitarra.

Non prende nulla, non si ferma neanche un secondo. Corre verso l'appartamento della ballerina, il cuore che gli martella nel petto al ritmo con i suoi passi veloci.

Arriva con la porta chiusa e il campanello che suona nella casa vuota. Lei non c'è, è tornata a ballare per prepararsi alla serata più importante della sua vita.
La aspetta seduto sulle scale, mangiandosi le unghie per non tremare. Non sa cosa dirle, non sa cosa fare.

Amore mio, perdonami

Il cuore perde un battito tutte le volte che il portone si apre e un nuovo inquilino inizia la propria corsa sulle scale. Pensa che sia lei almeno sei volte, colto dal terrore più nero e dalla gioia più grande. Non risponde quando Alessandro lo chiama per la seconda volta, ormai incapace di emettere qualsiasi suono.

Resta seduto per altre due ore, le gambe che iniziano a risentire della posizione accovacciata. Non è pronto quando il portone scatta ancora e rivela il volto di Carola. Non è pronto quando la vede salire le scale velocemente. Non è pronto quando lei alza la testa e lo accoglie con sguardo glaciale.

Non dice niente.
Apre la porta dietro di lui e entra in silenzio, senza voltarsi neanche una volta. E se Luigi non si fosse alzato di tutta fretta, pronto a spingere la porta con una mano, lei lo avrebbe lasciato fuori. Avrebbe permesso alla porta di frapporsi tra loro ancora una volta, senza lasciargli il tempo di spiegare.

Carola e LuigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora